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May05

Giorgi (Cisl- sanità): “A rischio ferie estive al San Salvatore”

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Giorgi (Cisl- sanità): “A rischio ferie estive al San Salvatore”

“Ferie estive a rischio all'ospedale San Salvatore dell'Aquila. A causa della mancanza di personale, che si trascina ormai da tempo, il personale della Asl, con particolare riferimento ai turnisti dell'ospedale aquilano, rischia di non poter usufruire delle ferie estive”. A lanciare l'allarme è il coordinatore provinciale Cisl sanità, Gianfranco Giorgi, che sottolinea come “l'attuale assetto del personale in servizio all'azienda sanitaria Avezzano- Sulmona – L'Aquila non soddisfa le esiegnze di copertura di tutti i turni previsti, compresi i festivi, e di garanzia dei livelli qualitativi di assistenza. In particolare”, evidenzia Giorgi, “in alcuni dipartimenti come chirurgia, medicina, pronto soccorso e pediatria, solo per citarne alcuni, la carenza cronica di personale non consente la copertura di tutta la turnistica quotidiana. I dipendenti del San Salvatore sono costretti, di frequente, a saltare i riposi settimanali in quanto non vi è la possibilità di garantire altrimenti i servizi previsti”. La Asl dell'Aquila, secondo la Cisl, “avrebbe negato anche la fruizione di alcuni giorni di ferie, richiesti dai lavoratori per necessità personale, pur avendo gli stessi un monte che supera i centro giorni di ferie arretrate”. “E' gravissimo”, dichiara Giorgi, “che accadano simili episodi all'interno della Asl. Il diritto alle ferie è garantito dal contratto collettivo nazionale di lavoro e risulta altresì indispensabile per un recupero psico-fisico del personale in servizio, a garanzia della qualità delle prestazioni erogate agli utenti. Deficit in organico”, incalza il coordinatore provinciale Cisl sanità, “che vengono tamponati di continuo con il ricorso a contratti esterni della durata di 30-60 giorni. Chiediamo un incontro urgente al direttore generale della Asl, Rinaldo Tordera”, conclude Giorgi, “per risolvere definitivamenre questa annosa situazione e garantire la programmazione del piano ferie in tutti i reperti dell'ospedale San Salvatore e dell'intera Asl”.

 

 

Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl della provincia dell'Aquila

 

 

 

Apr21

Vincenzo Traniello è stato confermato Segretario Generale della Federazione del Pubblico Impiego della CISL AbruzzoMolise.

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Vincenzo Traniello è stato confermato Segretario Generale della Federazione del Pubblico Impiego della CISL AbruzzoMolise.

Oggi, a Vasto, si è svolto il Congresso della CISL FP alla presenza di  Francesco Menna, Sindaco di Vasto; Silvio Paolucci, Assessore alla programmazione sanitaria della Regione Abruzzo, di Vittorino Facciolla, Assessore alle politiche agricole ed agroalimentari della Regione Molise, e di Maurizio SPINA, Segretario Generale CISL AbruzzoMolise. Le conclusione dei lavori della giornata sono state affidate a Maurizio PETRICCIOLI, Segretario Nazionale Confederale Commissario Straordinario FP Nazionale.

Nella relazione introduttiva di Vincenzo TRANIELLO, a nome della Segreteria, è emersa la necessità di un cambiamento del movimento sindacale nella sua azione di tutela nei confronti dei lavoratori del Pubblico Impiego. “Questa crisi economica che, appare sempre più come una “tempesta senza fine” ha colpito gravemente il trattamento economico dei dipendenti pubblici. Dopo 8 anni di blocco della contrattazione nei settori della pubblica amministrazione, l’Accordo siglato il 30 novembre 2016, costituisce un'importante intesa con la quale il Ministero della Funzione Pubblica e CGIL, CISL e UIL hanno posto le basi per una ripresa dei negoziati per i rinnovi contrattuali in tutti i comparti. Inoltre, rilancia il ruolo della contrattazione collettiva che negli ultimi anni era stata resa marginale per la crescente ingerenza della legge”.

            Sull’atteso rinnovo contrattuale per i dipendenti pubblici, ha proseguito Maurizio Petriccioli nel suo intervento: “il 2017 sarà un anno decisivo. Le risorse programmate nel Def e quelle rese immediatamente disponibili nel Dpcm di Febbraio, non sono ancora sufficienti per rientrare nel perimetro dell’intesa del 30 novembre. Apprezzo tuttavia l’apertura, diffusa nel Documento di Economia e Finanza, di giungere al tanto atteso rinnovo del Contratto Collettivo, ma ci deve essere un chiarimento ulteriore sull’estensione al settore pubblico di quelle opportunità, già presenti nel privato, come le agevolazioni fiscali per il salario di produttività; sull’introduzione di forme di welfare integrativo; sul ruolo della contrattazione collettiva per permettere alle organizzazioni sindacali di condividere gli obiettivi generali e specifici delle pubbliche amministrazioni.

L’eliminazione della sovrapposizione dei vari livelli istituzioni e la semplificazione della Pubblica amministrazione sono e sono stati da sempre degli obiettivi che la Cisl e la Cisl Fp hanno cercato di perseguire. “È necessario che il Governo  indichi quale progetto concreto ha per la Pubblica Amministrazione del futuro, - ha continuato Traniello- . La vera riforma è che il Governo si comporti da imprenditore e datore di lavoro. La Cisl è pronta ad iniziare questa nuova fase. La Legge Del Rio  ha ridisegnato le funzioni delle province, ma i tagli successivi e il caos amministrativo e politico all’interno delle regioni, ha generato dei grossi disservizi all’utenza e forte demotivazione dei dipendenti delle amministrazioni provinciali. Le leggi regionali dell’Abruzzo e del Molise hanno riordinato il trasferimento delle funzioni alla regioni, ma dobbiamo evitare che questo riordino diventi un ulteriore vulnus ai servizi alla persona e alle infrastrutture.”.

Per Traniello, l’Abruzzo e il Molise devono proseguire la strada delle riforme con maggiore coraggio e decisione, per ricominciare a crescere. “Abbiamo bisogno di un sistema socio-sanitario integrato per  affrontare le sfide dell’aumento della domanda dei servizi e della drastica frammentazione dell’offerta di servizi imposta dalle amministrazioni pubbliche. Una riorganizzazione della rete ospedaliera, sia in Abruzzo che in Molise, non può prescindere dal coinvolgimento di tutti gli operatori sanitari e le parti sociali. La CISL FP vigilerà sul territorio, affinché la manovra non si traduca in tagli lineari, ma in un’occasione per superare gli sprechi e le inefficienze presenti nelle strutture sanitarie e nei servizi. Una riorganizzazione che diminuisce sensibilmente il numero di presidi ospedalieri, necessita di una rete dell’emergenza-urgenza. Il raggio di azione della riorganizzazione dei Servizi Sanitari regionali potrà estendersi anche alle aziende locali con la costituzione di un’unica Asl regionale. Progetto già realizzato in Molise. Le nuove linee guida approvate dalla Regione Abruzzo valorizzano fortemente le professioni sanitarie, ma devono essere inserite negli atti aziendali delle 4 Asl”. 

“La CISL FP non si è mai sottratta nell’esporre le proprie preoccupazioni per il protrarsi dei ritardi nell'attuazione della riforma dei Consorzi industriali e dei disagi creati alle imprese e ai cittadini. La definizione di una nuova articolazione del tessuto economico industriale parte proprio dalla riforma dei Consorzi di sviluppo industriale.

La riforma delle Camere di Commercio in Molise è stata già realizzata con la costituzione di 1 Camera. Invece, in Abruzzo, per una mancanza di assunzioni di responsabilità, ad oggi, ancora non siamo riusciti a portare a casa i risultati di un processo di unificazione e razionalizzazione”, - specifica il segretario CISL FP AbruzzoMolise.

Da ultimo, ma non in termini d’importanza,  la CISL FP AbruzzoMolise aspetta una riorganizzazione dell’Ente Regione che purtroppo non riesce a decollare, generando ricadute negative  e rendendo l’azione amministrativa meno incisiva.

Capire la crisi vuol dire in primo luogo comprendere gli scenari nel medio ma anche nel lungo periodo. “Non possiamo permetterci altri errori. Il sindacato deve adottare strumenti di tutela e di rappresentanza adeguati alla mutata realtà economica e sociale e su questo punto la riflessione e l’iniziativa sindacale è fortemente in ritardo. Questa è la nostra vera sfida: nuove opportunità di rappresentanze in una società sempre più articolata e complessa. La CISL FP non si sottrae alle sue responsabilità, ma invitiamo -  ha chiesto Traniello - di avviare celermente la fase successiva del confronto, dando l'avvio formale alle trattative all'Aran. Sarebbe un segnale davvero importante per tutti quei lavoratori pubblici che attendono il rinnovo del Contratto ormai da 8 anni".

Nelle conclusioni il Commissario della Cisl Fp nazionale Maurizio Petriccioli ha fatto il punto sulla riorganizzazione: “La nostra Federazione deve riorganizzarsi sempre più come un ‘sindacato di prossimità' maggiormente presente nei luoghi di lavoro e nel territorio. E vogliamo rappresentare solo coloro che svolgono il loro dovere e non i cosiddetti ‘furbetti’ della Pubblica Amministrazione. Non c’è spazio nella nostra federazione per coloro che offendono l’impegno di centinaia di migliaia di persone. Chiediamo ai media, tuttavia, di dare risalto anche ai tanti lavoratori che fanno il loro dovere, ad esempio raccontando l’impegno quotidiano delle operatrici degli operatori sanitari, come coloro che accudiscono i bambini nei reparti pediatrici, oppure l’esempio dato da tutti quei dipendenti delle amministrazioni pubbliche che vivono il loro lavoro mettendo al centro la responsabilità verso le persone. Vorrei ricordare, infine, le gesta di eroismo disinteressato, come il Vigile che si è gettato nell’Arno per salvare una vita umana. Dobbiamo ricordare ai cittadini che anche questi sono i lavoratori pubblici e dei servizi del nostro Paese”.

 

Apr07

SCHEMA DI DECRETO SU ACI- PRA E MOTORIZZAZIONE: UNA RIFORMA SBAGLIATA CHE PENALIZZA CITTADINI E LAVORATORI

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SCHEMA DI DECRETO SU ACI- PRA E MOTORIZZAZIONE:  UNA RIFORMA SBAGLIATA CHE PENALIZZA CITTADINI E LAVORATORI

Le lavoratrici ed i lavoratori di ACI, nei prossimi giorni, protesteranno  davanti  al Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione contro la riforma che  introduce il documento unico dell’auto riformando i servizi gestiti da ACI  e Motorizzazione.

Contemporaneamente in tutti gli uffici ACI si terranno assemblee a sostegno della vertenza.

I sindacati chiedono un confronto con i Ministri Madia e Del Rio per evidenziare le criticità  sia per il servizio pubblico che per i lavoratori.

Il documento unico, così come previsto dallo schema di Decreto adottato dal Governo,  non realizza alcun vantaggio per il cittadino :  non è previsto nessun risparmio   e nessuna  semplificazione.

 Il decreto determina, invece,  il venir meno dei servizi oggi garantiti dall’ACI e un ulteriore complicazione delle procedure con possibili aggravi di costi e perdita di tempo per i cittadini.

Un sistema di gestione che dall’attuale uso della moneta elettronica tornerebbe indietro di anni con il ritorno ai bollettini postali con un  sistema  anacronistico e non certo in sintonia con la modernizzazione del Paese che questo Governo dice di  voler perseguire.

Costi invariati per Imposta Provinciale di Trascrizione e bolli,  risparmio sulle tariffe non quantificati.

Minore presenza di  uffici pubblici sul territorio, con la necessità di  ricorrere all’intermediazione privata con maggiori costi, meno servizi  diretti all’utenza debole (non potranno più essere garantiti i servizi a domicilio, oggi resi ai cittadini in condizioni disagiate - presso case private, ospedali, strutture detentive, case di ricovero, ecc. -   senza oneri aggiuntivi).

 

Il sistema delineato dalla riforma determinerà una minore affidabilità dei dati contenuti nel Pubblico Registro Automobilistico con minore tutela per la proprietà dell’auto e per la collettività.

L’impianto del decreto  mette seriamente  a rischio i posti di lavoro e dei lavoratori ACI e dei lavoratori delle società collegate senza prevedere nessuna tutela.

UNA FINTA SEMPLIFICAZIONE CHE MASCHERA UNO SVILIMENTO DELLE PROFESSIONALITA’ DI TUTTI I LAVORATORI ACI, UN DANNO PER L’UTENZA , UN ARRETRTRAMENTO DEL SERVIZIO PUBBLICO A VANTAGGIO DEI PRIVATI E UN SOTTOVALUTATO IMPATTO OCCUPAZIONALE, CHE PORTERA’ A POSSIBILI ULTERIORI FASI DI CONFLITTUALITA’ SOCIALE.

UNA RIFORMA SBAGLIATA CHE PENALIZZA CITTADINI E LAVORATORI

I LAVORATORI DEGLI UFFICI TERRITORIALI ACI ABRUZZO

Mar22

Il personale della Regione Abruzzo.

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Il personale della Regione Abruzzo.

Le segreterie regionali di  CGIL FP, CISL FP, UIL FP  e   DIRER  denunciano le gravi carenze della Amministrazione regionale nella riorganizzazione delle strutture e la pessima gestione del personale che sta avendo pesanti ricadute sull’efficienza dell’azione amministrativa e sull’erogazione dei servizi ai cittadini.

Emerge, ormai, in tutta evidenza la totale disorganizzazione, mancanza di pianificazione e programmazione in cui versa la struttura della Giunta  regionale.

I continui cambi negli incarichi di vertice nei Dipartimenti e la mancanza di dirigenti in alcuni servizi strategici della regione creano un vulnus nel cuore della stessa organizzazione.

La valutazione della dirigenza, che appare senza motivazioni e con appiattimento al ribasso dei punteggi, nulla ha a che fare con la tanto declamata riforma sul merito e non porterà alcun beneficio nell’erogazione dei servizi ai cittadini.

Le tante misure che riorganizzano, tagliano e  depotenziano le strutture amministrative, mentre di contro si potenziano le strutture a supporto delle segreterie politiche, non incontrano certo i criteri dell’efficienza, efficacia ed economicità tanto cari, a parole, a questa amministrazione.

         Sostanzialmente si vuole che la disorganizzazione e le carenze della Regione di oggi diventino una realtà stabile.

Le OO.SS. sono sempre stati sensibili e pronti a valutare seri progetti di riforma tesi ad incontrare le esigenze del cittadino al diritto ad avere servizi migliori, ma quello che ci viene prospettato sono solo riforme di facciata,  tagli lineari  ed indiscriminati della spesa e della dotazione di personale. È indispensabile una  vera  e moderna riorganizzazione delle strutture che consenta una ridistribuzione delle risorse  in relazione alle effettive necessità per gli obiettivi strategici da realizzare.

Le relazioni sindacali sono state improntate, da questa Amministrazione regionale, ad un metodo caotico e contraddittorio, senza un’analisi delle criticità attuali, senza una visione organica e strategia del futuro della Regione, del ruolo e delle funzioni da svolgere in un’ottica di riforma del sistema di governo del territorio.

Non è così che si porrà in essere quel cambio di passo che tutti si aspettano dal Governo regionale. E’ necessario fermare un percorso che inestimabili danni può produrre all’assetto dell’Ente, in termini di efficienza e di miglioramento dei servizi ai cittadini.

 

    CGIL FP                    CISL FP                             UIL FP                                        DIRER

Rita Candeloro         Vincenzo Traniello                     Pino De Angelis          Silvana de Paolis

Mar16

Regione Abruzzo:La misura è colma!!

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Regione Abruzzo:La misura è colma!!

La Regione Abruzzo è allo sbando: l’alternarsi di dirigenti in servizi strategici dell’ente regione produce una serie di disservizi all’utenza  e un forte disagio organizzativo ai dipendenti regionali.

            Le OO.SS. denunciano lo stato di malessere che serpeggia tra il personale per il mancato pagamento di alcuni istituti contrattuali (specifiche responsabilità e salario di produttività). Il 23 febbraio, però,  le Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto un accordo con il Direttore  regionale delle risorse umane, per lo sblocco di tali istituti e l’erogazione dei suddetti compensi ai dipendenti. Ma l’intesa sindacale non è stata ancora  recepita da una delibera di Giunta regionale. Le motivazioni sono, a noi, ignote!...

            I problemi del personale sono spesso banalizzati dall’apparato tecnico manageriale. Si registra, inoltre, una mancanza di attenzione al funzionamento della struttura organizzativa assumendo decisioni, spesso, frutto d’improvvisazione e di superficialità.

            Tale atteggiamento superficiale della struttura dirigenziale della Regione Abruzzo, oltre a generare un forte sentimento di disaffezione da parte del personale, produce anche una caduta motivazionale dei dipendenti nell’attività lavorativa quotidiana.

Le attività produttive abruzzesi, ad esempio quella vitivinicola, dopo aver subito i danni dal maltempo, sono oggi danneggiate da una organizzazione del Dipartimento delle Politiche agricole che “fa acqua da tutte le parti”.

L’attuazione del Piano Rurale 2014/2020 si attesta ad un minimo storico del 5,26%, che costituisce una sconfitta per le capacità produttive e qualitative della viticoltura abruzzese.

Non possiamo che registrare con disappunto la mancanza di una visione programmatica della governance di processi sempre più accentrati e per questo lenti, senza una riorganizzazione complessiva per settori definiti nella mission e nei risultati.

            Le Organizzazioni Sindacali auspicano che il Presidente e l’intera Giunta si assumano la loro responsabilità nei confronti dei dipendenti, dei cittadini e del mondo delle imprese.

Il caos amministrativo pregiudica fortemente lo sviluppo regionale.

               

CGIL FP                          CISL FP                          UIL FPL                                UGL

    Rita Candeloro               Vincenzo Traniello          Giuseppe De Angelis           Luigi Buzzelli

Feb21

ASSEMBLEA CONGRESSUALE CISL FUNZIONE PUBBLICA CHIETI

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ASSEMBLEA CONGRESSUALE CISL FUNZIONE PUBBLICA CHIETI

Si è svolta la 2^ Assemblea Congressuale CISL FP di Chieti, alla presenza del Segretario Generale CISL FP AbruzzoMolise, Vincenzo Traniello, del Segretario UST CISL Chieti, Leo Malandra,  della Referente Nazionale CISL FP, Gabriella Di Girolamo, e il Responsabile territoriale della Federazione territoriale di Chieti, Gabriele Martelli. Il congresso ha nominato i delegati al Congresso interregionali ed ha eletto i nuovi componenti del nuovo coordinamento territoriale della Federazione Funzione Pubblica.

La Cisl Fp è un sindacato libero, autonomo, pluralista, che persegue un cammino di ricerca e di risposte ai bisogni reali delle persone, che pone al centro l’iscritto e la persone nel mondo del lavoro.

Il pubblico impiego è l'unico settore dove quasi il 100% dei lavoratori è ancora in attesa di un rinnovo del CCNL dal 2009: un sacrificio insostenibile per i lavoratori e le loro famiglie.

La CISL FP chiede al Governo che i rinnovi contrattuali devono stabilire aumenti retributivi tali da garantire il recupero del potere di acquisto perso e risorse certe per la contrattazione integrativa; inoltre,  che le risorse sottratte agli sprechi, alla disorganizzazione, alla cattiva gestione siano investite nell’innovazione dei servizi e nella qualificazione del personale.

Il blocco del turnover e i tagli lineari a risorse e organici hanno progressivamente indebolito i servizi pubblici e svuotato il patrimonio professionale delle pubbliche amministrazioni: é ora di cambiare passo. Vanno cambiati gli assetti organizzativi. Bisogna intervenire su appalti, consulenze ed esternalizzazioni. E garantire ai lavoratori della PA investimenti  sulle competenze e il riconoscimento economico e professionale.

Un sistema complesso come la pubblica amministrazione non si può riformare dall’alto, i lavoratori pubblici devono riprendere spazi di decisione e partecipazione che in questi anni norme sbagliate hanno ridotto.

            Nei vari interventi i lavoratori hanno richiesto che l’accordo sottoscritto il 30 novembre 2016  con il Governo sia applicato in tutte le sue parti modificando il sistema di relazioni sindacali partecipativo:il riconoscimento del ruolo del Sindacato a tutti i livelli di Contrattazione, soprattutto nella Contrattazione Integrativa di secondo livello.

Il responsabile CISL FP Chieti, Gabriele Martelli, dal tavolo della Presidenza dell’Assemblea ha  chiesto, nel rinnovo contrattuale, di salvaguardare le professionalità e le competenze maturate sul territorio, anche al fine di elaborare e sviluppare, con  la partecipazione dei lavoratori nei processi di riorganizzazione, più protezione, più sicurezza, più sostegno alle persone e alle imprese, più welfare.

Il nuovo gruppo dirigente della CISL FP di Chieti lavorerà per l’elaborazione delle nuove piattaforme definitive nei vari Comparti della Pubblica Amministrazione, al fine di tutelare i bisogni e le necessità dei lavoratori pubblici e privati degli Enti, migliorando allo stesso tempo la qualità e la quantità dei servizi erogati ai cittadini.

 

 

Il Segretario CISL FP Responsabile Chieti

Gabriele Martelli

Nov18

Azienda Sanitaria di Pescara

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Azienda Sanitaria di Pescara

La CISL FP  denuncia la carenza di personale nell’Azienda Sanitaria di Pescara, come già espresso anche da CGIL e UIL.   La Federazione del Pubblico Impiego  di Pescara ha sempre sostenuto, in questi anni, che le criticità del servizio sanitario oltre a causare un carico di lavoro eccessivo che quotidianamente ricade sugli operatori sanitari, generano un disservizio nell’erogazione delle prestazioni sanitarie ai cittadini.

Tale disfunzione,  amplificata dal sovraffollamento dei reparti, si sta drammaticamente manifestando in alcune Unità Operative: reparti di Geriatria, neonatologia, terapia intensiva neonatale e chirurgia.

La  carenza di personale della ASL di Pescara è iniziata con i piani di rientro dettati dal Governo nazionale ed adottati dalle Regione Abruzzo fin dal 2008.  La triste stagione dei tagli lineari ha più di tutti colpito il capitolo di spesa del personale senza, sostanzialmente, modificare l’assetto strutturale organizzativo dell’azienda sanitaria.

La proposta di assunzioni di personale infermieristico ed assistenziale, e anche medico, non è realizzabile poiché in contrasto con tutta una seria di norme nazionale e regionali che oggi, di fatto, lo impediscono. Non si possono paventare assunzioni ostacolate dalle rigide norme vigenti. Non si può fare demagogia e populismo sulla pelle della gente.

La CISL FP suggerisce, invece, un percorso di concertazione tra i Dirigenti Aziendali, le Rappresentanze Sindacali  e la Politica che arrivi a scelte coraggiose per rompere con i vecchi schemi  attraverso il principio della trasparenza degli atti amministrativi e una sana e funzionale riorganizzazione per soddisfare l’interesse comune degli abruzzesi.

La CISL FP vuole la riorganizzazione dei servizi utili e la soppressione di quelli inutili, una ricognizione interna del personale per una sua più ottimale collocazione (verso i reparti ospedalieri), una sanità integrata con il territorio: meno ricoveri e più prevenzione nei distretti e case della salute. La sanità ha bisogno di una valorizzazione delle professionalità e delle competenze visto che le professioni sanitarie hanno ancora un ruolo troppo marginale rispetto alle funzioni assegnate dai rispettivi profili professionali.

Dobbiamo superare il vecchio  sistema clientelare che ha prodotto danni e continua a produrli in Abruzzo e non solo.

La CISL FP chiede alla politica e alla ASL, oltre alla convocazione di  un tavolo di confronto,  di assumersi le proprie responsabilità e di dimostrare quel coraggio  necessario per rimettersi tutti in gioco nell’interesse dell’Aziende guardando e al bene del cittadino e alla qualità del servizio sanitario che gli viene offerto.

 

 

Il Segretario Regionale

 Vincenzo MENNUCCI       

 

 

Oct25

Camere di commercio abruzzesi: una riforma a metà!

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Camere di commercio abruzzesi: una riforma a metà!

Il diritto annuale a carico delle imprese a favore delle Camere di Commercio è stato ridotto notevolmente negli anni e proseguirà anche per il 2017.

Questi tagli producono un effetto devastante sul funzionamento delle Camere di Commercio italiane. Solo metà delle CCIA riusciranno a sostenere tutte le spese per il personale e per il proprio funzionamento. Le rimanenti Camere registreranno un “deficit strutturale”, che non consentirà loro di poter sopportare tutti gli oneri per il personale e le spese di funzionamento.

La CISL e la CISL FP propongono un processo di razionalizzazione del sistema camerale abruzzese, che prevede una sola Camera di Commercio regionale con 4 articolazioni territoriali. Questo percorso produrrebbe delle notevoli economie di scala soprattutto per quanto attiene la governance e i consigli d’amministrazione, che passerebbero da quattro ad uno.

L’attuazione di un processo riformatore, che prevede l’obiettivo di un solo ente camerale per tutta la regione Abruzzo produrrebbe nell’immediato anche notevoli risparmi dei costi gestionali.

Le Camere di Commercio abruzzesi si sono invece orientate verso un modello di riforma che prevede il mantenimento di 2 Camere di Commercio, una di esse attraverso la fusione di quelle di Chieti Pescara, e l’altra attraverso l’accorpamento di quelle di L’Aquila e Teramo. Il risultato di questo progetto di riforma produrrà nell’immediato la nascita di una Camera di Commercio (Chieti - Pescara) con un numero di aziende iscritte appena sufficiente ad avere un equilibrio economico nel breve e medio termine, e l’altra (L’Aquila - Teramo) con un numero di aziende iscritte meno di 80 mila, che potrebbe, nel breve periodo, creare una situazione di deficit strutturale.

La CISL e la CISL FP considerano l’accorpamento in un’unica Camera di Commercio la condizione minimale necessaria per la sopravvivenza delle Camere di Commercio e del ruolo di servizio che svolgono a favore delle imprese e dello sviluppo del territorio.

La cronaca di questi giorni mette in evidenza che i contrasti all’interno delle governance stanno determinando dei ritardi, che rischiano di creare un danno irreparabile al sistema camerale.

La politica regionale, da questo processo di riforma, che condizionerà lo sviluppo della Regione, non può rimanere assente. La CISL chiede al Presidente, Luciano D’Alfonso, di convocare un tavolo di confronto per rendere la riforma della CCIA anche funzionale al processo di riordino istituzionale regionale ed evitare che l’Abruzzo, che vive una fase di profonda crisi, perda risorse per il proprio sviluppo. Un iter riorganizzativo che deve salvaguardare anche le attività e i livelli occupazionale delle società e degli enti sub camerali (Unioncamere, Cresa, Centro Estero, Centro Interno, Azienda speciale Chieti, Azienda Speciale Teramo).

 

Il Segretario Generale CISL FP Abruzzo         Il Segretario Generale CISL AbruzzoMolise

          Vincenzo Traniello                                                     Maurizio Spina

Oct11

Asl, liste di attesa di mesi: la Cisl sollecita Tordera

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Asl, liste di attesa di mesi: la Cisl sollecita Tordera

Il problema delle liste di attesa resta il tallone di Achille della Asl della provincia dell'Aquila. I dati parlano chiaro: per una visita specialistica o un esame diagnostico all'ospedale San Salvatore dell'Aquila si può arrivare a oltre un anno di attesa”. La denuncia è del coordinatore Cisl sanità della provincia dell'Aquila, Gianfranco Giorgi, che fornisce il quadro della situazione. “Per una visita senologica, uno degli esami di routine più richiesti dalle donne, la prenotazione è a gennaio 2018, oltre dodici mesi di attesa”, evidenzia Giorgi, “ la mammografia è ad aprile 2017. Si passa, poi, alla risonanza magnetica neurologica, che non può essere effettuata prima di luglio del prossimo anno. Il tempo di attesa per una Tac è mediamente di quattro mesi, come per una visita al centro celefalee, dove le prenotazioni sono ferme a febbraio 2017. Infine, per la dermatologia oncologica ospedaliera l'appuntamento slitta al 2018, in quanto il servizio è disponibile solo due volte a settimana. Per una visita ai nei, l'attesa è di otto mesi”. “Di fronte a questa situazione”, dichiara Giorgi, “non possiamo restare a guardare, viste anche le numerose sollecitazioni che il nostro sindacato riceve quotidianamente. La sanità è un bene primario che va salvaguardato e su cui si deve investire favorendo servizi fondamentali, rispetto ad altre scelte”. La Cisl chiede al manager della Asl, Rinaldo Tordera “di intervenire immediatamente con misure efficaci per ridurre i tempi di attesa, soprattutto per prestazioni che risultano indispensabili nella prevenzione oncologica e delle malattie che più frequentemente affiggliggono la popolazione. Lo sforzo compiuto da tutti gli operatori sanitari non è sufficiente a garantire tempi accettabili per accedere alle prestazioni ed evitare una mobilità passiva che nuoce alle casse della nostra Asl. Occorrono”, conclude il coordinatore della Cisl, “un potenziamento e una migliore organizzazione del personale, al fine di ridurre drasticamente le attese per visite ed esami indispensabili per la salute della collettività”.

 

 

Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl della provincia dell'Aquila

 

 

Sep29

CISL FP e Uil Fpl : “In sette mesi il direttore della Asl, Tordera, non ha fatto nulla”.

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CISL FP e Uil Fpl : “In sette mesi il direttore della Asl, Tordera, non ha fatto nulla”.

Dopo circa sette mesi di governo Tordera nulla è cambiato. Si continua a navigare a vista tra molteplici problemi  che riguardano sia i lavoratori che gli utenti, mettendo a nudo l’incapacità dell’Azienda Sanitaria di programmare, limitandosi a gestire le emergenze.

 Tale situazione potrebbe aggravarsi dato che il Direttore Amministrativo della Asl, Marcello Sciarappa, è destinato ad altre esperienze professionali. Una notizia che va fronteggiata  con decisione ed oggettività. Il Direttore Generale, Tordera, dovrà provvedere alla nomina di un  nuovo direttore amministrativo, operando una scelta di grande qualità senza interferenze esterne e nell’interesse  esclusivo dei cittadini e dei lavoratori.  

Cisl Fp e Uil Fpl non faranno mancare il proprio supporto ma, ritengono necessario uscire da questa stasi, attraverso un confronto attivo tra le parti, finalizzato a ridare slancio all’azienda, mettendo sul

tappeto temi  fondamentali per la sanità provinciale quali: nuova pianta organica, nuovo atto aziendale e applicazione del D.M.  70. Tutto questo nell’ottica della recente uscita dal Commissariamento.

 La Uil Fpl e la Cisl Fp, chiedono con forza innanzitutto, di immettere in azienda forza fresca di lavoro, per far tirare  il fiato a tutte le categorie di lavoratori sottoposti a turni massacranti, espletare concorsi finalizzati anche alla  stabilizzazione dei precari. Questo anche ai fini della riduzione della spesa per rapporti di lavoro flessibile. Il tutto  tenendo conto dell’obiettivo fondamentale, quale quello di migliorare l’assistenza dei pazienti e attuare il nuovo  obbligo dell’Unione Europea sui riposi di lavoro degli operatorisanitari.

Non da ultimo, la domanda che porgiamo al Direttore Generale, Tordera, è come pensa di fronteggiare l’imminente scadenza dei contratti di lavoro degli oltre 400 precari, Medici, Infermieri, OSS, Tecnici di laboratorio  di radiologia ed amministrativi, che operano tutti i giorni nelle corsie ospedaliere e non, visto che la finanziaria  2015 prevedeva come termine ultimo di proroga Ottobre 2016.

 

 Il Coornatore provinciale Cisl Fp                                     Il Segretario Regionale Uil Fpl

 

Gianfranco Giorgi                                                                        Giuseppe De Angelis

 

Sep28

L’ARAP ha urgentemente bisogno di un piano di rilancio concertato con i sindacati

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L’ARAP ha urgentemente bisogno di un piano di rilancio concertato con i sindacati

 La CISL Funzione Pubblica ha inviato una lettera al Commissario Straordinario ARAP Abruzzo, Giampiero Leombroni, al Direttore Generale, Antonio Sutti, al Presidente della Giunta Regionale Abruzzo, Luciano D’Alfonso, al Vice-Presidente, Giovanni Lolli, e al Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febo, per sollecitare un incontro perché fino ad oggi, purtroppo, non ci sono state costanti relazioni sindacali tra le O.O.S.S e il legale rappresentante dell’Ente ARAP (datore di lavoro) nel rispetto dell CCNL. Nei pochi tavoli d’incontro dovevano essere tratte tutte quelle materie previste dalla contrattazione, ma tutto ciò non è stato possibile per l’indisponibilità temporale di codesto Ente e non vi è stato il tempo materiale di approfondire le molteplici tematiche e i numerosi problemi inerenti l’azienda. Spesso non è stato possibile un confronto per mancanza degli interlocutori.

 L’organizzazione del lavoro, l’andamento economico e produttivo dell’ente, lo sviluppo di iniziative societarie di rilievo per gli assetti occupazionali, l’andamento dell’occupazione con riferimento ai programmi operativi di rilevanza per lo sviluppo occupazionale, sono alcune delle materie che devono essere oggetto di  confronti sindacali  attraverso gli istituti della informazione, concertazione e contrattazione.

Il 30 settembre è in scadenza il mandato del Commissario straordinario e, a distanza di quasi un anno, non è stato prodotto un Piano industriale aziendale che possa rilanciare le attività dell’ente. Purtroppo a pagare questi ritardi sono solo i lavoratori, che vivono un senso di smarrimento e di precarietà. L’insediamento del commissario avrebbe dovuto comportare un programma stringente per realizzare alcuni obiettivi.

La CISL FP denuncia la politica perché ancora non adotta i provvedimenti nei tempi giusti e congrui e i consulenti esterni che continuano ad assumere decisioni senza conoscere le realtà, i territori, screditando il personale che vive in un clima di terrorismo psicologico e a volte umiliati nella loro dignità di lavoratori. “Entro sei mesi, salvo proroga di altri sei, il commissario dovrà enucleare il progetto di riorganizzazione adeguato alla mission dell’Arap. Il percorso di riorganizzazione deve coinvolgere le forze sociali sindacali, imprenditoriali, i sindaci, e i lavoratori, - ricorda la CISL. Rimangono, ancora, irrisolti alcuni problemi collegati alla situazione gestionale ed i rapporti tra gli ex Consorzi industriali e i rispettivi enti di ambito. Ad oggi una cosa è certa : l’ARAP fornisce dei servizi agli enti gestori e questi non pagano. Non siamo a conoscenza dell’organigramma dell’ente.

La CISL FP ritiene che la prima cosa da fare dal giorno dell’atto di fusione era la ricognizione delle risorse umane a disposizione e puntare alla valorizzazione delle stesse attraverso la motivazione ed il coinvolgimento. Non sono state consegnate le buste paga (cedolini) e, da alcuni mesi, neppure i buoni pasto, e i premi di produttività non sono stati erogati. Ad alcuni dipendenti che sono stati posti in quiescenza non risultavano versati tutti i contributi.

In conclusione la CISL FP sollecita la convocazione di un incontro per l’apertura di un tavolo di confronto sui temi riguardanti la contrattazione, la concertazione e l’informazione previsto dagli articoli 6, 7, e 8 del Contratto Nazionale di lavoro vigente per i lavoratori dei Consorzi industriali  al fine di chiudere tutte le problematiche.

 

Il Coordinatore Regionale FP CISL  Il Segretario Regionale FP CISL                                          

 

   Giuseppe Sciubba   -   Vincenzo  Traniello                                                                                  

 

Sep26

L’Abruzzo esce dal commissariamento della sanità ma per la Regione ora inizia la vera sfida

Categoria: Notizie - FP

L’Abruzzo esce dal commissariamento della sanità ma per la Regione ora inizia la vera sfida

Il Consiglio dei ministri ha deliberato la fine del commissariamento della Sanità. La Regione Abruzzo, finalmente,  dopo 9 anni, inaugura una nuova stagione per una politica di investimenti, innovazioni e formazione del capitale umano.

 

“L’uscita dal commissariamento non è la panacea di tutti i mali della sanità abruzzese e non può essere connessa ad aspettative improprie. È, inoltre, ingannevole ricercare tutte le risposte alle disfunzioni del sistema sanitario regionale nel superamento del commissariamento, - così la CISL, la Fnp e la Fp hanno commentato la notizia di questi ultimi giorni”.

 

 “Siamo la prima Regione italiana - tra quelle commissariate - ad aver concluso la procedura”, - commentano Spina,Pietrosimone e Traniello. “E’un risultato importante, frutto di un lungo lavoro e di tanti sacrifici per i cittadini e le imprese abruzzesi. Ora si apre una nuova fase che ci vedrà impegnati su nuove sfide per creare un sistema sanitario moderno, efficiente e capace di rispondere alla nuova domanda di salute”.

 

“Il riordino della rete ospedaliera è un progetto di razionalizzazione che avrà un  forte impatto sul sistema sanitario regionale, creando oggettive difficoltà in un territorio, come quello dell’Abruzzo, che si caratterizza per le problematicità di collegamento tra le aree montane e costiere,- ricordano le categorie dei Pensionati, della Funzione Pubblica e la CISL”.

 

 “E’ giunto il momento di inaugurare un percorso concertativo con il coinvolgimento di tutti gli attori della sanità, immune da interessi lobbistici, ma necessario a trovare soluzioni per garantire a tutti i cittadini l’accesso alle prestazioni sanitarie, - propongono i tre Segretari” .

 

“La politica, con Il superamento dello status di commissariamento, si riappropria del potere d’indirizzo e programmazione in materia di sanità, ma con un approccio che non può essere di tipo campanilistico, o peggio dettato da interessi di “bottega”.  Spesso tra la programmazione sanitaria regionale e la gestione esiste una dicotomia che ostacola il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Un management non sempre attento alle esigenze organizzative e all’ottimizzazione dell’uso delle strutture, delle risorse umane e professionali. Questo deficit si traduce in  un limite alla possibilità di utilizzare al meglio le competenze e le professionalità, - denunciano la CISL, la FNP e la FP”.

 

Per la CISL - la nuova sanità in Abruzzo deve puntare sull’assistenza territoriale e sull’eccellenza dei presidi ospedalieri, evitando i rischi dalla dequalificazione delle prestazioni sanitarie. Le scelte  della nuova politica sanitaria non possono prescindere dalla prospettiva, a medio termine, di costituire una ASL unica regionale per produrre economie di scala e, nel contempo, per erogare servizi omogenei in tutto il territorio abruzzese. “Purtroppo le 4 gestioni, fino ad oggi, non hanno soddisfatto pienamente gli obiettivi prefissati, e molto spesso, sono state  più attente ai suggerimenti della politica locale che hanno determinato scelte non improntate al merito e alla professionalità”

 

“Da ultimo ma non per ultimo, l’Abruzzo, - secondo la CISL -, non può più avere una  tassazione aggiuntiva che si traduce in uno danno per la ripresa dei consumi e uno svantaggio competitivo per  il sistema delle imprese. “Dobbiamo restituire ai cittadini, alle famiglie e alle imprese abruzzesi i 140 milioni pagati per il risanamento sanitario.  Il tavolo tecnico del Patto per lo Sviluppo dovrà completare, entro il mese di ottobre, la verifica delle risorse regionali e di bilancio per consentire nel 2017 la riduzione graduale e strutturale della fiscalità.”

 

La CISL, la FNP e La FP AbruzzoMolise sperano nell’apertura di un confronto a tutto campo con le rappresentanze degli operatori della sanità, in modo da coinvolgere e tracciare un percorso condiviso per il rilancio del sistema sanitario abruzzese, perché il rischio di rientrare nello status commissariale dipende solo da tutti noi.

 

 

 

Il Segretario Generale FP                    Il Segretario Generale FNP                 Il Segretario Generale CISL

 

         Vincenzo Traniello                            Luigi Pietrosimone                                Maurizio Spina

 

 

Sep21

Richiesta d’incontro Polizia Locale Enti Locali Regione Abruzzo

Categoria: Notizie - FP

Richiesta d’incontro  Polizia Locale  Enti Locali Regione Abruzzo

           Le scriventi OO.SS., constatato il perdurare della mancata attuazione della L.R. n. 42/2013 in materia di Polizia Locale, ma ancor più il mancato rispetto degli impegni presi dal Presidente con la Categoria agli “Stati Generali della Polizia Locale Regionale” svolti nel 2015, chiedono un incontro urgente per discutere e trovare soluzione alle problematiche di seguito elencate:

1)  La Giunta regionale non ha emanato le disposizioni previste della L.R. n. 42/2013 in materia di Polizia Locale inerenti i principi organizzativi dell’attività di P.L. (art. 10), l’incentivazione della gestione associata di P.L. (art. 14), la formazione e l’aggiornamento del personale della P.L. (art. 20, 21 e 22), l’osservatorio regionale di P.L. e S.U. (art. 23), gli interventi regionali (art. 24) 

2) Il Consiglio regionale non ha approvato il regolamento di applicazione  della L.R. n. 42/2013 per stabilire i distintivi di grado e funzione, le uniformi, i veicoli e altri mezzi operativi, gli strumenti di autotutela,  il simbolo unico regionale, la tessera e il distintivo di riconoscimento della P.L. (art. 26).  

3) Il Presidente della Giunta regionale non ha nominato il Comitato consultivo per la P.L.  istituito dalla L.R. n. 42/2013 (art. 25) come sollecitato con la richiesta del 26 ottobre 2015 e consegnata con Pec del 04/05/2015.  

Non è possibile richiedere costantemente agli Addetti di Polizia Locale  sempre più impegno e servizi (anche sul versante  della sicurezza urbana e del contrasto al degrado urbano), per poi dimenticarsi colpevolmente di loro.   

Qualora il richiesto incontro non intervenisse entro il  3 ottobre 2016, le scriventi OO.SS. annunciano sin da ora che verrà proclamato lo stato di agitazione della Polizia Locale, in considerazione della condizione di estremo disagio nella quale gli stessi prestano il proprio servizio.

 

Le Segreterie Reg.li

 

     DiCCAP  -  CSA  -  CGIL  - CISL - UIL

W.Falzani  - G.  D’Intino - S.  Di Domizio - V.  Mennucci - M. Bravo

 

 

Sep06

Ancora un’aggressione ai danni degli Ispettori del Lavoro in Abruzzo

Categoria: Notizie - FP

Ancora un’aggressione ai danni degli Ispettori del Lavoro in Abruzzo

La CISL FP denuncia l’ennesimo atto intimidatorio e violento nei confronti degli Ispettori del lavoro delle DTTL, Direzioni Territoriali del Lavoro, abruzzesi.

            L’ultimo episodio è accaduto venerdì scorso nell’alto vastese. Un collega ispettore è stato aggredito da un dipendente dell’Azienda oggetto dell’accertamento con un compressore riportando diverse lesioni. Il lavoratore dell’azienda, inoltre, sottraeva brutalmente dalle mani dell’Ispettore e rovinava la fotocamera digitale con la quale erano stati effettuati i rilievi.

L’episodio di violenza nei confronti di chi quotidianamente assolve il proprio dovere garantendo che nei cantieri e nei luoghi di lavoro siano rispettate le norme di igiene e sicurezza a tutela dei lavoratori è oltremodo oltraggioso in quanto ai colleghi ispettori non viene garantita l’incolumità fisica nello svolgimento delle proprie funzioni.

La CISL FP ritiene che il Ministero del Lavoro e il Direttore Generale dell’Ispettorato Nazionale debbano immediatamente denunciare gli atti intimidatori e coinvolgere le forze dell’ordine nelle visite di accertamento ispettive.

Le Istituzioni sono latitanti di fronte a questo ennesimo episodio di aggressione nei confronti di un dipendete  pubblico.

            La CISL FP auspica che i Prefetti delle Province abruzzesi coordinano insieme alle Forze dell’ordine interventi di prevenzione e di repressione di fenomeni illeciti che mettono in pericolo la vita e ledono la dignità dei lavoratori.

                                                Il Segretario Generale CISL FP                    

           Vincenzo Traniello              

 

Sep06

Al via la riforma delle Province

Categoria: Notizie - FP

Al via la riforma delle Province

Oggi, dopo un anno dalla costituzione dell’Osservatorio Regionale per la riforma delle Province, è stato sottoscritto l’accordo per la ricollocazione del personale e il trasferimento delle funzioni dalle 4 Province abruzzesi alla Regione.

L’intesa firmata dal Vicepresidente, Giovanni Lolli, e dai 4 Presidente delle Province abruzzesi conclude il percorso della riforma delle Province con il trasferimento di alcune funzioni all’Ente Regione.

Il progetto riformatore ha affrontato alcune difficoltà causate dell’assenza di scelte chiare e strategiche  del Governo nazionale.

Da oggi, in Abruzzo, 32 dipendenti della Polizia Provinciale passeranno, in avvilimento, alle dipendenze della Regione, mentre altri 42 dipendenti saranno trasferiti definitivamente nella dotazione organica dell’Ente regione in aggiunta di quelli già transitati nel maggio scorso.

Invece, momentaneamente i lavoratori dei Centri per l’Impiego transiteranno nel Dipartimento Politiche del Lavoro della Regione Abruzzo fino al momento della costituzione definitiva dell’Agenzia nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, ANPAL.

“Il lungo lavoro svolto dall’Osservatorio ha prodotto i suoi frutti, evitando scelte unilaterali nei trasferimenti del personale che avrebbero penalizzato i lavoratori e impoverito la Regione Abruzzo di competenze e professionalità, - così hanno commentato alla fine della riunione  dell’Osservatorio i Segretari delle OO.SS. -”. 

“Il processo di riorganizzazione dell’ente Regione, dopo questi passaggi di personale e di funzioni, dovrà ridisegnare, riaprendo il confronto con i sindacati, un assetto organizzativo funzionale che migliori la qualità e la tempestività dei servizi da erogare ai cittadini e alle imprese distinguendo tra le funzioni di programmazione e quelle gestionali, hanno concluso i Segretari Generali”.

 

CGIL FP                          CISL FP                          UIL FPL                                UGL

    Rita Candeloro               Vincenzo Traniello          Giuseppe De Angelis           Luigi Buzzelli

 

 

 

 

 

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