Mar22

Il personale della Regione Abruzzo.

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Il personale della Regione Abruzzo.

Le segreterie regionali di  CGIL FP, CISL FP, UIL FP  e   DIRER  denunciano le gravi carenze della Amministrazione regionale nella riorganizzazione delle strutture e la pessima gestione del personale che sta avendo pesanti ricadute sull’efficienza dell’azione amministrativa e sull’erogazione dei servizi ai cittadini.

Emerge, ormai, in tutta evidenza la totale disorganizzazione, mancanza di pianificazione e programmazione in cui versa la struttura della Giunta  regionale.

I continui cambi negli incarichi di vertice nei Dipartimenti e la mancanza di dirigenti in alcuni servizi strategici della regione creano un vulnus nel cuore della stessa organizzazione.

La valutazione della dirigenza, che appare senza motivazioni e con appiattimento al ribasso dei punteggi, nulla ha a che fare con la tanto declamata riforma sul merito e non porterà alcun beneficio nell’erogazione dei servizi ai cittadini.

Le tante misure che riorganizzano, tagliano e  depotenziano le strutture amministrative, mentre di contro si potenziano le strutture a supporto delle segreterie politiche, non incontrano certo i criteri dell’efficienza, efficacia ed economicità tanto cari, a parole, a questa amministrazione.

         Sostanzialmente si vuole che la disorganizzazione e le carenze della Regione di oggi diventino una realtà stabile.

Le OO.SS. sono sempre stati sensibili e pronti a valutare seri progetti di riforma tesi ad incontrare le esigenze del cittadino al diritto ad avere servizi migliori, ma quello che ci viene prospettato sono solo riforme di facciata,  tagli lineari  ed indiscriminati della spesa e della dotazione di personale. È indispensabile una  vera  e moderna riorganizzazione delle strutture che consenta una ridistribuzione delle risorse  in relazione alle effettive necessità per gli obiettivi strategici da realizzare.

Le relazioni sindacali sono state improntate, da questa Amministrazione regionale, ad un metodo caotico e contraddittorio, senza un’analisi delle criticità attuali, senza una visione organica e strategia del futuro della Regione, del ruolo e delle funzioni da svolgere in un’ottica di riforma del sistema di governo del territorio.

Non è così che si porrà in essere quel cambio di passo che tutti si aspettano dal Governo regionale. E’ necessario fermare un percorso che inestimabili danni può produrre all’assetto dell’Ente, in termini di efficienza e di miglioramento dei servizi ai cittadini.

 

    CGIL FP                    CISL FP                             UIL FP                                        DIRER

Rita Candeloro         Vincenzo Traniello                     Pino De Angelis          Silvana de Paolis

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