L’8 marzo non deve essere una ricorrenza che venga associata solo a semplici celebrazioni rituali perché la donna, oggi, non riesce ancora ad affermare la sua insostituibile centralità e il suo ruolo fondamentale nei diversi contesti di vita: pubblico, professionale, privato. La donna, nelle sue varie dimensioni di figlia, compagna, madre, lavoratrice, è un valore aggiunto che contribuisce in maniera determinante alla all’evoluzione e al miglioramento della società umana, apportando in essa la specificità della sua psicologia e della sua cultura.