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Apr26

Congresso UGC AbruzzoMolise, Minelli: “razionalizzare e semplificare l'assetto organizzativo per rispondere ai soci e contribuire a migliorare il Paese”. Luciano Molinaro eletto presidente interregionale

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Congresso UGC AbruzzoMolise, Minelli: “razionalizzare e semplificare l'assetto organizzativo per rispondere ai soci e contribuire a migliorare il Paese”. Luciano Molinaro eletto presidente interregionale

Luciano Molinaro è il nuovo presidente dell'UGC Abruzzo – Molise. Lo ha sancito il Congresso interregionale tenutosi oggi a Vasto (Ch). “Siamo sempre molto motivati quando dibattiamo di problemi e soluzioni nelle regioni del Mezzogiorno – ha detto il presidente nazionale UGC, Pietro Minelli, chiudendo i lavori. In Abruzzo, come in Molise – ha aggiunto - agricoltura è cultura, un'accezione per identificare la “nobiltà” di quest'attività, ancor di più in queste aree. Le nostre motivazioni nascono anche dalla consapevolezza che in queste regioni esistono le condizioni per affermare l'agricoltura e l'agroalimentare come sistema traino dell'economia e del progresso sociale italiano. Il congresso interregionale conferma l'intento di razionalizzare e semplificare l'assetto
organizzativo dell'UGC per fare meglio e rispondere alle esigenze dei soci, così come al tempo che viviamo. Non possiamo criticare il 'sistema' politico, istituzionale, burocratico ed amministrativo, senza fare noi per primi ciò che è possibile per contribuire a migliorare il Paese”.
“L'imperativo per l'Abruzzo – ha detto il neo presidente Molinaro - è rinascere dopo gli effetti del terremoto dell'Italia centrale. 50 milioni di danni, con l'allevamento che rischia si sparire e l'olivicoltura 'colpita al cuore' con centinaia di migliaia di piante danneggiate al punto da compromettere una produzione d'eccellenza. Non sta meglio il Molise, dove all'agricoltura tradizionale, troppo circoscritta all'autoconsumo, occorre affiancare ricerca, innovazione e sviluppo. L'energia che ci serve viene dai giovani. Su questo lavoreremo”.

 

 

Gen19

Maltempo e terremoto, UGC: insufficiente l'offerta agricola, sgravi fiscali e stop a contribuzione, servono decisioni immediate

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Maltempo e terremoto, UGC: insufficiente l'offerta agricola, sgravi fiscali e stop a contribuzione, servono decisioni immediate

Le forti scosse di terremoto registrate ieri acuiscono la situazione limite determinata nel Centro Sud del Paese dalla grave ondata di maltempo. Le aziende agricole sono bloccate, oltre che in molti casi isolate e senza energia elettrica, l'offerta sul mercato inizia ad essere insufficiente e il prodotto disponibile arriva con pesanti rincari: attorno al 30% per lattuga e cavolfiori, il 50% per i finocchi e tra il 15 e il 40% per i prodotti da serra. A essere preoccupati anche i frutticoltori. Negli allevamenti si registrano gravi perdite tra animali morti e dispersi e strutture fuori uso o distrutte. Il bilancio è pesantissimo per tutta l'economia agricola ed agroalimentare e a pagare sono anche i consumatori che vedono i prezzi salire alle stelle con prodotto proveniente dall'estero che comunque non tampona la richiesta di approvvigionamento. Per l'Unione Generale Coltivatori occorrono misure adeguate alla straordinarietà del momento, sollecitudine nella richiesta dello stato d'emergenza delle Regioni, eguale tempestività dello Stato, sgravi fiscali e sospensione del pagamento dei contributi nelle aree maggiormente colpite, dai comuni terremotati alle province del Mezzogiorno coperte da neve e gelo. Servono decisioni immediate e corsie preferenziali ad evitare intoppi burocratici.


Ufficio Stampa Ugc CISL
Info: Federico Sesti

Lug16

Commercio, COPAGRI: “ripresina” alimentare da confermare in valore; il primato delle vendite spetta ancora ai discount

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Commercio, COPAGRI: “ripresina” alimentare da confermare in valore; il primato delle vendite spetta ancora ai discount

Nei primi mesi dell'anno si registra una lieve ripresa in valore delle vendite di prodotti alimentari, che è comunque tutta da confermare, perché non tutti i dati vanno in questa direzione. A livello congiunturale le vendite sono al rialzo tra marzo e aprile sia in valore che in volumi, mentre nel confronto tra i trimestri che vanno da novembre 2014 e gennaio 2015 e i successivi tre mesi ad una “ripresina” in valore, che confermerebbe il dato marzo-aprile 2015, non corrisponde il trend dei volumi, in leggera diminuzione. Su base annua i primi quattro mesi dell'anno ribadiscono il lieve aumento in valore, con una stagnazione dei volumi, ma nell'arco dell'intero raffronto tra il 2015 e lo scorso anno si rileva un calo di quasi un punto in valore e di quasi due in volumi. Tra le forme distributive stenta la grande distribuzione, mentre il primato delle vendite spetta ancora ai discount. Sono elementi, in definitiva, che potrebbero fare pensare ad una fase di transizione verso un recupero dei consumi interni, ma è certamente presto per esprimere un giudizio compiuto.

Così la COPAGRI commentando i dati Istat sul commercio al dettaglio.

Roma, 23 giugno 2015

Info: Federico Sesti

3455786899

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Via Nizza, 45 – 00198 Roma

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