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Maltempo e terremoto, UGC: insufficiente l'offerta agricola, sgravi fiscali e stop a contribuzione, servono decisioni immediate

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Maltempo e terremoto, UGC: insufficiente l'offerta agricola, sgravi fiscali e stop a contribuzione, servono decisioni immediate

Le forti scosse di terremoto registrate ieri acuiscono la situazione limite determinata nel Centro Sud del Paese dalla grave ondata di maltempo. Le aziende agricole sono bloccate, oltre che in molti casi isolate e senza energia elettrica, l'offerta sul mercato inizia ad essere insufficiente e il prodotto disponibile arriva con pesanti rincari: attorno al 30% per lattuga e cavolfiori, il 50% per i finocchi e tra il 15 e il 40% per i prodotti da serra. A essere preoccupati anche i frutticoltori. Negli allevamenti si registrano gravi perdite tra animali morti e dispersi e strutture fuori uso o distrutte. Il bilancio è pesantissimo per tutta l'economia agricola ed agroalimentare e a pagare sono anche i consumatori che vedono i prezzi salire alle stelle con prodotto proveniente dall'estero che comunque non tampona la richiesta di approvvigionamento. Per l'Unione Generale Coltivatori occorrono misure adeguate alla straordinarietà del momento, sollecitudine nella richiesta dello stato d'emergenza delle Regioni, eguale tempestività dello Stato, sgravi fiscali e sospensione del pagamento dei contributi nelle aree maggiormente colpite, dai comuni terremotati alle province del Mezzogiorno coperte da neve e gelo. Servono decisioni immediate e corsie preferenziali ad evitare intoppi burocratici.


Ufficio Stampa Ugc CISL
Info: Federico Sesti

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