Notizie - FAI

Lug20

Associazione regionale allevatori: proclamato lo sciopero ad oltranza

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Associazione regionale allevatori: proclamato lo sciopero ad oltranza

Le organizzazioni sindacali Fai-Cisl, Flai -Cgil e Uila – Uil hanno proclamato, a partire da domani 21 luglio, uno sciopero ad oltranza dei 53 dipendenti dell'Associazione regionale allevatori, che ha sede all'Aquila e tre sezioni operative, nel Capoluogo abruzzese, a Chieti-Pescara e a Teramo. “L'astesione dal lavoro, con la conseguente sospensione di ogni servizio erogato alle imprese zootecniche abruzzesi, si rende necessaria in seguito alla situazione, ormai insostenibile che si è venuta a creare”, spiega Feliciantonio Maurizi, segretario regionale Fai-Cisl, “le maestranze devono percepire ben 35 stipendi arretrati, fatta eccezione per qualche retribuzione sporadica e a singhiozzo, a cui si aggiungono i rimborsi delle spese sostenute per le attività rese alle aziende zootecniche. Una situazione drammatica, che ci costringe”, incalza Maurizi, “ad adottare una forma di protesta forte, fino a quando non avremo risposte esaustiva da parte dell'Associazione regionale allevatori, per quanto concerne il pagamento delle spettanze arretrate, e la Regione Abruzzo e l'Associazione allevatori nazionale e regionale, chiamate a fornire risposte chiare e inequivocabili sul futuro della strattura e sulla sua sostenibilità. In particolare, alla Regione chiediamo la promulgazione di una legge specifica di riordino del sistema allevatoriale abruzzese, che preveda finanziamenti certi a garanzia degli attuali livelli occupazionali, tra l'altro minimi per poter garantire i necessari servizi alle imprese del terrirorio”. Con la regionalizzazione dell'Associazione allevatori, avvenuta nel 2006, il numero dei dipendenti è passato da 97 a 53. “Siamo ad una soglia oltre la quale non si può scendere per far sì che la struttura sia operativa”, fa notare Maurizi, “abbiamo sollecitato anche l'intervento del Prefetto dell'Aquila, Francesco Alecci, perché si apra un tavolo di confronto su questa delicata vertenza”. La riunione in Prefettura è stata fissata per domani , alle 15,30, all'Aquila.

 

 

 

Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl della provincia dell'Aquila

 

 

 

 

 

 

 

Lug05

Consorzi di bonifica: domani sciopero dei lavorati e presidio alla Regione

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Consorzi di bonifica: domani sciopero dei lavorati e presidio alla Regione

 

Sciopero dei lavoratori dei Consorzi di bonifica e presidio davanti alla sede della Regione. Fai-Cisl, Flai- Cgil e Filbi -Uil regionali hanno proclamato, per la giornata di domani 5 luglio, uno sciopero di otto ore con presidio di circa cento dipendenti dei Consorzi davanti alla sede della Regione, a Pescara. Le motivazioni della protesta sono contenute in una lettera inviata, nei giorni scorsi, al presidente della Regione, Luciano D'Alfonso. “Dopo diciotto mesi di negoziati infruttuosi”, afferma Feliciantonio Maurizi, segretario regionale Fai-Cisl, “si è bruscamente interrotto il tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale per i Consorzi di bonifica: stop che ha costretto le organizzazioni sindacali a proclamare un pacchetto di scioperi prima a livello interregionale e, successivamente, nel caso perdurasse l'atteggiamento di totale chiusura dello Snebi (il sindacato che rappresenta i consorzi) a livello nazionale”. La prima giornata di mobilitazione è prevista per domani, quando i lavoratori del settore incroceranno le braccia per otto ore ed effettueranno, dalle 10 alle 12,30, un presidio sindacale, di circa cento persone, davanti alla Presidenza della Regione, a Pescara. I sindacati hanno chiesto un incontro al presidente della Regione, D'Alfonso “per illustrare le motivazioni dell'interruzione dei negoziati e i disagi che i dipendenti dei Consorzi stanno vivendo a causa del mancato rinnovo del contratto” e chiedere “un intervento nei confronti dello Snebi, atto a rimuovere l'incomprensibile atteggiamento posto in essere sul tavolo contrattuale. L'incontro”, conclude Maurizi, “dovrà essere anche l'occasione per coinvolgere le Federazioni nel percorso che si sta avviando per la possibile istituzione di un Consorzio di secondo grado in Abruzzo”.

 

 

Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl della provincia dell'Aquila

 

 

 

 

 

Dec21

Cgil, Cisl, Uil su Santa Croce: “Nessun accorso sulla mobilità”

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Cgil, Cisl, Uil su Santa Croce: “Nessun accorso sulla mobilità”

In merito ad articoli di stampa "accordo tra lavoratori e la Santa Croce: ok mobilità volontaria" precisiamo quanto segue".
Non ci risulta, eravamo presenti, che si sia concluso l'accordo con la Santa Croce il 17/12 presso la sede regionale alla presenza del vice presidente Lolli, il sottosegretario Mazzocca, il sindaco di Canistro e la dirigente Regionale Flacco. Infatti, oltre al fatto che mancava l'amministratore unico della società per problemi di intasamento autostradale, la trattativa non poteva e non è iniziata in quanto la legge 223/91 stabilisce che senza una formale lettera di avvio delle procedure, non si può iniziare con le trattative.
Solo ieri sera ci è giunta questa lettera. Per quanto riguarda "le settimane di dialogo" ci sembra per lo meno azzardata questa frase, dopo che per mesi lo abbiamo cercato e abbiamo sempre ricevuto risposte tipo" ho vinto il bando", come ci sembra azzardatissimo , almeno per noi, dire che " le parti sono soddisfatte. Ribadiamo che, ad oggi non esiste nessun accordo. Riconfermiamo la nostra disponibilità ad avviare un confronto franco, serio e di prospettive diverse dalle attuali. Daremo una valutazione solo alla fine di questo confronto che non sarà semplice e che parte solo da questa sera, 18/12/2015, e che avrà bisogno dei suoi tempi per il rispetto di tutte le parti. Proprio per salvaguardare i molteplici interessi e la continuità produttiva, le valutazioni finali riguarderanno, oltre all'accordo sulla volontarietà incentivata anche e sopratutto quale progetto industriale ci verrà presentato per dare una vera continuità ad un azienda e ai suoi lavoratori che hanno bisogno di certezze dopo 8 anni di incertezze( cigo,cigs,mobilità e contratti di solidarietà ).
Solo a questo punto diremo se siamo, o meno, soddisfatti

Fai, (Pescara), Flai, (Pagliaroli), Uila (Lippa), Rsu Santa Croce.

 

Dec11

Chiude lo stabilimento Santa Croce: 75 lavoratori licenziati

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Chiude lo stabilimento Santa Croce: 75 lavoratori licenziati

“L'accordo tra Regione e azienda Santa Croce è saltato. Nei prossimi giorni verranno apposti i sigilli alla sorgente di Canistro e partiranno le lettere di licenziamento per 75 lavoratori”. Ad annunciare l'epilogo negativo della trattativa con la società Santa Croce sono i segretari regionali della Fai- Cisl, Feliciantonio Maurizi e Franco Pescara. “Ieri, alla presenza del vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, abbiamo portato avanti l'ultimo tentativo di mediazione con l'azienda”, spiegano Maurizi e Pescara, “proponendo un accordo basato sulla mobilità volontaria, con la non opposizione, e incentivata per 35 dei 75 dipedenti della Santa Croce. Ma l'azienda ha posto come condizione, per l'erogazione di un incentivo pari a 25mila euro per ogni lavoratore, l'uscita in massa dei 35 dipendenti. Un paletto che, di fatto, avrebbe annullato il principio della volontarietà e che ha fatto saltare il tavolo di trattativa”. Il quadro che si apre, secondo i sindacalisti della Fai-Cisl “è drammatico. “La Regione, che in presenza di un accordo avrebbe potuto percorrere ogni strada possibile per garantire la prosecuzione dell'attività dello stabilimento di Canistro”, affermano Maurizi e Pescara, “si vedrà costretta a revocare la concessione concessione, data appena qualche mese, ma subordinata alla regolarità della documentazione presentata dall'azienda. Documentazione che, al momento, è carente. Nei prossimi giorni verranno apposti i sigilli alla sorgente e partiranno i licenziamenti per 75 lavoratori. Prendiamo atto, nonostante gli estremi tentativi della Regione di raggiungere un accordo, della totale chiusura dell'azienda, che non ha voluto percorrere alcuna strada negoziata. Si apre uno scenario drammatico, di difficile soluzione”, concludono Maurizi e Pescara, “con l'azienda che annuncia i ricorsi del caso e il licenziamento in tronco di tutti i dipendenti. Anche se la Regione dovesse promuovere un nuovo bando per la concessione all'imbottigliamento dell'acqua di Canistro, i tempi saranno molto lunghi, con il rischio che le maestranze non possano usufruire neppure del paracadute degli ammortizzatori sociali”.

 

Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl della provincia dell'Aquila

 

Nov04

Fai-Cisl su arresti domiciliari Colella, amministratore della Santa Croce

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Fai-Cisl su arresti domiciliari Colella, amministratore della Santa Croce

“La misura degli arresti domiciliari per Camillo Colella, amministratore unico della società Santa Croce, per una presunta evasione fiscale da 13 milioni di euro relativa ad Iva e imposte sui redditi, conferma, al di là della vicenda giudiziarie, nel merito della quale la Fai – Cisl non intende entrare, tutte le perplessità che il nostro sindacato ha espresso, a più riprese, in merito alla concessione trentennale che la Regione ha affidato all’azienda per l’imbottigliamento dell’acqua di Canistro”. E’ quanto affermano Franco Pescara e Feliciantonio Maurizi, segretari regionali Fai-Cis Abruzzo: “Dubbi manifestati anche di recente”, affermano i sindacalisti, “riferiti all’intera vertenza, in particolare all’affidamento della concessione, seppure vincolata alla successiva presentazione del Durc e del relativo piano industriale, che deve necessariamente prevedere  la salvaguardia degli occupati. E’ chiaro che questa situazione va a complicare ancora di più il nebuloso quadro sul futuro dell’azienda e, soprattutto, dei 75 lavoratori. Alla luce di quanto accaduto”, incalzano Pescara e Maurizi, “chiederemo immediatamente un incontro con la Regione per chiarire i risvolti occupazionali della vertenza e la posizione che la Regione stessa intende assumere rispetto alla Santa Croce”. Lo stabilimento Santa Croce di Canistro è stato rilevato alla fine del 2007 dalla holding guidata da Colella. A quei tempi occupava 120 lavoratori e produceva oltre 300 milioni di acqua imbottigliata l’anno. “Da quel momento”, evidenziano Pescara e Maurizi, “c’è stato un susseguirsi di cassa integrazione ordinaria e straordinaria, mobilità e contratti di solidarietà, di pari passo con la diminuzione della produzione che è scesa a circa 100 milioni di pezzo l’anno. Attualmente nello stabilimento lavorano, a rotazione, una ventina di unità per circa 24 -32 ore settimanali. La Fai-Cisl”, concludono i sindacalisti, “ha sempre mostrato perplessità rispetto alla reticenza dell’azienda a presentare un piano industriale che prevedesse investimenti concreti su Canistro. E’ un vero peccato che un grande marchio di qualità, come la Santa Croce, venga  offuscato da una vicenda che rischia di comprometterne la diffusione sul mercato”.

 

  • Monica Pelliccione
  • Ufficio stampa Cisl della provincia dell'Aquila
Nov02

Stabilimento Santa Croce: lavoro solo per 40 dipendenti

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Stabilimento Santa Croce: lavoro solo per 40 dipendenti

 

La società Santa Croce potrà mantenere al massimo 40 lavoratori, sui 75 attuali, nello stabilimento di Canistro. E' quanto dichiarato nel corso dell'ultimo incontro, in Regione, alla presenza del vice presidente, Giovanni Lolli, di Confidnustria L'Aquila, dei vertici aziendali e delle organizzazioni sindacali. Una situazione che lascia forti dubbi sul futuro produttivo della fabbrica”. A dichiararlo sono Franco Pescara, segretario regionale Fai-Cisl e Leonardo Lippa, della Uila-Uil. Alla riunione erano presenti Fai-Cisl, Flai -Cgil e Uila- Uil. “Il percorso che abbiamo tentato di intraprendere”, spiegano Pescara e Lippa, “era quello della mobilità volontaria per una trentina di lavoratori, dato che l'azienda si è dichiarata disponibile a mantenere in organico al massimo 40 unità. Attualmente sono al lavoro 25 dipendenti, a rotazione. Ma la Santa Croce ha messo sul tavolo della trattativa delle somme assolutamente esigue per l'esodo incentivato, che rischiano di far sfumare anche questa opportunità”. Per Pescara e Lippa “la situazione è nebulosa. La Santa Croce dice di aver vinto l'appalto trentennale, promosso dalla Regione, per la concessione all'imbottigliamento dell'acqua. Di contro, la Regione afferma che, per rendere esecutiva l'operazione, mancano il Durc e la conferma del mantenimento dei livelli occupazionali”. Proprio a quest'ultima voce, si legano le richieste delle organizzazioni sindacali. “Chiediamo chiarezza sull'intera operazione. L'ultimo incontro non ha sciolto i dubbi sul futuro dello stabilimento Santa Croce di canistro. La Regione deve necessariamente legare la concessione al mantenimento dell'occupazione. In alternativa, si potrebbe procedere”, concludono Pescara e Lippa, “alla proroga temporanea della concessione, per due anni al massimo, in attesa della presentazione di un vero piano industruale, che preveda investimenti su Canistro, in particolare sul settore commerciale, di cui l'azienda al momento è sguarnita, oltre che sulla differenziazione del prodotto”.

 

 

  • Monica Pelliccione
  • Ufficio stampa Cisl della provincia dell'Aquila
Ago31

Stabilimento Coca-Cola di Oricola: Fai-Cisl chiede incontro con l'azienda

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Stabilimento Coca-Cola di Oricola: Fai-Cisl chiede incontro con l'azienda

 

Un incontro urgente con la direzione aziendale della Coca-Cola, per chiarire i termini del nuovo investimento previsto nello stabilimento di Oricola, in provincia dell'Aquila. A sollecitare il confronto è la Fai-Cisl Abruzzo Molise, dopo la notizia, apparsa sulla stampa, sulla produzione di 50 milioni di bottiglie, con tappo tricolore, da produrre proprio nello stabilimento marsicano. “Non possiamo che esprimere soddisfazione”, spiega la Fai-Cisl Abruzzo Molise, “per l'investimento sulla fabbrica di Oricola, che si riflette positivamente sull'intero territorio. Una notizia positiva sulla quale vanno fatte le necessarie verifiche, dopo aver visto nel tempo la cancellazione del polo di produzione delle bevande, che vedeva al centro l'azienda Coca-Cola con i suoi quattro stabilimenti di Pescara, Corfinio, Fara Filorum Petri e Oricola, per la produzione del concentrato da distribuire in Europa. Un forte ridimensionamento, in termini produttivi e occupazionali, che ha investito tutto l'Abruzzo. Riteniamo chiarire”, prosegue la Fai-Cisl, “come appare azzardata l'affermazione che Oricola e l'Abruzzo raccolgono il 28 per cento della forza lavoro della Coca-Cola, a livello nazionale. Assemblando, infatti, il sito produttivo, il settore commerciale e le esternalizzazioni il reale riscontro occupazionale della Coca-Cola, nella nostra regione, non supera le 180 unità”. La Fai-Cisl sollecita un cofronto immediato con la direzione aziendale, alla presenza delle altre organizzazioni sindacali, “per verificare la reale portata dell'investimento sul sito di Oricola, e capire se i 50 milioni di bottiglie da immettere in produzione sono aggiuntivi rispetto ai volumi attuali o se si tratta solo di un cambio di tipologia, con il solo inserimento dei tappi tricolore”. La Cisl intende fare chiarezza, infine, “sulle reali intenzioni dell'azienda sul futuro dello stabilimento di Oricola, per dissipare le voci su possibili dismissioni e bloccare l'emorragia di posti di lavoro nel settore commerciale”.

 

 

  • Monica Pelliccione
  • Ufficio stampa Cisl della provincia dell'Aquila
Lug16

Vertenza Santa Croce: i sindacati chiedono incontro in Regione

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Vertenza Santa Croce: i sindacati chiedono incontro in Regione

E' allarme per la vertenza Santa Croce. I sindacati chiedono l'immediata convocazione di un tavolo istituzionale in Regione in vista della scadenza dei contratti di solidarietà, il prossimo 4 agosto. Sono 78 i lavoratori in bilico, che fanno capo allo stabilimento di Canistro e che aspettano di conoscere il loro futuro. “Abbiamo una serie di problemi sul tappeto, che vanno affrontati immediatamente”, dichiara Franco Pescara, segretario Fai-Cisl Abruzzo e Molise, “il primo riguarda l'imminente scadenza dei contratti di solidarietà, già prorogati una volta, che prevedono la riduzione dell'orario di lavoro. Ma le maestranze sono anche alle prese con una difficoltà economica oggettiva: l'ultima indennità erogata dall'Inps è relativa alla mensilità di marzo scorso, con rilevanti ricadute gravissime, dal punto di vista della liquidità, per lavoratori ai quali è già stato ridotto lo stipendio”. Osservazioni condivise anche da Leonardo Lippa, della Uila-Uil. Ad aprile scorso la Regione ha emanato un bando per la concessione dell'imbottigliamento delle acque della sorgente di Canistro. “Dopo una riunione preliminare”, sottolinea Pescara, “il vice presidente della Regione, Lolli, e l'assessore all'ambiente, Mazzocca, si erano impegnati a riconvocare un tavolo di confronto per analizzare tutti i passaggi dell'operazione e concordare un percorso condiviso. Ad oggi, quando già sono state aperte le buste, le organizzazioni sindacali non hanno ricevuto alcuna comunicazione. Ancora non sappiamo il nome della società vincitrice dell'appalto trentennale per la gestione della sorgente, né qual è il piano industriale”. I sindacati chiedono alla Regione la convocazione di un incontro urgente “in vista della prossima scadenza dei contratti di solidarietà, che coincide con le ferie estive. In ballo”, conclude Pescara, “ci sono 78 posti di lavoro che vanno salvaguardati, oltre al futuro di un'azienda storica per il comprensorio marsicano. Vogliamo conoscere la società che si è aggiudicata la gara di appalto e i progetti atti a garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell'attività dello stabilimento di Canistro”.

 

  • Monica Pelliccione
  • Ufficio stampa Cisl della provincia dell'Aquila
Giu22

La Fai Cisl conquista allo stabilimento Richetti S.p.A. un altro successo

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La Fai Cisl conquista allo stabilimento Richetti S.p.A. un altro successo

Dopo la vittoria alle RSU nell’azienda SALPA, ex Rolli di Roseto, la FAI CISL AbruzzoMolise si conferma prima sigla sindacale anche nello stabilimento Richetti S.p.A. dell’ex gruppo Malavolta di S.Atto a TERAMO.

La lista della FAI CISL ha ottenuto 41 voti, pari al 62,82% degli aventi diritto, ed ha eletto 2 componenti su 3. La UILA-UIL, con 30 voti, ha eletto il terzo componente, mentre è rimasta esclusa la FLAI-CGIL,  con 4 voti. Gli eletti della categoria degli agroalimentari della CISL sono: Natalina Pomponi con 18 preferenze e Rinaldo Dicarloantonio con 12 voti.

“Nell’ex azienda della famiglia Malavolta hanno votato per il rinnovo RSU 76 lavoratori sugli 84 avanti diritto, quasi il 90,48% dell’organico aziendale. Un’alta percentuale di partecipazione che rafforza la credibilità e premia la trasparenza dell’azione sindacale. È una risposta a quella classe politica che anche nelle ultime elezioni ha ottenuto  un alto tasso di astensione, ma rimane ostile al confronto e alla concertazione con le parti sociali, - afferma Alessandro Collevecchio, segretario generale Fai Cisl AbruzzoMolise-”

 “È una grande soddisfazione veder gratificato il lavoro svolto. Siamo stati premiati per il nostro impegno costante, concreto e coerente nella gestione della vertenza, iniziata nel 2008 quando l’azienda dolciaria del gruppo Malavolta è stata dichiarata fallita dal tribunale di Teramo, - continua Collevecchio”.

Il merito  è delle nostre candidate e dei nostri candidati che con responsabilità ed entusiasmo hanno permesso alla nostra lista di raggiungere questo successo,  e dell’impegno costante che la FAI adopera nel ricercare persone serie e qualificate. Senza il loro importante e fondamentale lavoro di squadra, non ci saremmo mai riusciti, - dichiara il Segretario Generale Alessandro Collevecchio.”

I lavoratori non si sono fatti influenzare, ci hanno dato il loro consenso per proseguire, insieme, nel nostro lavoro, nell’azione comune  in difesa dei diritti e dell’occupazione – conclude Alessandro Collevecchio”.

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