"La crisi occupazionale ed economica che stiamo vivendo sta accompagnando anche il fenomeno della 'disertificazione bancaria'
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"La crisi occupazionale ed economica che stiamo vivendo sta accompagnando anche il fenomeno della 'disertificazione bancaria' : una riduzione della capacità finanziaria e disincentivazione al credito e un sistema creditizio che sta lasciando progressivamente quei territori ed attività maggiormente rischiosi o comunque meno redditizi con l'intento di preservare il proprio conto economico".
Ne ha parlato oggi #9giugno il Segretario Generale, Giovanni Notaro, Segretario Generale, della Cisl AbruzzoMolise, al Convegno #CgilCislUil e Fisac Cgil-First Cisl - Uilca Uil "L'uguaglianza possibile le banche nei Comuni del futuro"
Oggi l'Abruzzo ne conta 429 sportelli, nel 2010 ne erano 701. Sono stati chiusi 272 sportelli.
I comuni serviti da almeno uno sportello bancario sono passati dai 171 comu i agli attuali 126 su 305 comuni abruzzesi. La crisi e la trasformazione del sistema bancario hanno causato perdita di posti di lavoro, meno 1.734 occupati a cui si sommano altri 300 lavoratrici e lavoratori degli addetti ai servizi. I comuni serviti da almeno uno sportello bancario erano 171 su 305, oggi ne abbiamo solo 126.
'Deve essere salvaguardata la biodiversità bancaria e assicurativa perché la storia ci insegna che non esistono modelli bancari vincenti. E’ indispensabile tutelare il localismo bancario. Le crisi e le trasformazioni del sistema bancario devono essere governate da un tavolo di confronto con la Regione Abruzzo sul tema del Credito, attraverso l’Osservatorio sul Credito costituito da Istituzioni, Imprese e Sindacati. Una politica del credito condivisa per indirizzare gli impieghi destinati a imprese e famiglie, rilanciando l’economia dell’Abruzzo in modo sostenibile ed innovativo, e capace di mettere al centro e valorizzare le Lavoratrici e Lavoratori del settore.
Solo con il ricorso al risparmio privato possiamo generare investimenti. Un aspetto da non trascurare sono i 1.183 miliardi di euro sui conti correnti delle famiglie. Perché non incentivare il risparmio con garanzia totale dei loro investimenti con limiti di ammontare e tempo."
"Ulteriori chiusure di sportelli annunciati da piani d'impresa ci preoccupano perché siamo la popolazione più vecchia d’Europa, con basse competenze digitali, e un sistema produttivo, caratterizzato da piccole e medie imprese che rischiano di essere tagliate fuori dal sistema economico. Per cambiare rotta è necessario puntare sulla partecipazione dei lavoratori, in accordo con l’articolo 46 della Costituzione, attraverso forme di partecipazione finanziaria volontaria, strutturata, ricorrente e incentivata. I fondi del Pnrr, da soli, non sono sufficienti bastano: serve uno shock da investimenti privati."
Ne ha parlato oggi #9giugno il Segretario Generale, Giovanni Notaro, Segretario Generale, della Cisl AbruzzoMolise, al Convegno #CgilCislUil e Fisac Cgil-First Cisl - Uilca Uil "L'uguaglianza possibile le banche nei Comuni del futuro"
Oggi l'Abruzzo ne conta 429 sportelli, nel 2010 ne erano 701. Sono stati chiusi 272 sportelli.
I comuni serviti da almeno uno sportello bancario sono passati dai 171 comu i agli attuali 126 su 305 comuni abruzzesi. La crisi e la trasformazione del sistema bancario hanno causato perdita di posti di lavoro, meno 1.734 occupati a cui si sommano altri 300 lavoratrici e lavoratori degli addetti ai servizi. I comuni serviti da almeno uno sportello bancario erano 171 su 305, oggi ne abbiamo solo 126.
'Deve essere salvaguardata la biodiversità bancaria e assicurativa perché la storia ci insegna che non esistono modelli bancari vincenti. E’ indispensabile tutelare il localismo bancario. Le crisi e le trasformazioni del sistema bancario devono essere governate da un tavolo di confronto con la Regione Abruzzo sul tema del Credito, attraverso l’Osservatorio sul Credito costituito da Istituzioni, Imprese e Sindacati. Una politica del credito condivisa per indirizzare gli impieghi destinati a imprese e famiglie, rilanciando l’economia dell’Abruzzo in modo sostenibile ed innovativo, e capace di mettere al centro e valorizzare le Lavoratrici e Lavoratori del settore.
Solo con il ricorso al risparmio privato possiamo generare investimenti. Un aspetto da non trascurare sono i 1.183 miliardi di euro sui conti correnti delle famiglie. Perché non incentivare il risparmio con garanzia totale dei loro investimenti con limiti di ammontare e tempo."
"Ulteriori chiusure di sportelli annunciati da piani d'impresa ci preoccupano perché siamo la popolazione più vecchia d’Europa, con basse competenze digitali, e un sistema produttivo, caratterizzato da piccole e medie imprese che rischiano di essere tagliate fuori dal sistema economico. Per cambiare rotta è necessario puntare sulla partecipazione dei lavoratori, in accordo con l’articolo 46 della Costituzione, attraverso forme di partecipazione finanziaria volontaria, strutturata, ricorrente e incentivata. I fondi del Pnrr, da soli, non sono sufficienti bastano: serve uno shock da investimenti privati."