Lug28

La Polizia Provinciale risponde

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La Polizia Provinciale risponde

Le Organizzazioni Sindacali scriventi, sollecitate dalle Polizie Provinciali della Regione Abruzzo, rispondono al comandante della Polizia Municipale dell’Aquila Ernesto Grippo.

Parlar male dei Poliziotti Provinciali , di solito è uno sport da cacciatori(della minoranza) o di altri utenti dei servizi di vigilanza da loro espletati, ci stà, lo fanno  anche gli automobilisti con gli agenti di polizia stradale, ma denigrare a livello  di calunnia  e per giunta da parte di uno che dovrebbe essere addetto ai lavori in posizione apicale è, usando un eufemismo, deontologicamente scorretto.

Dalle esternazioni  del comandante si evince un mero calcolo numerico finalizzato a rinforzare le proprie fila, si sappia che esistono altre strade, i concorsi, la formazione del personale ecc..

Le Province hanno subito una riforma, di certo non voluta, che ha stravolto il territorio con tutte le  ripercussioni negative che si sono viste e che purtroppo si continueranno a vedere, probabilmente non erano così inutili e dopo il referendum stanno riacquistando la legittimità sociale che merita, mai persa costituzionalmente.

 Oltre le città esiste il territorio agro silvo pastorale fatto di montagne, laghi, fiumi, insomma l’ambiente. Anche l’ambiente ha bisogno di tutela, la meritano gli animali e la flora, in questo campo si che mancano gli uomini egregio comandante, è al corrente del fatto che solo i Poliziotti Provinciali (ex art. 19 c. 2 L.157/92, figura infungibile) sono autorizzati al controllo delle specie selvatiche in soprannumero, dalle nutrie ai cinghiali?

Si ricorda che con l’art. 5 del Decreto Legge n. 78/15 poi convertito in Legge, la 125 del 06/08/15, Il Parlamento ha inteso mantenere le Polizie Provinciali, in parte nelle Province(comma3) e in parte nelle Regioni(comma4) per continuare a vigilare le funzioni ambientali trasferite, si precisa inoltre, sempre per erudire chi ignora, che le Polizie Regionali esistono almeno in tre Regioni e gli operatori hanno conservato le qualità di agente di PG e di PS grazie ai chiarimenti forniti dalla circolare del Ministero dell’Interno di settembre 2016).

Si informa altresì che nelle Polizie Provinciali in avvalimento non esistono impiegati amministrativi bensì uomini, con qualifiche di PG e di PS, che vanno in servizio tutti i giorni, mal equipaggiati e con le macchine malridotte ma a testa alta proseguono il loro lavoro tutti i giorni e soprattutto di notte quando sono chiamati a proteggere i campi coltivati, si…  comandante, esiste anche l’Agricoltura, lo sapeva?  Si faccia una chiacchierata con gli agricoltori, esca un pochino dal suo mondo cittadino e fatto di numeri e non di persone (specializzate)!

Per quanto riguarda le “aberrazioni giuridiche” riportate nelle sue esternazioni, non esistono, tutto è stato fatto seguendo i dettami della riforma Delrio e non ci sono problemi di legalità, (noi eravamo parte attiva, sempre presente nelle trattative), manca l’organizzazione, possiamo essere d’accordo solo in questo.

E’ la prima volta che accade una cosa così deplorevole, per battere cassa ( in termini di agenti), un comandante di un Corpo di polizia locale invoca addirittura l’eliminazione di un altro Corpo(del quale non ne conosce i compiti) denigrandone pubblicamente gli appartenenti in maniera indecorosa.

Gli operatori delle  Polizie Provinciali della Regione Abruzzo si sentono oltremodo offesi dalle esternazioni pubbliche del comandante Grippo e si riservano di adire le vie legali a tutela del buon nome personale e della Polizia Provinciale.

 

F.to Il Segretario Generale Uil Fpl Abruzzo Giuseppe De Angelis    

F.to  Il Segretario Generale Cisl Fp Abruzzo  Vincenzo Traniello

 

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