NO ai tagli lineari sulla riabilitazione, SÌ ad una maggiore appropriatezze delle prestazioni

NO ai tagli  lineari sulla riabilitazione,  SÌ ad una maggiore appropriatezze delle prestazioni

La CISL FP Abruzzo torna a lanciare un forte allarme per la politica dei tagli indiscriminati sulla sanità abruzzese e, nello specifico l’area della riabilitazione che per il 2013 non vede ancora assegnato e negoziato il proprio budget.

Tale politica tesa esclusivamente ad un presunto risanamento contabile, sta creando enormi difficoltà di accesso ai pazienti dei servizi riabilitativi. Infatti, quasi tutti i centri di riabilitazione della nostra Regione soffrono di lunghe liste d’attesa e, addirittura, si vedono costretti a rifiutare molti trattamenti domiciliari lasciando così giovani ed anziani disabili senza possibilità di fruire di un servizio sanitario sacrosanto e costituzionalmente garantito.

L’alternativa, chiaramente, per questi pazienti sarà il ricovero in strutture sanitarie, in particolar modo quelle fuori regione, ad un costo più elevato che non farà altro che appesantire i nostri già ingenti debiti extraregionali stimati, per il 2012, oltre i 100 milioni.

Questo processo di “raschiamento del barile”, iniziato nel 2007 con il piano di rientro del Governo Del Turco e proseguito, poi, dal Commissario Chiodi, ha visto, nel giro di 2 anni, decurtare drasticamente il settore riabilitativo dai circa 100 milioni negoziati nel 2007 a meno di 70 assegnati nel 2009. Un budget poi riproposto per gli anni 2010, 2011 e 2012. Risulta del tutto evidente come le Aziende ed Enti accreditati, per poter sopravvivere, hanno dapprima ridotto il personale, soprattutto quello con contratti a tempo determinato ed a consulenza e poi, come logica conseguenza i trattamenti riabilitativi. Detto meccanismo ha portato le stesse Aziende, loro malgrado, a scegliere quale tipo di trattamento effettuare. Ciò ha costituito un’intollerabile discriminazione tra pazienti con pari diritti.

La Regione sembra intenzionata ad apportare un ulteriore taglio del 10% al budget, equivalente a circa 7 milioni di euro. Dal quadro tracciato è evidente che questa manovra risulterà insostenibile e ciò comporterà ulteriori drastiche riduzioni di prestazioni e licenziamenti collettivi.

La CISL FP Abruzzo responsabilmente, al fine di non apparire esclusivamente rivendicativa e demagogica, avanza all’Organo commissariale una proposta per ricondurre l’intero sistema della riabilitazione verso l’appropriatezza delle prestazioni, la  garanzia dei servizi riabilitativi e la sostenibilità economica.

In tal senso la CISL chiede che, in alternativa alla pratica del taglio lineare finora adottato,  si parta dallo studio del reale fabbisogno che ha la Regione Abruzzo in termini di tipologie di prestazioni (Setting Assistenziale) e di quantità di prestazioni per l’area residenziale. Allo scopo sarebbe ormai giunto il momento di utilizzare quanto previsto dal D.C.A. ( Decreto Commissario ad Acta) n° 52 del 11 ottobre 2012 recante “ determinazioni del fabbisogno di assistenza residenziale e semiresidenziale della regione abruzzo per la non autosufficienza, disabilità, riabilitazione, salute mentale e dipendenze patologiche” decreto peraltro già validato anche dal tavolo di monitoraggio Ministeriale. Mentre per le prestazioni ambulatoriali e domiciliari si proceda ad una ricognizione dei trattamenti autorizzati  dalle U.V.M (Unità di Valutazione Multidisciplinare) istituite con il Piano Sanitario Regionale 2008/2010, presso tutte le ASL, al fine di accertare preventivamente l’appropriatezza della richiesta da parte dell’utente.

Dal combinato di questi dati, DCA 52/2012 per la residenzialità e ricognizione dati UVM prestazioni ambulatoriali e domiciliari si stimi il reale fabbisogno delle prestazioni riabilitative e di conseguenza si apra un confronto con gli erogatori accreditati che sul territorio offrono questi servizi.

Poi, in base alle capacità potenziali di ognuno, si assegni numero e tipologia di prestazione riprogettando, così, la rete della riabilitazione in Abruzzo. Solo così si potrà dare certezza e garanzia di salute ai cittadini mantenendo, nel contempo, i necessari livelli occupazionali per gli operatori sanitari di questo settore entro un quadro di sostenibilità economica.

Il Segretario regionale FP CISL Abruzzo       Il Segretario Generale FP CISL Abruzzo

Davide FARINA                                                                  Vincenzo TRANIELLO

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