Le ragioni dello sciopero dei lavoratori di Aquila vigilanza

Le ragioni dello sciopero dei lavoratori di Aquila vigilanza

Con il presente comunicato le OO.SS intendono smentire e integrare quanto risposto dall'azienda e dalle altre sigle sindacali in merito allo sciopero del 31/03/2014 per la società Aquila s.r.l.

Non sorprende assolutamente che la Direzione aziendale strumentalmente sminuisca l'adesione dei lavoratori allo sciopero, anzi questo tentativo dimostra al contrario come l'azione di protesta ha colpito nel segno, tanto da indurre i responsabili aziendali a ricorrere a questi tipi di interventi per arginare l'amplificazione di una denuncia  verso un'azienda  che opera nel settore della sicurezza ed il cui scopo, sia pure nell'ambito di un interesse privatistico dovrebbe essere  quello di tutelare i cittadini, ed i più deboli.

Scopriamo invece, in questo modo, che si tratta di un'impresa che pur di salvaguardare il fatturato e la redditività, non perde tempo a sottoporre i propri dipendenti a turni stressanti, al mancato rispetto delle norme contrattuali, a non rispettare i termini di pagamento delle scadenze salariali e a non versare quanto dovuto agli Enti paritetici nell'interesse dei suoi subalterni.

Sono queste le ragioni vere  per cui giorno 31 marzo i lavoratori di  AQUILA srl hanno incrociato le braccia in segno di protesta per promesse puntualmente disattese e per queste ragioni, hanno richiesto l'autorevole intervento del Prefetto della Provincia di Chieti, che con  grande sensibilità e senso del dovere verso coloro che sono più deboli (come in questo caso), ha dato ascolto ed impegno ad intervenire per rimuovere queste cause che mettono a serio rischio, non solo l'incolumità dei lavoratori impegnati ma anche quella dei cittadini verso  cui i servizi di vigilanza si rivolgono.

Precisiamo che in virtù del coraggio delle azioni sindacali di CGIL e CISL inerente questa protesta, oggi tutti i dipendenti che aderiscono a qualunque organizzazione sindacale, così come i non aderenti, possono finalmente fruire del sistema di tutela del fondo fasiv (assistenza sanitaria integrativa)

Ciò che invece, doveva evidenziare l'azienda nelle sue precisazioni e furbescamente non ha fatto, è che il titolare della società, è il Presidente dell'ENTE BILATERALE Regionale della Vigilanza, che in nome e per conto delle Associazioni Datoriali, dovrebbe garantire L' APPLICAZIONE DEL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO, nei fatti  per primo non ne rispetta la sua totale applicazione.

E' d'avvero anacronistico, che chi dovrebbe essere un esempio positivo, nella pratica si evidenza come l'esatto contrario.

Non sorprende, nemmeno la sortita delle OO.SS. UILTUCS  e UGL, che nelle loro dichiarazioni sembrano quasi  gioire della presunta scarsa adesione allo sciopero. La UILTUCS, è l'unica organizzazione sindacale che si è rifiutata di sottoscrivere il nuovo Contratto Nazionale dei lavoratori della vigilanza privata, mentre la UGL, ha firmato per adesione, dal che se ne potrebbe desumere l'ingiustificata rivendicazione unitaria

Filcams Cgil  Fisascat Cisl

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