La CISL FP di Pescara su ASL
La CISL FP di Pescara denuncia l’ennesimo atto di prevaricazione delle relazioni sindacali da parte della Direzione Generale della Asl di Pescara. E’ di appena mercoledì scorso la delibera n° 1136 del 15/10/2014 atto con cui il Manager Claudio D’Amario presenta il piano delle ristrutturazioni delle Posizioni Organizzative ( ruoli apicali di gestione del personale ) del ruolo tecnico/sanitario. A seguito di precedente lapidaria quanto lacunosa informativa sindacale, la CISL FP congiuntamente alla FIALS aveva chiesto un momento di consultazione, previsto dal Contratto Collettivo Nazionale, teso ad un confronto di merito per approfondire le ragioni di natura organizzativa che avevano indotto l’Amministrazione a collocare in determinati contesti dette posizioni che, a giudizio della CISL, così come individuate, non rispondono a logiche di funzionalità dell’organizzazione generale dell’Azienda Sanitaria, ma piuttosto a scelte discrezionali finalizzate a dare rilievo e riconoscimento all’interesse di qualche singolo operatore. Al contrario ed in spregio della richiesta formulata dalle due Organizzazioni Sindacali, la Direzione Generale ha inteso tirare dritto per la propria strada senza degnarsi di un pur minimo di un cenno di risposta. Strategia di perfetta deregulation che si muove in totale coerenza con ciò che già è accaduto a suo tempo per i Coordinamenti Sanitari, le Alte Professionalità, la mobilità interna del personale e le Posizioni Organizzative amministrative.
La CISL FP ritiene non più tollerabile e sostenibile questa continua mortificazione delle professioni sanitarie conseguenza di una strategia che tende ad instaurare un sistema di tipo “feudale” nella gestione della “cosa” pubblica volta piuttosto all’asservimento che all’esaltazione di principi come merito, competenza e professionalità quali elementi cardini di giudizio per concorrere a quegli ambiti ruoli di prestigio. E così, da questa collettiva percezione vassalla , si scatena la rincorsa alla famigerata “raccomandazione” del politico, del sindacalista, del primario o del semplice amico di turno che si presume possa trovare accoglienza ed influenza presso la Direzione Strategica della Asl di Pescara per vedere coronate le proprie legittime ambizioni professionali. E’ quello che, purtroppo, sta accadendo in questi giorni presso l’Azienda Sanitaria Locale.
Mentre a livello Nazionale con l’ultima manovra di stabilità che taglia 4 miliardi ai trasferimenti alle Regioni si raccomanda di non toccare i servizi essenziali quali sanità, welfare e trasporti ma di operare esclusivamente sugli sprechi come ad esempio il ripensamento del numero delle ASL e dei Direttori Generali, il nostro Governo Regionale, tanto sensibile su questo tema da farne un vincente cavallo di battaglia durante le elezioni regionali, sembra vivere, in questo periodo, una fase di “narcotico attendismo” che non dà indirizzi né prende posizione sulle politiche individualistiche dei Direttori Generali e che lascia, conseguentemente, spazio e discrezionalità a provvedimenti come quelli esaminati tanto deprecati ed esposti alla pubblica censura durante la campagna elettorale appena passata.
IL SEGRETARIO
Davide Farina