Crisi industriale gravissima in provincia dell’Aquila

Crisi industriale gravissima in provincia dell’Aquila

Della grave crisi  industriale che attanaglia la provincia dell’Aquila, in particolare la zona del cratere, con decine di aziende a rischio chiusura e migliaia di lavoratori in cassa integrazione e in mobilità, si parlerà domani, 13 Marzo 2013, nel corso del congresso provinciale della Fim-Cisl, in programma all’hotel Canadian, all’Aquila. Saranno presenti 87 delegati, in rappresentanza di tutte le realtà industriali della provincia aquilana, chiamati ad eleggere l’assemblea territoriale della Fim- Cisl che, a sua volta, designerà i delegati al congresso regionale Fim per la nomina del nuovo segretario provinciale.

“In questa fase così delicata per il nostro territorio”, afferma Gino Mattuccilli, della segreteria provinciale Fim-Cisl, “è importante avere un assetto organizzativo funzionante e pronto a fornire tutte le risposte che attendono i lavoratori e gli stessi imprenditori. All’Aquila la situazione industriale è gravissima, con decine di vertenze aperte e migliaia di ore di cassa integrazione: Finmek Solution, Compel, Tecnolabs, Cn System, Fida, Otefal, per citarne alcune. Anche la questione della ricollocazione di nuove aziende all’interno del polo elettronico, a Pile, non è stata ancora risolta. L’Aquila”, prosegue Mattuccilli, “non ha mai vissuto una crisi industriale tanto marcata, che sta investendo anche le piccole e piccolissime aziende dell’indotto, fino a un massimo di cinque-sei dipendenti. Realtà che, seppure marginali, rappresentano una fonte di ricchezza in termini economici e occupazionali”. Mattuccilli, alla vigilia del congresso, invita “a fare quadrato e a mettere in campo le opportune sinergie per avviare una nuova fase di crescita e sviluppo del territorio. Senza lavoro, non può esserci ricostruzione sociale”.

 

L’Aquila  12/03/2013                                                         L’Ufficio Stampa

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