UN PATTO PER IL LAVORO, LO SVILUPPO E LE RIFORME

UN PATTO PER IL LAVORO, LO SVILUPPO E LE RIFORME

La fase elettorale in Abruzzo si è conclusa con l’elezione del nuovo Governatore, Luciano D’Alfonso esponente del centro sinistra.
Al neo Presidente, i cittadini consegnano le proprie speranze ed una forte responsabilità per il cambiamento, necessario della Regione, evitando saggiamente il rischio di populismi illusori.
Dalle urne i cittadini hanno scelto una nuova stagione di Riforme, di Lavoro e di Sviluppo, affrontando i nodi che bloccano l’Abruzzo e la sua bassa competitività.
La CISL, nell’augurare al neo Presidente un buon lavoro, lo invita a garantire la governabilità, con determinazione e coraggio, per rinnovare la Regione.
Si apra una nuova stagione di confronto con le parti sociali nel corso del quale la CISL non farà mancare le proprie analisi e proposte, per la realizzazione di progetti condivisi, assumendosi le proprie responsabilità. Proponiamo al nuovo Governatore la realizzazione di un Patto per il lavoro e le riforme: a partire da quella sui Trasporti, dalla nuova legge sui rifiuti da rivedere; alle Società partecipate degli Enti locali, alla sanità' territoriale ancora carente; alla unione dei comuni ed nuova individuazione del riassetto del territorio a seguito superamento delle Provincie, e alla riforma del personale regionale. Elementi necessari di intervento per far riprendere al nostro Abruzzo la strada dello sviluppo.
Un impegno del “Fare, Presto e Bene”, a partire dalle urgenze che, in questi mesi si sono accumulate e che comportano scelte importanti per il futuro degli abruzzesi. Siamo infatti, in una fase di importanti scadenze nazionali e comunitarie che incideranno sul futuro della Regione, per questo è necessario dotarsi con tempestività di un Governo che entri nel pieno delle sue funzioni.
Le urgenze che devono essere affrontate sono:
- Il Lavoro. La situazione non è facile, date le dimensioni delle crisi aziendali e la carenza delle risorse stanziate. Il ricorso alla cig in deroga, va garantito per contrastare i licenziamenti e per consentire alle imprese di superare i periodi di difficoltà. È necessario intervenire, urgentemente, sulla Conferenze delle Regioni per l’individuazione di risorse al fine di pagare i primi 5 mesi della CIG in deroga.
- I Giovani. Il Piano Garanzia Giovani (Youth Guarantee) assegna all’Abruzzo circa 33 milioni, il programma in questa situazione di crisi può rappresentare uno strumento molto valido ed efficace per favorire l’accesso ad un lavoro dignitoso dei giovani abruzzesi, quindi deve essere subito attivato.
- L’Abruzzo e l’Europa. Nel prossimo mese di giugno, la Commissione Europea definisce il Piano di Azione per la Macro regione Adriatica Ionica affidando al Parlamento Europeo, agli Stati Nazionali ed alle Regioni coinvolte il contributo di proposta e di condivisione. L’Abruzzo disegna il suo futuro in quanto Regione europea e il nuovo Governo regionale dovrà riacquistare il proprio ruolo all’interno dei grandi progetti europei perché strategici per lo sviluppo, recuperando capacità di iniziativa ed alleanze.
- La Programmazione dei Fondi Europei 2010-2014. In Abruzzo le uniche risorse disponibili sono quelle europee e quelle per la coesione, e che si stanno riducendo. Infatti, in questi giorni sono state assegnate le risorse alle Regioni sul Fers, Fse e Feasr che risultano inferiori alla precedente programmazione. Le risorse assegnate dal Governo sul POR, rispetto al circa 1 miliardo della vecchia programmazione, si ridurranno a 600/700 mila senza avere alcuna certezza sugli impegni riferiti ai PON nazionali, che andranno all’Abruzzo, essendo cofinanziati anche dalla nostra Regione. Non c’è nessuna garanzia di compensazione delle mancate risorse comunitarie con il Fondo di Coesione nazionale. Un impegno assunto anche dal Governo che va immediatamente verificato e definito.
- I Piano Operativi Regionali dei fondi comunitari. I POR, i piani attuativi, vanno presentati al Governo per la loro attuazione entro il prossimo mese di luglio, e in Regione ancora nessun confronto si è realizzato per comprendere lo stato di preparazione e le priorità da individuare. È urgente un confronto.
- Gli aiuti di stato 107.3.c. Entro la fine di giugno il Governo deve inviare alla Commissione Europea la proposta delle aree individuate da ogni Regione in cui si possono praticare gli aiuti di stato. Tra le Aree Candidate agli aiuti a finalità regionale ai sensi dell’art. 107.3.c TUE per il periodo di programmazione 2014-20, a causa dei criteri assegnati all’Italia, per l’Abruzzo rientrano solo le 4 aree di crisi, mentre risulta escluso il territorio di L’ Aquila non vi rientra. In questi giorni Cgil Cisl Uil e Confindustria, abbiamo coinvolto i rispettivi Segretari Nazionali affinché le aree terremotate dell’Abruzzo e dell’Emilia Romagna vengano assunte direttamente dal livello Nazionale.
Importante per tutti coloro che hanno responsabilità, è saper valorizzare il messaggio di speranza e di cambiamento che mandano i nostri cittadini. È questo quanto si augura la Cisl Abruzzo Molise per la nostra Regione.


Segretario Generale
Maurizio Spina

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