Per le regioni in transizione, Abruzzo-Molise-Sardegna, qualche garanzia in più sulle risorse comunitarie

Per le regioni in transizione, Abruzzo-Molise-Sardegna, qualche garanzia in più sulle risorse comunitarie

I fondi Europei della nuova programmazione 2014-2020 sono essenziali per le politiche sociali e di sviluppo, inoltre rappresentano, di fronte a dei bilanci regionali ingessati,  anche le uniche risorse per la crescita. Attraverso questo strumento d'investimento le Regioni possono realizzare gli obiettivi della strategia Europa 2020: crescita e occupazione, lotta contro i cambiamenti climatici e riduzione della dipendenza energetica, della povertà e dell’esclusione sociale. 

 “Le nostre Regioni, Abruzzo, Molise e Sardegna, sono state classificate come regioni  in transizione: quelle che hanno un PIL tra il 70 e 90% della media Europea, uscite dall’obiettivo “Uno”, ma che hanno ancora carenze infrastrutturali e difficoltà strutturali. Questa nuova allocazione comunitaria garantisce alle nostre Regioni un maggior sostegno rispetto a quelle già avanzate, - dichiara il Segretario Maurizio Spina”.

Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe) ha approvato, in questi giorni,  l'accordo di partenariato per la programmazione dei fondi europei 2014-2020 pari a 41,5 miliardi di euro, allontanando il pericolo della riduzione di risorse per le Regioni in transizione. “Un rischio denunciato dalla CISL AbruzzoMolise e dalla CISL Sardegna con una lettera indirizzata al proprio Segretario Generale, Raffaele Bonanni, e ai Governatori delle tre Regioni, perché, secondo le indicazioni precedenti del Governo, alle regioni in transizione sarebbero state assegnate risorse inferiori alla precedente programmazione 2007/2013, di 1.350,2 milioni, - continua SPINA”.

 Il rischio di una non equa assegnazione dei fondi nei confronti delle nostre regione è stato allontanato dagli ultimi indirizzi adottati dal Cipe che consentiranno all’Abruzzo, al Molise e alla Sardegna di ottenere maggiore risorse, evitando ogni penalizzazione.  

Infatti il Governo italiano si è impegnato, nel negoziato con la Commissione europea, di richiedere per le regioni in transizione lo stesso livello di risorse assegnate nel periodo 2007/2013 e di inserire una prescrizione cosicché nel riparto del Fondo nazionale per lo sviluppo e la coesione (ex Fas) l’Abruzzo e le altre due regioni in transizione potranno ottenere il pieno riequilibrio delle risorse in loro favore.

“Queste scelte del Governo nazionale scongiurano il rischio di una riduzione delle uniche ed essenziali risorse per lo sviluppo dell'Abruzzo, del Molise e della Sardegna, conclude il Segretario della CISL”.

Il Segretario generale

     Maurizio Spina

                                 

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