1° dicembre 2014: sciopero del Lavoro Pubblico
Lunedì 1° dicembre la CISL Lavoro Pubblico ha proclamato lo sciopero.
I lavoratori dei servizi pubblici incroceranno le braccia alle ore 10.00 in Piazza Italia a Pescara.
Un sit-in regionale che da continuità alla mobilitazione e alla manifestazione dell’8 novembre scorso a Roma.
Lo sciopero, proclamato per l’intera giornata di lunedì 1° dicembre, interesserà sia i lavoratori pubblici, sia quelli privati che lavorano per i servizi pubblici per protestare contro l’indifferenza del Governo nazionale e di quelli regionale e locali per: rinnovo dei contratti di lavoro, rilancio della contrattazione integrativa, riorganizzazione delle amministrazioni, dei corpi dello stato, innovazione vera nella scuola e nei servizi pubblici, certezze per i lavoratori precari e fine del dumping contrattuale nel privato.
Sul territorio e in tutti i posti di lavoro è partita una mobilitazione sociale perché istruzione, salute, previdenza, assistenza, sicurezza, ricerca, servizi per l’occupazione… non si cambiano con annunci e consultazioni on-line.
I lavoratori dei servizi pubblici pretendono non solo rispetto e riconoscimento della loro dignità, ma anche di mettere le loro professionalità e competenze al servizio del cambiamento del Paese e dell’Abruzzo.
Non è accettabile che, in un settore strategico come quello pubblico, i contratti restino ancora bloccati, nonostante siano passati sei anni dall'ultimo rinnovo; non è accettabile che tanti lavoratori si vedano negare la possibilità di un confronto sulle trasformazioni; non è accettabile l'ostilità, il disprezzo, l'arroganza con cui da troppo tempo chi lavora nel pubblico viene trattato.
La nostra è un richiesta avanzata in modo chiaro, con fermezza e con responsabilità, dalle lavoratrici e lavoratori e dalle loro organizzazioni di rappresentanza. Una richiesta che il Governo, nell'incontro del 17 novembre, non ha voluto prendere minimamente in considerazione.
Da qui è emersa la risposta necessaria e inevitabile dello sciopero che avrebbe potuto e dovuto essere unitario. Non è stato così perché altri hanno ritenuto di dover diluire la centralità e l’urgenza delle problematiche del lavoro pubblico all’interno di uno sciopero generale.
La proclamazione dello sciopero del 1° dicembre per noi è indispensabile per la difesa del lavoro pubblico.
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