8 Marzo 2025

L’8 marzo è un’occasione di riflessione sulla partecipazione delle donne nel mondo del lavoro e sulle sfide ancora aperte per una reale parità.  

Negli ultimi anni, il numero di donne occupate è cresciuto, segnale positivo di un cambiamento in atto. Tuttavia, questo progresso ha un rovescio della medaglia: l’aumento dell’occupazione femminile è stato accompagnato da un forte ricorso al lavoro part-time, spesso più una necessità che una scelta. Secondo i dati ISTAT, il 32,8% delle lavoratrici ha un impiego part-time, contro appena l’8% degli uomini. Un dato che evidenzia come, soprattutto dopo la maternità, molte donne siano costrette a ridurre il proprio orario lavorativo per far fronte alle esigenze familiari.  

Il vero nodo dell’occupazione femminile è infatti la conciliazione tra lavoro e famiglia: non solo la cura dei figli, ma anche quella di genitori anziani e familiari fragili. Servirebbe un sistema di servizi di cura capillare ed efficiente, distribuito in modo omogeneo sul territorio nazionale, per permettere alle donne di lavorare senza interruzioni forzate e senza dover sacrificare il proprio percorso professionale.  

Un altro elemento fondamentale è l’orientamento scolastico e formativo. Il livello di istruzione è una leva determinante: i dati dimostrano che, con titoli di studio più elevati, il divario salariale di genere si riduce e la partecipazione femminile al mercato del lavoro aumenta. Per questo, è essenziale incentivare le giovani donne a scegliere percorsi formativi che offrano maggiori opportunità di crescita e retribuzione.  

L’inclusione femminile nel mondo del lavoro non è solo una questione di equità, ma un motore di sviluppo per l’intero Paese. Quando più donne lavorano, cresce il benessere individuale e familiare, e si rafforza la prosperità economica e sociale della nazione.  

La nostra sfida è quella di costruire un’alleanza forte tra sindacato, imprese, scuola e istituzioni per valorizzare tutti i talenti della società, senza discriminazioni di genere. Solo così potremo costruire un futuro fatto di lavoro e partecipazione, che impieghi tutti i migliori talenti a disposizione, garantendo una ripresa solida e inclusiva per l’intero Paese.

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