Le DONNE nel mercato del lavoro in Abruzzo e in Molise

Voto
0.0/5 rating (0 votes)
  • Modificato il: Giovedì, 20 Marzo 2014
  • 0.00 B
  • Scaricato: 1000
  • Copyright Cisl Abruzzo. Tutti i diritti riservati

Istruzioni

8marzo2014

Navigando tra i dati dell’Istat e dando uno sguardo alle statistiche maschili e femminili emerge che in Abruzzo le donne occupate sono solo 196 mila contro i 294 mila uomini; in Molise il divario occupazionale è più marcato perché, nel 2013, le lavoratrici erano solo 39 mila,  contro i circa 60 mila lavoratori.   La percentuale delle donne occupate è molto bassa (44,2% in Abruzzo; 38,3% in Molise) rispetto alla media nazionale (46,5%).Il tasso di occupazione femminile continua, in entrambe le Regioni, a mostrare una tendenza negativa ed è ancora molto lontano dall’obiettivo della Strategia di Lisbona 2000,  che prevedeva un aumento, nei Paesi europei,  dal 51 al 60%.    Il tasso di disoccupazione delle donne in Abruzzo e in Molise è più accentuato rispetto agli uomini e alla stessa media regionale: ha raggiunto l’11,8 % in Abruzzo e il 15,8% in Molise.        Il divario di genere nel tasso di attività è particolarmente elevato in entrambe le Regioni e superiore alla media nazionale, pari al 14,4%. Nel 2013 in Abruzzo sono 26 mila le donne disoccupate e 219 mila inattive, invece in Molise sono 8 mila le donne in cerca di occupazione e 56 mila inattive. Secondo i dati ISTAT,  nelle due Regioni è particolarmente preoccupante la condizione delle giovani donne e delle over 40, inoccupate e disoccupate.      La percentuale delle giovani  NEET (not in employment, education or training), e il tasso di disoccupazione delle ragazze continuano, di anno in anno, a salire. Tra il 2008 e il 2013 il tasso di disoccupazione delle donne di età compresa tra i 15 e i 24 anni è aumentato di 12,3 punti percentuali in Abruzzo (pari al 40,3%) e di 13,8 punti in Molise (pari al 51,7%); in entrambi i casi superiore alla media nazionale.   Le donne tra i 25 e i 54 anni che si occupano dei figli, della famiglia, dei parenti bisognosi sono, in Italia, 8 milioni 378mila. Lo ha certificato l’Istat nel suo ultimo rapporto «La conciliazione tra lavoro e famiglia». Le donne sono coinvolte nelle responsabilità di cura più spesso degli uomini (42,3% contro il 34,5%) e anche per questo risulta più bassa la loro partecipazione al mercato del lavoro: tra le madri di 25-54 anni, la quota di occupate è pari al 55,5%, mentre tra i padri raggiunge il 90,6%. La mancanza di servizi di supporto nelle attività di cura rappresenta un ostacolo per il lavoro a tempo pieno di 204 mila donne occupate part-time (il 14,3%) e per l’ingresso nel mercato del lavoro di 489 mila donne non occupate (11,6%). Tra i problemi più lamentati, l’indisponibilità e i costi elevati dei servizi sul territorio.

I dati Istat sono solo una conferma di un  gap  sociale,  che con la crisi rischia di aumentare se non saremo capaci e pronti a dare risposte a quelle donne  lavoratrici che sono le ultime ad entrare e le prime ad uscire dal mondo del lavoro, e a quelle che hanno un  percorso di carriera più frammentato e discontinuo di quello degli uomini, viste le tante difficoltà di conciliare famiglia e lavoro.

Non ci può essere nessuna ripresa economica senza che siano create le condizioni per valorizzare il contributo del lavoro femminile, a partire dai luoghi di lavoro ed in tutti gli ambiti della vita sociale e politico-istituzionale.

Promuovere le Pari opportunità per la Cisl è un impegno serio che continueremo a portare avanti perché, purtroppo, ancora oggi non si intravedono dei risultati.      Il principio di parità non e' un vantaggio solo per le donne, ma anche per l'intero Paese.

La Cisl Abruzzo Molise chiede con forza una maggiore partecipazione di donne e giovani nel mercato del lavoro e nei luoghi decisionali. Un cambiamento culturale necessario a restituire piena dignità alla figura femminile come figlia, madre, lavoratrice, nonna, che molto spesso viene mortificata.

La CISL AbruzzoMolise si sta adeguando al Regolamento Europeo 2016/679 in materia di protezione dei dati personali. Piu informazioni. Accetto i cookies da questo sito. Accetto