PROGETTO Migr'Action

Pubblicato il Giovedì, 23 Febbraio 2023

Presentazione della guida di buone pratiche dell’integrazione del progetto                          MIGR’ACTION

Si chiude a Mons, nella giornata del 18 gennaio 2023 il progetto Migr'Action a cui hanno partecipato la Cisl Abruzzo Molise, lo Ial Molise srl, l'Anolf Abruzzo e la Caritas Pescara Penne in qualità di partner italiani del progetto insieme al Belgio e alla Francia.

Il team italiano nelle persone di Umberto, Giovanna, Khalid, Piergiorgio, è volato a Mons per l'ultimo incontro transnazionale previsto per la presentazione della guida di buone pratiche dell'integrazione, obiettivo di questo fruttuoso anno di scambio transnazionale nell’ambito delle iniziative Erasmus Plus. 

Proficuo il lavoro svolto nelle diverse occasioni di incontro. Un lavoro che vedrà la luce e la diffusione a partire da febbraio 2023, ma che ha visto la presentazione al pubblico nella giornata del 18 gennaio, alla presenza di volti noti di associazioni e enti impegnati nel campo dell'accoglienza, sostegno e integrazione di migranti. La guida delle buone pratiche di accoglienza, elaborata in questo anno di lavoro, verrà diffusa mostrando le sue peculiarità rispetto ai quattro temi approfonditi:

  • L’accoglienza e la supervisione dei nuovi arrivati
  • La formazione come strumento per l’emancipazione e inclusione dei migranti
  • L’alloggio come fattore di integrazione
  • Il lavoro dignitoso per i migranti

Una guida che identifica non solo le strategie e i metodi che abbiamo identificato come buone pratiche, ma che reca a suo interno anche delle rivendicazioni, delle richieste politiche verso l’Europa, a cui abbiamo chiesto di dare risposta.        Abbiamo ascoltato diversi videomessaggi di risposta, provenienti da esponenti europarlamentari che hanno risposto al nostro appello.

Per l'Italia abbiamo ascoltato il contributo dell'onorevole Giuseppina Picerno, vicepresidente del parlamento europeo, la quale ha riportato parole significative dell’emblematico David Sassoli sulla ‘immigrazione intesa come “un tema sociale ed umano difronte al quale l'Unione Europea ha il dovere di adottare un approccio coordinato, più coraggioso e soprattutto basato sui principi della solidarietà e della responsabilità”. 

Le parole del defunto presidente del parlamento europeo racchiudono i principi cardine che l'Europa deve seguire in questo settore, continua l’onorevole Picerno.

“Il nostro Continente è stato da sempre caratterizzato da enormi flussi migratori che quando bene gestiti hanno arricchito le società degli stati membri. L'Europa ha stabilito principi solidi su cui articolare le politiche migratorie, ma dobbiamo riconoscere che la questione prioritaria che rimane irrisolta è la necessità di agire secondo una maggiore solidarietà. Con franchezza bisogna ammettere che per anni per l'Europa il mediterraneo è stato un mare solcato da migranti di cui si intravedeva la presunta minaccia e non lo sbocco naturale di una potenza, si è pensato al Mediterraneo solo come un mare da chiudere.

Dobbiamo chiederci quindi, quanto è costato questo approccio? Non aver contribuito alla pacificazione delle aree in sommossa, quanto ha inficiato la nostra credibilità a livello internazionale?  Preoccupati soltanto della marea umana che si sarebbe riversata in Europa. C'è stata un'assenza dell'Europa.

Con l'attacco della Russia all'Ucraina abbiamo capito come la migrazione non avviene sono dal sud verso il nord del mondo, ma è possibile anche da Est verso Ovest, e questo fatto nuovo ci ha posto verso una situazione inedita, catastrofica. Ma questa ennesima crisi ci ha messo difronte all'elaborazione di proposte concrete per offrire protezione a chi fugge dall'aggressione. Fondi per l'asilo, fondi per la sicurezza interna, fondo per la migrazione e l'integrazione, il meccanismo di protezione civile dell'unione, la protezione temporanea immediata alle persone in fuga dalla guerra di Ucraina. Questa crisi è stata una sorta di sveglia per l'Unione e le risposte più efficaci sono arrivate esattamente a livello comunitario. E' mancata ancora una volta la solidarietà tra i paesi membri. La tragedia migratoria che continua a riguardare solo il nostro sud e il nostro est, può essere fronteggiato solo attraverso la completa approvazione di strumenti europei comuni come il patto per la migrazione e l'asilo, un meccanismo di redistribuzione in tutta l'unione. Un'effettiva solidarietà e condivisione delle responsabilità che possono essere raggiunte da scelte coraggiose e veramente europee. La condivisione della responsabilità di cui si parla si riallaccia ad un’altra fondamentale questione che è l'armonizzazione delle condizioni di accoglienza dei migranti, l'assenza di regole omogenee ci mette difronte al fatto che il sistema Dublino è ormai anacronistico e grava solo sugli stati di frontiera. Nonostante gli standard comuni, le legislazioni nazionali differiscono in termini di procedura e assistenza ai migranti creando qualvolta situazioni gravi e di crisi, sin dal 2016 è stata evidenziata dal parlamento europeo questa mancanza e ha proposto misure concrete per un'accoglienza davvero inclusiva, omogenea e solidale. C'è stato lo scontro con resistenze enormi da parte degli stati membri che hanno fatto naufragare quasi ogni proposta fatta, creando con questi egoismi nazionali uno stallo che oggi stiamo pagando a carissimo prezzo. L'unione non è un progetto economico, e non si può pensare ingenuamente   di lasciare la gestione dei flussi migratori nelle mani degli stati membri. Solidarietà, coordinamento, e una gestione propriamente europea sono necessarie per conseguire politiche migratorie comuni, umane, giuste e all'altezza della sfida che ogni giorno ci troviamo di fronte”.

 

L’onorevole Picerno con il suo contributo ha ringraziato i partner intervenuti per il progetto Migr’Action, sottolineando come questo scambio transnazionale di taglio sociale e politico, costituisca un prezioso momento per ragionare insieme di come possiamo superare tutte queste difficoltà in termini di opportunità per il futuro.

La giornata conclusiva di questo progetto ha portato con se diversi spunti per obiettivi futuri nell’ambito dell’Erasmus Plus. Il partenariato consolidato in questo periodo di lavoro ha concordato di avere buone chance da cogliere ancora, nell’ottica di implementazione di un’idea progettuale ancor più significativa da mettere in campo. Lo spirito dell’iniziativa è facilmente individuabile anche attraverso la diffusione dell’evento via social per permettere all’iniziativa di trovare risonanza e condivisione all’interno delle nostre strutture sindacali e non. Importante far conoscere il tema migratorio, in quanto sempre più diffuso deve essere il messaggio che mostra quanto l’immigrazione sia un fenomeno strutturale dei nostri paesi, e non un fenomeno emergenziale. Non possiamo trovarci impreparati, ma bisogna investire nell’accoglienza e nell’integrazione per poter convogliare questo fenomeno sociale in una visione di crescita del paese e ricchezza sociale. Questo progetto ha messo il primo tassello di un mosaico che potrebbe diventare grande se ognuno presta il suo contributo alla causa. Diciamo quindi solo arrivederci ai nostri partner, continueremo a rimanere in contatto per cogliere le nuove sfide che si presenteranno ne l prossimo futuro!

Giovanna Testa

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