La FAI CISL affronta il tema del “JOBS ACT”

Pubblicato il Mercoledi, 25 Marzo 2015

L’analisi dei primi decreti di riforma del lavoro, "Il Jobs act ", è stata al centro del dibattito del Consiglio generale della FAI CISL AbruzzoMolise, svoltosi  all’Hotel Alcione di Francavilla.   E’stata una giornata di intensa discussione, animata dai numerosi interventi degli oltre 100 delegati presenti, in rappresentanza dei lavoratori delle maggiori aziende del settore agro alimentare di Abruzzo e Molise.  (La Fai Cisl  tutela i lavoratori dell’agricoltura, dell’alimentare, della forestazione e della pesca.)

“La giornata di studio  è stata organizzata per illustrare ai delegati i primi provvedimenti di riforma del lavoro, emanati dal governo su delega del Parlamento.   In realtà, i decreti approvati non hanno tenuto conto di alcune importanti richieste di correzione ed integrazione  che erano state formulate dalle Commissioni parlamentari, d’intesa con le Organizzazioni sindacali -  afferma Alessandro Collevecchio della FAI CISL Abruzzo Molise –“.  

“Non possiamo ancora dare un giudizio complessivo e finale sulla riforma del mercato del lavoro,  perché dell’intero pacchetto che costituisce il jobs act,  sono stati approvati solo i primi due decreti attuativi; ma sulla nuova normativa dei licenziamenti, in particolare sulle procedure collettive, siamo molto critici, - continua Luigi Sbarra, segretario Confederale Cisl.         

            “Il Jobs act non ci convince, ci sono aspetti sia negativi che positivi, come ad esempio  la nuova Aspi, che da un lato tutela meglio i lavoratori stabili, dall’altro penalizza gli stagionali.    E’ certamente importante che sia stata prevista la decontribuzione per i nuovi assunti, una nostra proposta. Dall’altra parte non siamo soddisfatti per la mancata eliminazione di alcuni contratti precari: insomma, il Governo non ha avuto coraggio di sforbiciare totalmente le forme di precariato”-  ribadisce Collevecchio.

            Ma il Consiglio generale ha affrontato anche  la grave situazione dell’economia e dell’occupazione nelle 2 Regioni.   “Una crisi che ha colpito duramente anche le aziende del nostro settore, caratterizzato dalla presenza di luci ed ombre: il comparto agroalimentare, in particolare quello alimentare di trasformazione, sta registrando, secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Istat,  timidi segnali di  ripresa, economica ed occupazionale;  invece, quello della pesca, che ha perso migliaia di addetti negli ultimi anni,  ha assolutamente bisogno di urgenti interventi del governo, a partire dall’estensione della Cassa integrazione Ordinaria e dal rifinanziamento del piano triennale, - prosegue Collevecchio nel suo intervento.

Sulla situazione economica si è soffermato anche Maurizio Spina, segretario generale Cisl AbruzzoMolise. “La crescita delle nostre esportazioni costituisce il segnale di un’economia che sembra avviata alla ripresa, che, tuttavia, non potrà essere stabile ed efficace se non ripartono i consumi interni.   Su questo punto, nell’intento di sostenere la capacità di spesa delle nostre famiglie,  si inserisce la proposta della Cisl, che vuole estendere il bonus fiscale di mille euro a tutti i cittadini con redditi medio bassi, privilegiando in particolare i nuclei familiari.  Abbiamo avviato una campagna di raccolta firme perché la nostra proposta diventi legge”.

Dobbiamo dare più risorse a chi lavora ed ai pensionati, vogliamo tutelare chi ha perso il lavoro e non può andare in pensione a causa della riforma Fornero, crediamo che sia giunto il momento di realizzare una maggiore giustizia fiscale, tassando le grandi ricchezze finanziarie e immobiliari.  Insomma, ancora una volta  la Cisl pensa solo a fare il suo mestiere, dimostrando – come ripete spesso Annamaria Furlan – di essere solo un sindacato, ‘un sindacato al 100%’, ”.- conclude Luigi Sbarra.

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