Abruzzo ancora in ‘zona rossa’, protesta di imprese e sindacati: subito i ristori della Regione

Abruzzo ancora in ‘zona rossa’, protesta di imprese e sindacati: subito i ristori della Regione

«Colpo durissimo nell’imminenza delle festività. La Giunta eroghi entro dicembre gli aiuti promessi»
«La conferma dell’Abruzzo in ‘zona rossa’ per altri giorni ancora, prima del
passaggio in ‘arancione’, rappresenta oltre al danno anche una beffa per la societaà intera e il
suo sistema imprenditoriale: adesso la Regione deve compensare questa situazione
paradossale in cui ci ha messo, innanzitutto accelerando i tempi di versamento dei ristori
stanziati. Ma per farlo si deve lasciare alla spalle il passo di lumaca adottato sin qui». Lo
affermano in una nota congiunta le associazioni imprenditoriali Agci, Casartigiani, Cia, Claai,
Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confocooperative, Confesercenti, Confindustria,
Legacoop e i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che si dicono «gravemente preoccupati per quanto
sta accadendo. E’ sotto gli occhi di tutti che l’Abruzzo paga una gestione deficitaria
dell’emergenza sanitaria, nonostante impegno e abnegazione del personale tutto, lasciando
ora il prezzo piuà salato da pagare a imprese e lavoratori, che si vedranno costretti
nell’imminenza delle festivitaà di fine anno a subire gli effetti di un ulteriore durissimo colpo
all’economia regionale, visto che saranno mantenute ancora per altri giorni le restrizioni piuà
severe e nuove perdite andranno a sommarsi alle vecchie del 2020».
«Deve essere chiaro – afferma ancora il pool di sigle che, con il mondo del lavoro, rappresenta
comparti quali agricoltura, artigianato, commercio, cooperazione, industria, servizi e turismo
– che non ci presteremo a fare da sponda a facili giochi di scaricabarile nell’attribuzione di
responsabilitaà, visto che ora c’eà da fronteggiare una nuova emergenza. Un durissimo colpo che
ora la Regione puoà cercare di attenuare lavorando senza sosta, e non con la logica
dell’ordinarietaà, affincheé i fondi promessi con i diversi provvedimenti di ristoro varati in
questi mesi, finora arrivati con il contagocce, possano essere erogati per la gran parte giaà
entro il mese di dicembre».

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