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VACCINI: le ASL abruzzesi devono inserire nelle liste prioritarie anche i lavoratori non dipendenti delle ASL ma che comunque lavorano in ambienti altamente esposti al rischio contagio, come i servizi di pulizia e sanificazione delle sedi, anche ospedalie

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VACCINI: le ASL abruzzesi devono inserire nelle liste prioritarie anche i lavoratori non dipendenti delle ASL ma che comunque lavorano in ambienti altamente esposti al rischio contagio, come i servizi di pulizia e sanificazione delle sedi, anche ospedalie

 Le Segreteria FISASCAT CISL E UILTUCS ABRUZZO, categorie che si occupano della tutela dei lavoratori del settore terziario, hanno tentato di sensibilizzare le ASL abruzzesi sul tema del vaccino al covid 19, invitando le stesse a inserire nelle liste prioritarie per la somministrazione del vaccino, anche i lavoratori non dipendenti delle ASL ma che comunque lavorano in ambienti altamente esposti al rischio contagio.
Un contesto lavorativo davvero variegato che comprende i servizi di pulizia e sanificazione delle sedi, anche ospedaliere, per le quali le lavoratrici sono tenute a svolgere le proprie mansioni in tutti i reparti, compreso quello covid ma anche le operatrici e gli operatori del CUP che sovente lavorano nella stessa sede ospedaliera occupandosi delle prenotazioni delle visite per gli utenti abruzzesi e quindi sempre esposte al contatto con tutti coloro che si recano allo sportello; Mensa/ distribuzione pasti e vigilanza fissa, sono l’altra parte di lavoratori che ruotano intorno all’universo mondo della ASL e per i quali le organizzazioni hanno richiesto maggiore attenzione e tutela.
Tutti lavoratori che per lo svolgimento quotidiano delle proprie mansioni, durante la prima e seconda ondata, sono stati protagonisti di evidenti sacrifici e rischi, parimenti ai più celebrati operatori sanitari che, quanto meno, hanno ricevuto dalla regione piccole forme di ristoro economico. Nulla è toccato agli OSS, agli ausiliari e agli infermieri dipendenti delle diverse cooperative o società interinali che hanno lavorato, in numero cospicuo, fianco a fianco dei loro colleghi dipendenti ASL nella gestione della pandemia. Grazie anche al loro coraggio e al loro spirito di abnegazione il sistema ha tenuto.
Oltre che per una questione di buon senso e di giustizia sociale le organizzazioni sindacali hanno fatto richiamo alla tutela delle condizioni di lavoro prevista dall’art. 2087 cc che recita:
‘L'imprenditore e' tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro’.
Le segreterie auspicano un intervento urgente al fine di inserire in una lista prioritaria al vaccino i lavoratori adibiti ai servizi di pulizia e sanificazione, del Centro Unico di Prenotazione,delle mense e della distribuzione del vitto e della vigilanza fissa, dichiarandosi pronti sin da ora ad azioni finalizzate ad ottenere quanto rivendicato con la comunicazione inviata.

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