Apr23

LA FIM SI CONFERMA LA PRIMA ORGANIZZAZIONE SINDACALE IN SEVEL

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LA FIM SI CONFERMA  LA PRIMA ORGANIZZAZIONE SINDACALE IN SEVEL

La FIM CISL con 2053 voti e 22 delegati si conferma la prima organizzazione sindacale all’elezioni del rinnovo dei delegati  RSA dello stabilimento più importante d’Abruzzo della FCA Italia.        

            “La multinazionale in Val di Sangro, che produce quasi 300 mila ducati, può rappresentare una risposta alla disoccupazione e ridare vitalità alle piccole e medie imprese del territorio regionale, non solo delle provincia di Chieti, anche grazie al suo indotto che, oggi, rappresenta il 15-20%, - ha così ha aperto Domenico Bologna, Segretario Generale FIM CISL AbruzzoMolise, la conferenza stampa che è stata un’occasione per parlare del progetto industriali di Sevel e fare un quadro sulle politiche regionali d’investimento. La FIAT ha scelto di investire in Abruzzo e questo ha permesso di incrementare la produzione dei ducati che si è tradotto in salario e in occupazione”.

            Inoltre, - hanno annunciato i sindacalista-, che dal 1° giugno saranno assunti 400 lavoratori interinali nello stabilimento chietino.

            “L’elezione RSA, - ha sottolineato Bologna -, sono un momento importante e la FIM CISL si è presentata con  candidati giovani e una squadra di delegati totalmente rinnovata”.

            Hanno votato l’83 % dei lavoratori Sevel, 4.129. “Una partecipazione alle urne altissimo, - evidenzia Amedeo Nanni, Responsabile della Sevel -, la FIM Cisl ha ottenuto 2.053 preferenze eleggendo 22 RSA contro i 14 della UILM, 7 delegati dello FISMIC, 2 Associazione quadri e 3 UGL. In nessuno stabilimento FCA d’Italia c’è stata un distacco  così netto con le altre Organizzazioni sindacali”. Con la stabilizzazione dei 400 lavorati interinali la FIM in totale otterrà 24 delegati nello stabilimento.

            “È un risultato storico che ha premiato il lavoro. In questi anni abbiamo cercato di mettere sempre al centro il valore della persona, ma il nostro impegno, - continua NANNI-, non finisce con questa tornata elettorale ma continueremo a tutelare e rappresentare ogni singolo lavoratore per rafforzare la credibilità della nostra azione.”

            “In una realtà imprenditoriale così fondamentale è stato importante che si sono affermati fortemente i colori della CISL. Un consenso così netto e solido per un’organizzazione che ha lavorato per tutelare il lavoro e le persone”, - così ha commentato Leo Malandra i risultati dell’elezione RSA in SEVEL.

            La FIM e la CISL voglio attraverso il confronto con le istituzioni lavorare per salvaguardare il tessuto imprenditoriale, cercare di consolidare la grande impresa e favorire l’attrazione di novi investimenti con scelte di politiche industriali responsabili.

            “Le infrastrutture sono una piaga da sanare, - ha affermato Leo Malandra Segretario generale della CISL AbruzzoMolise, - per dare delle risposte all’apparto produttivo. In Abruzzo il peso dell’industria è aumentato in questi anni passando dal 21,5 al 24 % nel 2017 contro una media nazionale del 19,9%. Le esportazioni continuano a trainare l’economia regionale. Il valore dei prodotti esportati è aumentato del 10,2%, un valore superiore anche alla media italiana pari al 7,2%. La ripresa di crescita è stata fortemente sostenuta da un aumento del valore delle esportazioni soprattutto nella provincia di Chieti con il 65 % del valore delle esportazioni ma che, purtroppo, è in calo nell’ultimo. Per queste ragioni è importante rendere i nostri territori competitivi per quelle imprese che hanno scelto di investire in Abruzzo convincendole a non abbandonare il territorio. Una competitività, innovazione e ricerca che devono aiutare le piccole e medie imprese che rappresentano l’80% del tessuto produttivo”, - commenta i dati dell’ISTAT Leo Malandra Segretario della CISL AbruzzoMolise.

“L’Abruzzo ha degli strumenti di programmazione industriale, MasterPlan, Patto per lo sviluppo, e Carta di Pescara, che rappresentano le uniche risorse disponibili per lo sviluppo ma ancora ferme non “cantierati”. Ci sono problemi di prospettive per il futuro per le imprese, quindi la politica deve dare risposte per rendere i nostri settori produttivi, come quello metalmeccanico che fattura 4 miliardi, di essere rafforzato e operativo che si tradurrà in occupazione stabile e nuova occupazione”, - ha concluso MALANDRA.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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