Notizie - Fisascat

Feb15

Davide FRIGELLI confermato Segretario della FISASCAT CISL AbruzzoMolise

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Davide FRIGELLI confermato Segretario della FISASCAT CISL AbruzzoMolise

Il consiglio generale della Fisascat Abruzzo Molise, ha riconfermato all’unanimità Davide Frigelli Segretario generale della categoria del commercio, terziario e servizi della Cisl. Con lui in segreteria sono stati eletti Marcella Carletti e Stefano Murazzo.

Ai lavori del Congresso interregionale, che si sono svolti a Montesilvanao, hanno partecipato il Segretario Generale Aggiunto della CISL AbruzzoMolise, Giovanni Notaro, e il Segretario generale Aggiunto Nazionale della Fisascat CISL, Vincenzo Dell’Orefice.

Frigelli nel ringraziare tutti coloro che lo hanno votato e che in questi anni hanno lavorato con lui,  ha riportato l’attenzione sulla crisi economica e sul ruolo del sindacato. “Il momento, economico e sociale che stiamo attraversando si colloca tra i peggiori, sia per durata che per intensità. Il tessuto locale ha sofferto di più dove si registrano tante difficoltà occupazionali, e tante vertenze. Con la pandemia sono venute meno tante certezze, e le lavoratrici e i lavoratori dell’Abruzzo e del Molise vivono nell’incertezza e il sindacato deve essere protagonista nelle scelte e nelle soluzioni necessarie per la salvaguardia del lavoro. Questa è una grande opportunità per noi della Fisascat nell’affrontare le situazioni nelle tante aziende in difficoltà. Come Fisascat continueremo a lavorare nei luoghi di lavoro e nei territori per contrastare dimostrando di essere al passo coi tempi e capaci di adeguarsi ai cambiamenti”.

Nel suo intervento il Segretario Generale, appena riconfermato, ha ricordato anche dei vari tavoli di trattativa in cui sono impegnati per i rinnovi dei contratti collettivi nazionali ma soprattutto ha denunciato come il modello della grande distribuzione è fallimentare, e i settori delle vigilanza e dei multiservizi perdono sempre più occupazione e che il turismo rappresenta il volano per le due regioni.

"Nelle periferie del lavoro serve un Sindacato capace di rappresentare a 360 gradi donne e uomini del terziario e dei servizi che sappia le peculiarità del cambiamento, e dare risposte alle nuove esigenze di tutela. Intelligenza, competenze e coraggio potranno sostenere la crescita. E noi siamo pronti a questa sfida ha così concluso Davide Frigelli".

Gen28

Esternalizzazione del servizio cup nelle asl abruzzesi condizioni peggiorate dei lavoratori

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Esternalizzazione del servizio cup nelle asl abruzzesi condizioni peggiorate dei lavoratori

L'esternalizzazione del servizio cup nelle asl abruzzesi ha portato vantaggi economici solo alle aziende private aggiudicatarie.
Le condizioni economiche dei lavoratori addetti sono peggiorate, riteniamo il CCNL applicato inadeguato, soprattutto a livello salariale.
Segnaliamo che:
 l'art. 33 del CCNL Multiservizi non viene applicato dalla RTI;
 i contratti di lavoro sono per una percentuale troppo alta part – time involontari e le richieste individuali di aumento dell'orario contrattuale non vengono evase;
 deve essere garantita salute e sicurezza nelle nostre sedi lavorative;
 da anni la situazione lavorativa degli addetti al servizio è precaria, attualmente il contratto d'appalto è in proroga e non si ha conoscenza delle programmazioni sia delle singole ASL che della regione Abruzzo in merito allo stesso.


Chiediamo che la Regione Abruzzo programmi al fine di un efficientamento del servizio che porti vantaggi ai lavoratori e agli utenti.
Basta con la politica dell'economicità, il vero obiettivo deve diventare la qualità, del lavoro e dei servizi.

Gen13

SPAZIO CONAD CITTA’ SANT’ ANGELO

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SPAZIO CONAD CITTA’ SANT’ ANGELO

Le scriventi OO.SS, all’indomani dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo, artt. 4 e 24 Legge 223/91, si dichiarano fortemente preoccupate per le sorti dei 209 lavoratrici e lavoratori presenti nel punto vendita SPAZIO CONAD di Città Sant’Angelo.

In questi anni di GRAVE CRISI ECONOMICA, aggravati dalla PANDEMIA ancora in corso, TUTTO il personale dipendente non si è mai tirato indietro sopportando, dapprima, il peso della riduzione delle superfici dell’area vendita con conseguente riduzione collettiva delle ore contrattuali con perdita notevole della retribuzione mensile a cui, negli ultimi due anni, si sono aggiunti i lunghi mesi di CIGD da COVID-19, che hanno esasperato interi nuclei familiari sottraendo alle loro tasche una parte delle proprie già ridotte disponibilità economiche e costringendoli a sacrifici.

Tutto questo NON E’ BASTATO! La A2MRETAILABRUZZO srl, a due mesi da una importante ristrutturazione che avrebbe dovuto riqualificare il punto vendita aumentando le proprie risorse e dunque RILANCIANDO L’OCCUPAZIONE, augura ai propri dipendenti un “PROSPERO 2022” attivando una procedura di LICENZIAMENTO COLLETTIVO in cui si dichiarano ben 70 ESUBERI lasciando cadere, come sempre, le responsabilità delle proprie scelte aziendali sulle spalle dei lavoratoti!!!

TUTTO QUESTO E’ INACCETTABILE!!!!!!

Richiamando ognuno alla propria responsabilità sociale, stiamo concordando l’IMMEDIATA APERTURA DI UN TAVOLO, affinché vengano messe in campo TUTTE le soluzioni possibili al fine di salvaguardare i livelli occupazionali di tutti i lavoratori coinvolti!

Le Segreterie

Filcams- CGIL Fisascat- CISL UILTUCS

Oct08

180 euro in più alle famiglie dei più di 700 lavoratori abruzzesi dell’Adrilog

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180 euro in più alle famiglie dei più di 700 lavoratori abruzzesi dell’Adrilog

il giorno  05/10/2021 le organizzazioni sindacali Fisascat Cisl e Uiltucs Abruzzo hanno sottoscritto il rinnovo del contratto integrativo aziendale nella società cooperativa Adrilog ed esprimono la piena soddisfazione  per l’intero impianto normativo e soprattutto economico raggiunto, risultato delle trattative intessute nell’ultimo periodo.

 

La società cooperativa società che si occupa di fornire servizi a diversi e importanti committenti, compreso  conad adriatico, per il quale la società utilizza circa 350 soci/lavoratori su  San Salvo ma anche su altri appalti che occupano circa 750 soci/dipendenti in Abruzzo.

 

La UILTUCS Abruzzo e la FISASCAT CISL  Abruzzo - Molise inoltre sottolineano l’importante portata del risultato economico raggiunto, circa 2400 euro Annui netti, soprattutto in considerazione del contesto economico sociale che stiamo vivendo ma anche valutando il fronte dei rinnovi dei contratti collettivi nazionali che mediamente portano un aumento di circa 130 euro lordi, da maturarsi nell’arco della vigenza del rinnovo contrattuale che di media dura dai tre ai quattro anni.

 

Particolare sensibilità hanno dimostrato nella condivisione dell’impianto i soci/lavoratori interessati che a stragrande maggioranza hanno approvato il nuovo contratto integrativo e che vedranno incrementare la propria capacità di spesa di circa il 18% al mese, oltre al quale avranno ulteriori condizioni di miglior favore di seguito elencate:

  • incremento della maggiorazione su lavoro domenicale e festivo;
  • incremento della maggiorazione sul lavoro straordinario;
  • riconoscimento della retribuzione in caso di malattia fino al 24 mese;
  • premio di risultato;
  • impegno alla stabilizzazione del 15% annuo del personale impiegato con contratti a termine;

 

La UILTUCS Abruzzo e la FISASCAT CISL  Abruzzo – Molise sottolineano che le corrette e responsabili relazioni sindacali devono guardare da una parte al consolidamento e alla patrimonializzazione delle imprese  nel contempo alla capacità di crescita del potere di acquisto dei salari di uomini e donne che specie nel nostro territorio risultano sofferenti.

Questo monito va a tutte le imprese del territorio abruzzese che si impegnano quotidianamente per la crescita del PIL.

 

 

            Per La FISASCAT CISL Abruzzo Molise                                   Per la UILTUCS Abruzzo

                          Davide Frigelli                                                                  Mario Miccoli

Gen14

VACCINI: le ASL abruzzesi devono inserire nelle liste prioritarie anche i lavoratori non dipendenti delle ASL ma che comunque lavorano in ambienti altamente esposti al rischio contagio, come i servizi di pulizia e sanificazione delle sedi, anche ospedalie

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VACCINI: le ASL abruzzesi devono inserire nelle liste prioritarie anche i lavoratori non dipendenti delle ASL ma che comunque lavorano in ambienti altamente esposti al rischio contagio, come i servizi di pulizia e sanificazione delle sedi, anche ospedalie

 Le Segreteria FISASCAT CISL E UILTUCS ABRUZZO, categorie che si occupano della tutela dei lavoratori del settore terziario, hanno tentato di sensibilizzare le ASL abruzzesi sul tema del vaccino al covid 19, invitando le stesse a inserire nelle liste prioritarie per la somministrazione del vaccino, anche i lavoratori non dipendenti delle ASL ma che comunque lavorano in ambienti altamente esposti al rischio contagio.
Un contesto lavorativo davvero variegato che comprende i servizi di pulizia e sanificazione delle sedi, anche ospedaliere, per le quali le lavoratrici sono tenute a svolgere le proprie mansioni in tutti i reparti, compreso quello covid ma anche le operatrici e gli operatori del CUP che sovente lavorano nella stessa sede ospedaliera occupandosi delle prenotazioni delle visite per gli utenti abruzzesi e quindi sempre esposte al contatto con tutti coloro che si recano allo sportello; Mensa/ distribuzione pasti e vigilanza fissa, sono l’altra parte di lavoratori che ruotano intorno all’universo mondo della ASL e per i quali le organizzazioni hanno richiesto maggiore attenzione e tutela.
Tutti lavoratori che per lo svolgimento quotidiano delle proprie mansioni, durante la prima e seconda ondata, sono stati protagonisti di evidenti sacrifici e rischi, parimenti ai più celebrati operatori sanitari che, quanto meno, hanno ricevuto dalla regione piccole forme di ristoro economico. Nulla è toccato agli OSS, agli ausiliari e agli infermieri dipendenti delle diverse cooperative o società interinali che hanno lavorato, in numero cospicuo, fianco a fianco dei loro colleghi dipendenti ASL nella gestione della pandemia. Grazie anche al loro coraggio e al loro spirito di abnegazione il sistema ha tenuto.
Oltre che per una questione di buon senso e di giustizia sociale le organizzazioni sindacali hanno fatto richiamo alla tutela delle condizioni di lavoro prevista dall’art. 2087 cc che recita:
‘L'imprenditore e' tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro’.
Le segreterie auspicano un intervento urgente al fine di inserire in una lista prioritaria al vaccino i lavoratori adibiti ai servizi di pulizia e sanificazione, del Centro Unico di Prenotazione,delle mense e della distribuzione del vitto e della vigilanza fissa, dichiarandosi pronti sin da ora ad azioni finalizzate ad ottenere quanto rivendicato con la comunicazione inviata.

Gen07

SCIOPERO VIGILANZA PRIVATA – SERVIZI FIDUCIARI

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SCIOPERO VIGILANZA PRIVATA – SERVIZI FIDUCIARI

Ormai sono 54 mesi di trattative che purtroppo non hanno portato a nessun risultato.
Non si è arrivato a nessun accordo fra le parti sociali, Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltucs UIL e le
associazioni datoriali. Quest’ultime ferme nel ribadire quello che sentiamo da anni e che cioè, non
ci sono spazi per una trattativa, economica e normativa, che permetta di rinnovare un CCNL
fermo dal 2015 e che riguarda circa 100.000 addetti alla sicurezza.
Anche l’ultimo incontro del 11 dicembre, ha dato esito negativo. Anche l’impegno da parte delle
Associazioni Datoriali di portate al tavolo delle trattative proposte in tema del mercato del
lavoro e orario di lavoro non sono pervenuti senza contare della indisponibilità delle Imprese a
discutere su incrementi di retribuzioni ferme da 5 anni e che vedono stipendi medi mensili di circa
1000,00/1200,00 euro netti
Da sempre, ma soprattutto nei mesi della pandemia, i lavoratori della vigilanza privata e
addetti alla sicurezza hanno permesso il regolare funzionamento di enti pubblici, ospedali, presidi
sanitari, imprese private, negozi ecc. garantendo a tutti: lavoratori, utenti e clienti condizioni di
sicurezza.
Anche nella pandemia i lavoratori della vigilanza hanno dimostrato senso di responsabilità e di
attaccamento al lavoro ed al ruolo che svolgono.
Hanno messo da parte le difficili condizioni in cui lavorano: bassi salari, precarietà, orari e carichi
di lavoro insopportabili, per garantire la sicurezza della collettività. Senza riconoscimento
alcuno.
La decisione di scioperare il 24 dicembre è stata sofferta anche alla luce della situazione difficile e
di emergenza che sta attraversando il Paese. E’ stata però una decisione inevitabile vista la
chiusura totale delle imprese del settore che, incuranti del tempo trascorso senza alcun
adeguamento salariale e nelle tutele, hanno il solo obiettivo di rinviare sine die il rinnovo del
CCNL ed in questo modo da una parte speculano sulla pandemia, visto che si parla di un settore
che, a differenza di altri, non ha minimamente risentito della crisi in questa fase di emergenza
ma che anzi, in molti casi, ha visto aumentare i propri servizi. Dall’altra parte strumentalizzano il
momento di incertezza cercando di far passare misure che tendono a ridurre le tutele in materia
di malattia, lavoro precario e cambi appalto.
In occasione dello SCIOPERO GENERALE, il giorno 24 DICEMBRE 2020 alle ore 10:00, presso
la sede della UIL di Pescara in via Tirino, 14 si terrà la conferenza stampa
Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltucs UIL invitano tutti i mezzi di informazione a partecipare.
RINNOVARE IL CCNL!
ADEGUARE I SALARI!
RIDARE DIGNITA’ AI LAVORATORI ED AL SETTORE!
EVITARE I CONTRATTI PIRATA, GLI APPALTI AL MASSIMO RIBASSO E
L’IMBARBARIMENTO DEL SETTORE!
Pescara, 22 dicembre 2020
per le segreterie territoriali di
FILCAMS CGIL – FISASCAT CISL -UILTUCS
FEDERAZIONE

Nov15

Davide FRIGELLI è il nuovo Segretario della FISASCAT CISL AbruzzoMolise

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Davide FRIGELLI è il nuovo Segretario della FISASCAT CISL AbruzzoMolise

Il consiglio generale della Fisascat Abruzzo Molise, ha eletto all’unanimità Davide Frigelli nuovo Segretario generale della categoria del commercio, terziario e servizi della Cisl.

Ai lavori, che si sono svolti a Lanciano, hanno partecipato il Segretario Generale della CISL AbruzzoMolise, Leo Malandra, il Segretario Nazionale Fisascat, Vincenzo Dell’Orefice, e il Segretario generale della Fisascat della CISL, Daivide Guarini.

Frigelli, giovane sindacalista ligure da 19anni in Abruzzo, nel ringraziare tutti coloro che lo hanno votato e che in questi anni hanno lavorato con lui,  ha riportato l’attenzione sulla crisi economica e sul ruolo del sindacato. “Il momento, economico e sociale che stiamo attraversando si colloca tra i peggiori, sia per durata che per intensità. Le difficoltà occupazionali e le tante vertenze, Mercatone Uno, Auchan, ecc, ci presentano due regioni, l’Abruzzo e il Molise, che vivono nell’incertezza e con tante incognite e il sindacato deve essere protagonista nelle scelte e nelle soluzioni necessarie per la salvaguardia del lavoro. Questa è una grande opportunità per noi della Fisascat nell’affrontare le situazioni nelle tante aziende in difficoltà, in una fase in cui la politica cerca di scansare i corpi intermedi  e parlare direttamente ai cittadini. Dobbiamo lavorare nei luoghi di lavoro e nei territori per contrastare questa tendenza dimostrando di essere al passo coi tempi e adeguarsi ai cambiamenti”.

Nel suo intervento il neo segretario ha ricordato anche dei vari tavoli di trattativa in cui sono impegnati per i  rinnovi dei contratti collettivi nazionali come nel settore della vigilanza e del lavoro domestico.

"Nelle periferie del lavoro serve un Sindacato capace di rappresentare a 360 gradi donne e uomini del terziario e dei servizi  che sappia le peculiarità del cambiamento, e dare risposte alle nuove esigenze di tutela. E noi siamo pronti a questa sfida ha così concluso Davide Frigelli".

Lug29

Vigilanza privata e servizi fiduciari mobilitazione e sciopero dell'1 e del 2 agosto anche in Abruzzo e in Molise

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Vigilanza privata e servizi fiduciari mobilitazione e  sciopero dell'1 e del 2 agosto anche in Abruzzo e in Molise

Si allungano le distanze al tavolo per il nuovo contratto della vigilanza privata e dei servizi fiduciari scaduto nel 2015. La trattativa del 23 luglio, originariamente prevista come sessione di tre giorni per tentare di giungere ad un avvicinamento sostanziale e decisivo in funzione del rinnovo contrattuale atteso da ormai 42 mesi dai 70mila addetti del comparto, non ha sciolto i nodi sul tavolo. Resta dunque confermata la mobilitazione e lo sciopero nazionale del comparto proclamato dai sindacati per il primo e il 2 agosto, differito al 6 settembre per gli addetti alla vigilanza dei siti aeroportuali; l'attivo nazionale delle strutture e dei delegati  ha intanto definito i dettagli della mobilitazione organizzata a livello territoriale con presidi e sit-in davanti le Prefetture dell'Abruzzo e del Molise.

I sindacati, stigmatizzando il carattere di strumentalità della posizione assunta dalle associazioni imprenditoriali di settore rispetto alla proclamazione dello sciopero ed alle risposte fornite dai sindacati sulle proposte datoriali in ordine a mercato del lavoro, malattia e flessibilità, in un comunicato sindacale congiunto ripercorrono il reale andamento del confronto che ha visto in extremis i sindacati tentare la procedura di raffreddamento dichiarando che sarebbe sfociata in un’iniziativa di sciopero solo a fronte di un risultato negativo del calendario di incontri allora definiti (12 luglio, data disdetta dalle Associazioni Datoriali; 22, 23 e 24 luglio, date parzialmente annullate unilaaterlamente dalle Associazioni Datoriali).

I NODI DEL NEGOZIATO

1. Mercato del lavoro: le associazioni imprenditoriali hanno richiesto di introdurre il lavoro intermittente anche per la mansione di GPG; di aumentare a livello nazionale le percentuali di ricorso al contratto a termine (oggi per legge al 20%) e alla somministrazione (oggi per legge al 30%); di prevedere deroghe al contratto a termine adducendo l’assimilazione al lavoro stagionale. Le OO.SS. hanno dichiarato contrarietà verso il lavoro intermittente e disponibilità a ricercare specifiche soluzioni per le attività di stewarding, buttafuori e nei casi di manifestazioni fieristiche o eventi specifici; disponibilità a prevedere per le attività svolte in porti e aeroporti che risentono dei flussi turistici una derogabilità nel ricorso al contratto a termine, secondo limiti quantitativi e temporali da definirsi a livello territoriale.

2. Orario di lavoro: le associazioni imprenditoriali hanno proposto l’introduzione di un nuovo (!) sistema di distribuzione dell’orario di lavoro (6 giorni di lavoro + 1 giorno di riposo), con la facoltà per il datore di lavoro di variare la prestazione giornaliera fino ad un massimo di 13 ore giornaliere e con periodi di superamento dell’orario settimanale nel corso dell’anno. Le OO.SS. hanno dichiarato disponibilità a prevedere tale sistema esclusivamente per i Servizi di Sicurezza Integrata, a condizione che l’azienda possa ricorrere – previo confronto a livello territoriale – solo ad uno di essi e con precisi limiti quantitativi (min-max giornaliero, min-max settimanale). Inoltre, è stato richiesto che l’organizzazione del lavoro diventi materia della contrattazione di secondo livello, sulla scorta di quanto previsto da anni dai CCNL per altri settori, superando una volta per tutte la politica discrezionale dei responsabili aziendali.

3. Malattia e infortunio: la richiesta imprenditoriale verte sulla revisione del trattamento economico per la carenza (primi 3 giorni di malattia) e il periodo di comporto. Le OO.SS. hanno espresso un giudizio di contrarietà in via di principio, anche sulla base delle condizioni di rischio e di stress tipiche dell’attività di sicurezza; hanno altresì evidenziato come le scelte operate in altri CCNL non abbiano prodotto il contenimento del fenomeno auspicato dalle imprese e, per contro, alimentato una serie di problematicità connesse agli aspetti sanitari.

Occorre inoltre avere presente anche gli altri punti qualificanti del negoziato, su cui le Associazioni Datoriali non hanno manifestato nessun avanzamento:

a) Cambio appalto: dopo un lungo confronto che sembrava prefigurare una positiva soluzione già a dicembre 2018, il testo è stato rimesso radicalmente in discussione dalle Associazioni Datoriali che, ad oggi, ammettono di non avere una posizione comune sul tema. Si palesa la volontà di non modificare la norma attuale, pur riconoscendone i forti limiti e il mancato rispetto da parte di molte imprese.

b) Classificazione: l’avvicinamento sinora realizzato che prefigura un inquadramento unitario delle diverse figure professionali, suddivise in tre distinte aree, viene sottoposto ripetutamente ad osservazioni strumentali con il velato intendimento di vanificare l’impostazione stessa. In pratica, molti pensano che si potrebbe lasciare inalterato l’assetto oggi esistente.

c) Salario: il tema è stato solamente sfiorato perché non è mai stata avanzata una proposta vera e propria. In un’occasione è stato prospettato un aumento di 40 euro a valere per il prossimo triennio, ritenendo economicamente coperto il periodo pregresso con l’erogazione dell’acconto sui futuri aumenti di 20€ previsto dal CCNL 2013.

d) Altre materie: per quanto attiene Previdenza Integrativa, Assistenza Sanitaria Integrativa, Diritti sindacali, Permessi e congedi, le OO.SS. hanno presentato proposte scritte per le quali si è ricevuto una generica dichiarazione di assenso, mai confermata formalmente.

Le Associazioni Datoriali hanno aggiunto che ritengono necessaria una propria fase di riflessione interna, anche in considerazione dei processi societari in atto e di ritenere possibile una ripresa del negoziato nella seconda metà di settembre. Al contempo, hanno auspicato un mutamento delle posizioni sindacali che consenta di risolvere le questioni poste. Abbiamo preso negativamente atto di questa esposizione che non si condivide nella ricostruzione della discussione svolta, né nel merito.

Più probabilmente, continua a prevalere un atteggiamento strisciante contrario a realizzare la riforma contrattuale necessaria per un settore che quotidianamente dimostra i mali di cui soffre e che purtroppo si scaricano continuamente sulle spalle dei lavoratori, come dimostrato anche dalle numerose situazioni di crisi e di sistematica violazione delle regole contrattuali esistenti.

Per queste ragioni, i sindacati rinnovano l’invito a sviluppare ogni iniziativa di informazione tra i lavoratori e di contrasto ai tentativi in atto in questi giorni tesi a limitare l’esercizio del diritto di sciopero. Entro il mese di settembre i sindacati convocheranno un Attivo nazionale delle Rappresentanze Sindacali per definire i passi successivi della vertenza.

Sep10

CHIUSURE DOMENICALI CENTRI COMMERCIALI ? ALLARMISMI INGIUSTIFICATI

Categoria: Notizie - Fisascat

CHIUSURE DOMENICALI CENTRI COMMERCIALI ?   ALLARMISMI INGIUSTIFICATI

E’ esplosa irruente sugli organi di stampa la polemica sulla proposta del Ministro Del Lavoro DI MAIO, di procedere al superamento della legge del governo Monti di liberalizzazione delle aperture domenicali e festive dei centri commerciali in Italia.

Sono comprensibili le polemiche della Federdistribuzione, che rappresenta in Italia la gran parte delle grandi società di centri commerciali, con annesse minacce di esuberi e conseguenti licenziamenti di oltre 50 mila lavoratori nei prossimi mesi, ma non comprendiamo certamente il coro di commentatori allarmati, più o meno informati sugli argomenti di cui parlano.

E’ ormai accertato, che la liberalizzazione del governo Monti, non ha portato benefici ai fatturati delle aziende, ma ha solo introdotto una diversa modalità di svolgimento dei consumi nel Paese ed una diversa distribuzione e peso degli stessi nell’arco della settimana.

Come, è altrettanto risaputo, che la crisi dei grandi centri commerciali da alcuni anni, non è rappresentata dall’eventuale superamento delle aperture domenicali e festive, ma da scelte di politiche commerciali conservative e dall’avvento del commercio on line, che in Italia, ormai, muove fatturati a due cifre.

Per questo, come FISASCAT CISL ABRUZZO MOLISE, non comprendiamo il fuoco di fila contro una delle poche (o rare) proposte concrete fino ad oggi avanzate dal Governo.

Nel corso degli anni delle liberalizzazioni  incontrollate, almeno in Abruzzo e Molise, ma anche in tutta Italia, le grandi catene commerciali, come sta avvenendo anche in questi ultimi mesi (Carrefour, Auchan, Finiper, Conad, Simply, ecc.), stanno portando avanti un piano di riorganizzazione ed in qualche caso di disimpegno dall’Italia, con conseguenti licenziamenti e riduzione di posti di lavoro, nonostante il consolidato ricorso ad aperture per tutto l’arco dell’anno, Natale, Pasqua e ferragosto compresi.

Segno questo, che la scelta del governo Monti non ha aiutato molto il commercio e questo lo sanno bene le piccole e medie aziende locali, che sono state soccombenti allo strapotere delle catene, per cui, non sarà la modifica della legge a cambiare i destini del commercio in Italia e Abruzzo e Molise.

Certamente, il Ministro di MAIO,  non può pensare, propagandisticamente, che basta un colpo di spugna su un pezzo di storia di usi e consumi e di politiche di sviluppo di questo Paese. 

Occorre, a modo di vedere della FISASCAT CISL ABRUZZO MOLISE, contenere il numero di aperture entro un range già condiviso dalle parti sociali, Datoriali e Sindacali,  nella contrattazione collettiva vigente e lasciare la competenza decisionale alle Istituzioni Regionali e Locali, attraverso il confronto democratico e concertativo con tutte le parti sociali interessate, per definire caso per caso (territori a vocazione turistica, ecc), le modalità di apertura delle attività commerciali.

Un modello di concertazione  già in vigore prima del provvedimento “Salva Italia” di Monti e che rispondeva alle reali necessità dei territori e delle economie locali.

 

 

 IL SEGRETARIO GENERALE

LEONARDO PICCINNO -           

 

 

                                                                           

 

 

Sep07

MOLISEDEA, MENTRE LA POLEMICA VA… ….. I LICENZIAMENTI SI AVVICINANO.

Categoria: Notizie - Fisascat

MOLISEDEA, MENTRE LA POLEMICA VA… ….. I LICENZIAMENTI SI AVVICINANO.

Non ci appassiona la polemica, ma il pericolo concreto dei licenziamenti di circa 35 dipendenti della società MOLISEDEA srl  del gruppo CONAD che tra incontri ed assenze più o meno giustificate, si avvicinano sempre più.

Il problema primario, a  modo di vedere di FISASCAT ABRUZZO MOLISE, non sta solo nell’assenza del Presidente e dell’Assessore al ramo, all’incontro promosso dalla stessa Regione e convocato nella giornata del 4 settembre scorso, ma nel fatto che i funzionari presenti, per quanto volenterosi, non avevano la titolarità a ricercare soluzioni utili al superamento dei licenziamenti ed evitare una nuova ulteriore perdita di posti di lavoro, per l’economia e l’occupazione molisana.

Come già abbiamo evidenziato e denunciato, pubblicamente,  in più di una occasione,  la crisi di MOLISEDEA, a parte le colpe di scelte commerciali ed organizzative, proprie dell’azienda, è conseguenza, anche,  di una proliferazione di nuove aperture commerciali che per quanto legittimate da regolamentari autorizzazioni, vanno a saturare un mercato dei consumi già fortemente appesantito da una crisi economica strutturale della regione ed in particolare del comune di Campobasso che si trascina da lungo tempo.

Politiche, che devono vedere la Regione e le sue massime espressioni istituzionali, non  solo a  presidiare o meno un tavolo di confronto sindacale, ma impegnate a ridisegnare un modello  distributivo commerciale nella Regione Molise che non può prescindere da un’attenta valutazione dei rischi che comporta  la diffusione di autorizzazioni senza preoccuparsi delle conseguenze occupazionali che determinano, specie se, come spesso accade,  i nuovi insediamenti sono causa di concorrenze anomale con forme di dumping contrattuali che distorcono le regole  del mercato del lavoro.

E’ in questa ottica che va inquadrata la vertenza CONAD/MOLISEDEA: occorre ricercare una soluzione  che punti a scongiurare, con immediatezza, i licenziamenti in atto e creare le condizioni che consentano alla società di fronteggiare una concorrenza diffusa con pari costi gestionali e del lavoro, ma anche con l’impegno a migliorare le proprie politiche commerciali e di presenza nel mercato molisano.

Per queste ragioni, come FISASCAT CISL ABRUZZO MOLISE, rinnoviamo l’invito, alla Regione Molise, al Comune di Campobasso, alle istituzioni preposte,   di aprire un costruttivo ed urgente tavolo di confronto che aiuti a trovare soluzioni immediate ad evitare la perdita di posti di lavoro sempre più imminenti, ma nello stesso tempo a riprogrammare una politica del commercio in Molise rispettosa di una sana  concorrenza e dei diritti dei lavoratori.

 

  IL SEGRETARIO GENERALE

 Leonardo PICCINNO -

 

 

                                                                           

 

 

Ago13

​HA ANCORA SENSO APRIRE I CENTRI COMMERCIALI IL GIORNO DI FERRAGOSTO?

Categoria: Notizie - Fisascat

 ​HA ANCORA SENSO APRIRE I CENTRI COMMERCIALI IL GIORNO DI FERRAGOSTO?

 E’ quanto si chiedono le OO.SS. FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS ABRUZZO,  circa la decisione di diverse catene di mantenere aperti i centri commerciali  presenti in Abruzzo il giorno di Ferragosto prossimo.
 
E’ una decisione sbagliata e priva di qualsiasi giustificazione, anche per gli aspetti riferiti alla tenuta dei bilanci. E’ dimostrato, ormai nei fatti che le aperture domenicali e festive, dal 2011 in poi (anno della liberalizzazione con la legge Monti), non hanno portato alcun beneficio sul rafforzamento e tenuta dei bilanci aziendali, anzi, hanno prodotto l’effetto di indebolire gli acquisti,  nella settimana, in favore di quelli festivi e domenicali riducendo nei fatti, la frequenza di spesa dei consumatori.
 
Lo stesso dicasi per il giorno di Ferragosto e le altre festività nazionali, Natale, Capodanno, Pasqua, ecc..
 
Essendo piena estate e con le temperature in voga in questi giorni, bisognerebbe invocare “la danza della pioggia”, per cercare di distogliere i cittadini dalle attività vacanziere tipiche e portarle nei centri commerciali.
 
FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS ABRUZZO, hanno da sempre, ogni anno, contestato e combattuto questo tipo di scelte aziendali, che hanno avuto il solo risultato di chiedere inutili sacrifici ai lavoratori e loro famiglie pur mantenendo sempre attiva la spada di damocle del continuo ricorso alla riduzione di personale ( CONAD, FINIPER, in testa a tutti).
 
Proprio per questo, le OO.SS. e CONFCOMMERCIO ABRUZZO nel recente Accordo Integrativo di 2° livello (per la prima volta sottoscritto in Abruzzo),  hanno scelto di incentivare quelle aziende che promuovono una migliore conciliazione della qualità della vita tra compatibilità del lavoro ed esigenze di vita, attraverso la concessione di agevolazioni in tema di assunzioni a termine, ampliamento della stagionalità e rendendo più oneroso per le imprese l’eccessivo ricorso al lavoro domenicale e festivo, ecc.
 
Una scelta in linea con quanto deciso di recente dalla 3° Commissione della Regione Abruzzo, che ha approvato la proposta di legge   di ridurre di 20 domeniche e 12 festività le aperture domenicali e festive annue, nell’ambito regionale, che fa il paio, con lo stesso orientamento che sembra voler adottare il governo nazionale.
 
FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS ABRUZZO, pertanto, invitano tutti i lavoratori a non farsi intimorire dalle pressioni aziendali. La prestazione lavorativa nel giorno della festività nazionale è ASSOLUTAMENTE VOLONTARIA e quindi, possono scegliere di astenersi dal lavoro e preferire una migliore esperienza di vita coerente con i propri desideri e bisogni.
 
Ai CITTADINI CONSUMATORI, invitano a fare una scelta responsabile e di coerenza, rinunciando agli acquisti nel giorno di ferragosto (si vive bene anche senza lo shopping) e di godersi le bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e gastronomiche che l’ABRUZZO  mette loro a disposizione, dimostrando alle Grandi Catene Distributive Commerciali, che i lavoratori sono un bene aziendale, così come i capitali e pertanto vanno rispettati e tutelati.


                                                                       I SEGRETARI GENERALI
                                                         FILCAMS CGIL – FISASCAT CISL – UILTUCS ABRUZZO
​                                                         L. CIPOLLINI                 L. PICCINNO             M.MICCOLI

 

 

                                                                           

 

 

Lug13

LA FISASCAT CISL DICE NO AI 35 LICENZIAMENTI DI CONAD MOLISEDEA SRL

Categoria: Notizie - Fisascat

LA FISASCAT CISL DICE NO AI 35 LICENZIAMENTI DI CONAD MOLISEDEA SRL

Non è possibile registrare, dopo anni di grandi sacrifici, da parte dei lavoratori del CONAD MOLISEDEA SRL, che l’unica conclusione possibile di una crisi iniziata nel lontano 2013 e pagata pesantemente dai lavoratori e loro famiglie, siano 35  licenziamenti.

Come non è possibile assistere al tentativo di creare l’ennesima guerra tra poveri, tra salvati e condannati.

Come pure, non è possibile registrare mere attestazioni di solidarietà da parte del mondo politico, senza l’assunzione di responsabilità ed iniziative tendenti a frenare una crisi dei consumi che non può registrare ulteriori perdite di posti di lavoro in una regione Molise ed un territorio come Campobasso, che ha  già subito pesantemente tagli indiscriminati in tutti i settori produttivi.

La FISASCAT CISL ABRUZZO MOLISE, ritiene che la società, non può limitarsi ad attivare la procedura di licenziamento senza interrogarsi concretamente sulle ragioni vere del perdurare delle difficoltà oggettive, nonostante anni di contratti di solidarietà pagati dai lavoratori.

Non bastano solo alcuni interventi di ristrutturazione e riorganizzazione, se non si  mettono in campo politiche commerciali e promozionali finalizzati a rigenerare il rapporto fideistico con la clientela ed il contrasto alla concorrenza.

 Altrettanto, la politica ed il nuovo governo regionale e comunale, non si possono limitare a favorire nuovi insediamenti commerciali, senza porsi  la preoccupazione di vigilare sul corretto rispetto, da parte di tutti i soggetti imprenditoriali, delle norme sulla concorrenza, dei rapporti di lavoro, come dell’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro sottoscritti tra le Parti Sociali maggiormente rappresentative sul piano nazionale e territoriale.

 Per queste ragioni, la FISASCAT CISL ABRUZZO MOLISE,  nel mentre respinge con forza l’avvio della procedura per nuovi 35 licenziamenti, chiede alla Regione, Molise, al Comune di Campobasso, di aprire un tavolo di confronto, con l‘azienda e le OO.SS., per ricercare le idonee soluzioni volte a scongiurare una nuova stagione di perdita i posti di lavoro che non sono più sopportabili dalle famiglie e dall’intera collettività.

 

       STEFANO MURAZZO                                         LEONARDO PICCINNO

COORDINATORE AREA MOLISE                           SEGRETARIO GENERALE

 

                                                                           

 

 

Apr20

” CONTRASTIAMO LA VIOLENZA E LA DISPARITA’ VERSO LE DONNE, NEI LUOGHI DI LAVORO E NON…”

Categoria: Notizie - Fisascat

” CONTRASTIAMO LA VIOLENZA E LA DISPARITA’ VERSO LE DONNE, NEI LUOGHI DI LAVORO E NON…”

La FISASCAT CISL ABRUZZO MOLISE, difronte allo stillicidio quotidiano del fenomeno legato alla violenza e disparità verso le donne, negli ambienti di lavoro, ma anche nella vita sociale e familiare, si pone il problema di come dare sempre più tutele, oltre a quelle contrattuali e normative,  alle donne lavoratrici, che a vario titolo ed in varie forme vivono il dramma incomprensibile ed anacronistico dei tempi che viviamo.

La FISASCAT, rifletterà con una Tavola Rotonda dal tema” CONTRASTIAMO LA VIOLNZA E LA DISPARITA’ VERSO LE DONNE, NEI LUOGHI DI LAVORO E NON…” che si è svolto venerdì 20 aprile 2018, presso l’Hotel Hermitage  di Silvi Marina.

La Fisascat, è la Federazione della CISL, che rappresenta uno spaccato del mondo del lavoro e dei servizi a forte presenza femminile, dal commercio tradizionale, alla Grande distribuzione organizzata, le imprese di pulimento e multiservizi, la cooperazione sociale, ecc..

Un settore, in cui, come si evince anche da recenti dati dell’ISTAT, il tema della violenza e della disparità è ad ampio raggio e si manifesta, non solo sotto l’aspetto dei comportamenti scorretti e persecutori di genere, ma anche e spesso attraverso l’impossibilità, per la donna, di affermare la propria personalità, professionalità, ma più in particolare, la difficoltà a conciliare l’esigenza della vita lavorativa con quella personale e familiare.

Le Regioni dell’Abruzzo e Molise, dall’ indagine ISTAT, emerge che non sono immune da questi fenomeni, addirittura, tra le donne comprese nella fascia 14-65, si riscontra che in Abruzzo il 36,2 % nel corso della loro vita ha subito molestie  o ricatti. Invece negli ultimi 3 anni la media, pari al 20,3%, è drasticamente aumentata portando l’Abruzzo tra le prime regioni, in una classifica nazionale il cui valore è nettamente superiore alla media delle altre regioni, pari al 15,7%, mentre, il 22,4 % delle donne molisane, dai 14 ai 65 anni, nel corso della loro vita lavorativa ha subito violenze e circa il 10,5% nel periodo che va dal 2013 al 2016.

 

Le violenze nei luoghi di lavoro, spesso, purtroppo, non sono dovute a comportamenti maschili, ma anche a rappresentanti del mondo femminili, che laddove ricoprono ruoli chiave e dirigenziali, non mettono le lavoratrici in condizione di conciliare vita e lavoro, evidenziando un problema di natura “culturale”.

 

Sono questi, fenomeni che spesso non emergono, se non per fatti di cronaca e per questo, la FISASCAT, intende lanciare un grande progetto definito ”SPORTELLI DI ASCOLTO”, con l’intento di dare alle tante lavoratrici in stato di bisogno, attraverso le rappresentanze nei luoghi di lavoro, un servizio di collegamento con le Istituzioni preposte e con  servizi di sostegno, propri del Sindacato, per affrontare le difficoltà e farle emergere.

 

Alla Tavola rotonda, moderata da Maria PALLOTTA, SEGRETARIA Interregionale della CISL AbruzzoMolise, si sono susseguiti gli interventi di:

  1. Loris DI VITTORIO, Direttore Consultorio Familiare UCIPEM, Pescara;
  2. ssa Sonia DI NACCIO, Coordinatrice Regionale Impresa donna

          CONFESERCENTI  ABRUZZO;

  1. Daniela RENISI, presidente Terziario Donna CONFCOMMERCIO

         PESCARA;

  1. ssa Elena MARIA VANELLI Coordinatrice Nazionale donne FISASCAT CISL NAZIONALE.

 

I lavori della giornata sono stati aperti dal Segretario Generale FISASCAT CISL ABRUZZO MOLISE, Leonardo PICCINNO e Antonella SCARDETTA Coordinatrice Interregionale Donne Fisascat CISL, Abruzzo Molise, oltre a testimonianze di lavoratrici di aziende delle due Regioni.

 

 

 

                                                             IL SEGRETARIO GENERALE

                                                               - Leonardo PICCINNO -       

                                                                           

 

 

Apr06

ABRUZZO ENGINNEERING

Categoria: Notizie - Fisascat

ABRUZZO ENGINNEERING

La Fisascat AbruzzoMolise con una lettera indirizzata al VicePresidente della Giunta Regionale, Giovanni Lolli, ha denunciato il ritardo del pagamento degli stipendi delle lavoratrici e dei lavoratori di ABRUZZO ENGINNEERING.

La Federazione della CISL nell’esprimere forte preoccupazioni per le condizioni dei lavoratori, ha richiesto lo snellimento delle procedure amministrative attraverso un’assunzione di responsabilità da parte della Regione e dell’azienda.

 

 

 

Mar30

APERTURE DOMENICA DI PASQUA E PASQUETTA ? …SCANDALOSO…..

Categoria: Notizie - Fisascat

APERTURE DOMENICA DI PASQUA E PASQUETTA ? …SCANDALOSO…..

E’ assolutamente SCANDALOSA la scelta operata dalle aziende della GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA, ovvero, quasi tutti i grandi marchi presenti nei centri commerciali e negozi monomarca, di aprire anche nei giorni di PASQUA e PASQUETTA, nonostante da ormai più di quattro anni non rinnovano il contratto collettivo nazionale di lavoro ai propri dipendenti.
La liberalizzazione degli orari introdotta dalla famosa legge del governo Monti del 2011, attraverso il Decreto “SALVA ITALIA” è ormai diventata il pretesto per le grandi imprese commerciali di sfruttare ogni occasione possibile per determinare sempre più la modificazione degli usi e costumi dei cittadini, penalizzando i lavoratori e lavoratrici, costretti a lavorare ormai 52 domeniche all’anno, oltre alle 11 festività nazionali.
Una grande discriminazione, se si considera che la giurisprudenza nazionale ed europea, considera la prestazione del lavoro festivo, una scelta libera e volontaria a cui il datore di lavoro non può forzare nessuna costrizione anche se, la legislazione prevede in tal senso.
FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS ABRUZZO, protestano fermamente per il comportamento delle aziende commerciali che aderiscono a FEDERDISTRIBUZIONE, per la decisione presa sulle aperture pasquali.
Invitano i lavoratori e lavoratrici, ad astenersi dal lavoro nelle giornate di 1 APRILE (PASQUA) e 2 APRILE (PASQUETTA), perché, oltre al diritto di poter godere la domenica e festività, c’è l’aggravante che le aziende in questione si rifiutano di rinnovare i contratti di lavoro scaduti.
Invitano inoltre, CONFCOMMERCIO e CONFESERCENTI ABRUZZO a fare una scelta coraggiosa prendendo una posizione chiara ed inequivocabile di denuncia per l’eccessivo ricorso alle aperture domenicali e festive da parte delle aziende della GRANDE DISTRIBUZIONE, che con le loro politiche commerciali stanno distruggendo sempre di più il commercio e la qualità della vita nei centri storici delle città e dei piccoli comuni.


Le Segreterie Regionali
FILCAMS CGIL - FISASCAT CISL - UILTUCS UIL
ABRUZZO

 

 

 

 

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