Notizie - Cisl Scuola

Apr12

GRANDE FIDUCIA NELLA CISL SCUOLA

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16-06-2015 - Fonte: inas.it

GRANDE FIDUCIA NELLA CISL SCUOLA

La CISL SCUOLA ringrazia tutto il personale della scuola per la grande fiducia che fa confermare il primato, già ottenuto nelle elezioni 2018 e 2015 in Abruzzo. Grazie ai quasi 700 candidati nelle 193 scuole abruzzesi, grazie alle RSU elette (oltre 250) e grazie a tutti per il sostegno ed il voto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gen17

NESSUN TRACCIAMENTO PER I POSITIVI COVID

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16-06-2015 - Fonte: inas.it

NESSUN TRACCIAMENTO PER I POSITIVI COVID

 

Le organizzazioni sindacali della scuola sono state informate dai rappresentanti della Regione Abruzzo, in una riunione del Tavolo regionale interistituzionale previsto dai protocolli 
COVID, dell’impossibilità delle ASL di procedere al tracciamento dei contatti di chi risulta positivo al COVID per l’elevatissimo numero di casi. Il passaggio da poche decine o centinaia di casi giornalieri a diverse migliaia di contagi al giorno ha di fatto prodotto l’impossibilità del contact tracing. 
Tra le criticità riportate, anche a seguito di un monitoraggio fatto dall’USR Abruzzo nelle scuole abruzzesi, è stato evidenziato il ritardo o la mancata fornitura alle scuole delle 
mascherine FFP2 dove invece doveva essere garantito dal giorno di rientro a scuola. Inoltre la regione ha evidenziato le enormi difficoltà sia per la campagna vaccinale sia per gli 
screening per la scarsità di personale, nonostante l’impiego dei numerosissimi volontari. 
Sono appena 159 i casi di sospensione in regione per il personale che si è sottratto all’obbligo vaccinale ovvero una percentuale intorno allo 0,5%, quindi mediamente meno di 
una unità di personale per ogni istituzione scolastica. Anche le percentuali di assenza del personale sono di appena il 5-10% maggiori di quelle solitamente registrate negli anni precedenti al COVID. In definitiva, docenti e ATA, in percentuali elevatissime e prossime alla totalità, stanno garantendo il normale funzionamento della scuola in presenza in Abruzzo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Dec15

Confermato Davide Desiati come Segretario Generale della CISL Scuola Abruzzo Molise.

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16-06-2015 - Fonte: inas.it

Confermato Davide Desiati come Segretario Generale della CISL Scuola Abruzzo Molise.

Confermato Davide Desiati come Segretario Generale della CISL Scuola
Abruzzo Molise.
Al termine del Congresso della CISL Scuola Abruzzo Molise, con la
presenza della Segretaria Generale Nazionale Aggiunta Ivana Barbacci e
del Segretario Generale Aggiunto U.S.I. CISL Abruzzo Molise Gianni
Notaro, il nuovo direttivo interregionale abruzzese e molisano ha
confermato Davide Desiati per altri 4 anni alla guida del sindacato più
rappresentativo del comparto scuola, dopo gli ultimi 8 anni in cui ha
svolto tale ruolo.
Nell’impegno dei prossimi anni, Desiati sarà affiancato dai componenti
neoeletti della segreteria: Elisabetta Merico, Luigi Ginaldi, Fiorella
Garofalo e Antonietta Pietrantonio.

 

 

 

 

 

 

Sep14

731 PRECARI NECESSARI A CHIETI

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16-06-2015 - Fonte: inas.it

731 PRECARI NECESSARI A CHIETI

Le scuole della provincia di Chieti hanno richiesto un totale di altri 731 precari (331 docenti e 400 ATA) per assicurare la prevenzione della diffusione del COVID19 nelle scuole.
Sono stati richiesti 106 docenti di scuola dell’infanzia, 68 di scuola primaria, 77 docenti di scuola media, 65 docenti di scuola superiore, 47 assistenti amministrativi, 11 assistenti tecnici, 342 collaboratori scolastici, 1 cuoco, 10 educatori, 2 psicopedagogisti e 2 mediatori culturali.
Questo personale verrà reclutato utilizzando i fondi stanziati dalle misure urgenti per la scuola previste nel DL 73/2021, pari a 3.077.603,32 di euro per la provincia di Chieti, ed avrà contratti a
tempo determinato solo fino al 31/12/2021 ovvero fino al termine prefissato per l’emergenza sanitaria.
L’elevata richiesta di personale, mediamente circa 14 unità per scuola, mostra chiaramente tutta la necessità di risorse umane e tutte le difficoltà incontrate dalle istituzioni scolastiche per garantire una
riapertura in sicurezza. Lo scorso anno questo personale è stato reclutato tardivamente ed anche quest’anno, nonostante la conosciuta ed evidente necessità, il Ministero dell’Istruzione non ha trasferito le somme agli uffici scolastici regionali in tempo utile per la riapertura delle scuole. Nella migliore delle ipotesi, tra attribuzione delle somme alle scuole e reclutamento del personale, occorrerà ancora un tempo di almeno 1 o 2 settimane. Ancora una volta, sia a livello politico che tecnico, non si comprende che le scuole devono essere messe nelle condizioni di potersi organizzare prima dell’inizio dell’anno scolastico e non dopo l’inizio dell’attività didattica.


IL SEGRETARIO GENERALE REGIONALE
(Davide Desiati)

 

 

 

 

 

 

Sep12

VACCINATI E ABBANDONATI

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16-06-2015 - Fonte: inas.it

VACCINATI E ABBANDONATI

 

Proseguono le vaccinazioni degli studenti dai 12 ai 19 anni. Arriva l’esercito nelle scuole per tentare di recuperare una campagna vaccinale svolta in ritardo per questa fascia di età. Il Governo introduce l’obbligo di green pass per tutti coloro che devono accedere nelle scuole. Si tenta di fare tutto il possibile per prevenire la diffusione del contagio all’interno delle scuole, ma cosa accade all’esterno? Sono mesi che le organizzazioni sindacali invocano una soluzione per la prevenzione nel trasporto scolastico, nei terminal autobus, all’ingresso ed all’uscita da scuola. 
Se da un lato lunedì avremo studenti vaccinati (solo alle scuole superiori ed in parte 
alle scuole medie), dall’altro avremo un controllo ferreo dentro le scuole e 
l’abbandono all’esterno. 
E’ stato aumentato il coefficiente di riempimento degli autobus all’80% calcolandolo sui posti a sedere ed in piedi. Sono stati acquistati poco più di un 
centinaio di autobus a fronte di migliaia di corse giornaliere. In questo modo gli autobus viaggeranno praticamente pieni e gli studenti saranno a stretto contatto tra loro, abbandonati a se stessi, senza nessun controllo dell’obbligo della mascherina e 
del distanziamento possibile. Inutili le richieste alla regione di inserire la figura dei 
controllori sugli autobus. 
Studenti abbandonati nei terminal degli autobus, dove spazi e ripari inadeguati produrranno inevitabilmente assembramenti. 
Studenti abbandonati negli spostamenti tra i terminal e le scuole. 
Studenti abbandonati all’ingresso ed all’uscita delle scuole. 
Lunedì potremo assistere nuovamente a tutte queste scene di studenti senza alcun controllo fuori dalle scuole e iper controllati all’interno. 

 
Davide Desiati
Segretario generale 
CISL Scuola Abruzzo Molise 

 

 

 

 

 

 

Sep01

LA SCUOLA ABRUZZESE SI VACCINA

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16-06-2015 - Fonte: inas.it

LA SCUOLA ABRUZZESE SI VACCINA

Molto elevate le percentuali del personale scolastico abruzzese che si è
vaccinato.
La Regione Abruzzo ha comunicato al Tavolo Regionale per l’avvio dell’anno
scolastico che, su una platea di 34439 lavoratori, sono stati già vaccinati
30783, pari all’89%, mentre 33131 (compreso quelli che hanno ricevuto la
seconda dose) hanno ricevuto la prima dose, pari al 96%.
Le percentuali pongono l’Abruzzo tra le prime regioni per numero di vaccinati
ed il numero di quanti hanno ricevuto la prima dose fa ben sperare sul
raggiungimento del livello massimo di vaccinabili, ricordando che vi sono
diversi lavoratori esenti per le proprie patologie.
Altro dato assolutamente positivo registrato in regione è che, soprattutto
negli ultimi giorni, mediamente il 50% delle vaccinazioni giornaliere è rivolto
alla fascia di età 12-19.
Se sul lato delle vaccinazioni i dati sono assolutamente positivi, restano
ancora irrisolti i problemi legati al trasporto scolastico, alla vigilanza
all’entrata ed all’uscita dalle scuole, alla situazione dei terminal degli autobus,
all’effettivo controllo sugli autobus( i famosi “controllori”) ed al numero
elevato di alunni rispetto alle classi(le cosiddette “classi pollaio”).
Alla data attuale la Regione Abruzzo non ha comunicato alcun impegno sulla
presenza dei “controllori” sugli autobus. Quindi si innalza la percentuale di
riempimento degli autobus, ma senza alcun controllo.
Bisogna inoltre ricordare che la effettiva sicurezza realizzabile nella scuola è
condizionata dall’impossibilità di vaccinare gli under 12 ovvero circa 90.000
studenti non vaccinabili. Questo significa che tutte le misure di prevenzione
diverse dalla vaccinazione sono la reale possibilità di contrasto alla diffusione
del COVID19 ed è per questo che la CISL SCUOLA ABRUZZO MOLISE torna ad
insistere su reali impegni ed investimenti su tutte le misure di prevenzione.

 

 

 

 

Mar11

DAL TAVOLO REGIONALE ANCORA TROPPI DUBBI PER UNA RIPRESA IN PRESENZA E IN SICUREZZA DELLE LEZIONI IN ABRUZZO

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16-06-2015 - Fonte: inas.it

DAL TAVOLO REGIONALE ANCORA TROPPI DUBBI PER UNA RIPRESA IN PRESENZA E IN SICUREZZA DELLE LEZIONI IN ABRUZZO

Mancano i dati sui contagi e il piano vaccinale procede senza criteri: le
OO.SS chiedono chiarezza, avventato ripartire in presenza da lunedì
La riunione odierna del “Tavolo regionale per l’avvio dell’anno scolastico
2020/2021”, convocata dalla Direttrice dell’USR Abruzzo su richiesta delle OO.SS.
inviata 1 marzo, ha confermato le perplessità dei lavoratori della scuola abruzzese.
Avevamo chiesto di avere un quadro chiaro, corredato di dati sui contagi e della
relazione del comitato tecnico scientifico regionale che ha portato alla sospensione delle
attività didattiche in Abruzzo in tutte le scuole (ad esclusione di quella dell’infanzia) e di
conoscere lo stato e le modalità organizzative (priorità, calendari, numero e
composizione del personale interessato) della campagna di vaccinazione del personale
scolastico in tutta la regione .
Spiace rilevare però come la Regione ancora una volta non ci abbia fornito nessuna
risposta concreta. Non sono stati forniti i dati dei contagi nelle scuole, nonostante un
invito scritto rivolto ai responsabili dei dipartimenti di prevenzione delle ASL
dall’Assessorato alla Sanità della Regione Abruzzo - Servizio Prevenzione Sanitaria e
Medicina Territoriale in data 11/02/2021 di fornirli direttamente alle OO.SS.
Sulle vaccinazioni non si segue l’ordine cronologico delle manifestazioni di interesse e
non esiste un qualunque ordine di priorità (per istituzione scolastica, per età, per
categorie di personale, in ordine alfabetico, ecc.).
Le organizzazioni sindacali avevano chiesto di procedere dando priorità ai lavoratori
della scuola piu’ esposti al rischio di contagio ovvero agli insegnanti di scuola
dell’infanzia, agli insegnanti di sostegno, i “fragili” e così man mano per tutti coloro che
sono costretti all’attività in presenza e senza o con scarse precauzioni possibili, vista la
necessità per l’attività didattico-educativa di non poter rispettare le normali
prescrizioni(distanziamento, mascherine, ecc.) in alcuni casi.
Nel momento in cui sono stati citati dati incoraggianti, come il raggiungimento del 60%
nella campagna vaccinale per la scuola e la previsione di conclusione entro domenica
salvo piccole residualità, immediatamente dopo si fornivano dati incongruenti come la
capacità giornaliera di vaccinazioni per la scuola. Se ad oggi si è raggiunto il 60%, la
capacità giornaliera è di circa 1000 vaccinazioni giornaliere in regione e si dovrebbe
concludere domenica, ma con questi dati per il 14 marzo saremmo in realtà a circa la
metà del personale scolastico abruzzese.
Allo stato attuale, le OO.SS hanno manifestato serie perplessità sulla possibilità di
riaprire tutte le scuole in sicurezza a partire da lunedì 15, e di mantenere aperte le scuole
dell’infanzia. Sarebbe necessario completare effettivamente la campagna vaccinale per
tutto il personale scolastico, fare i dovuti screening sugli studenti, rinforzare i
tracciamenti, prevedere presidi sanitari e tamponi rapidi nelle scuole, dotare il personale
di DPI adeguati (mascherine FFP2), di conseguenza riaprire gli Istituti con una maggiore
sicurezza. Inoltre, considerato il contesto epidemiologico, occorrerebbe limitare al
massimo la presenza dei docenti nelle scuole, in particolar modo per quelli che lavorano
in DAD, e di evitare gli spostamenti degli studenti che provengono da zone “rosse” o con
alto numero di contagi.
L’Assessore Verì, in conclusione dell’incontro ha assicurato che si farà portavoce delle
criticità sollevate dalle OO.SS in occasione della riunione dell’Unità di crisi regionale che
venerdì dovrà stabilire se davvero tutte le scuole dovranno riaprire in presenza lunedì
15 marzo, come previsto dall’Ordinanza n.13 del 15 marzo 2021.
A nostro, avviso, lo ribadiamo, nel contesto attuale, mancano in tutta la regione e per
tutti i gradi d’istruzione (compresa la scuola dell’Infanzia) presupposti per poter lavorare
e studiare in sicurezza. Riaprire tutto in maniera affrettata, senza aver risolto le criticità
evidenziate, rischia di far precipitare nuovamente la situazione e dover poi richiudere, in
un meccanismo che non giova a nessuno: studenti, lavoratori e famiglie.
FLC CGIL G. La Fratta -  CISL Scuola  D.Desiati - UIL Scuola RUA A. Di Zazzo - SNALS Confsal C. Frascari - FGU GILDA INS P. Di Cicco

 

 

 

 

Feb15

LA SCUOLA ABRUZZESE SEMPRE PIU’ PRECARIA

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16-06-2015 - Fonte: inas.it

LA SCUOLA ABRUZZESE SEMPRE PIU’ PRECARIA

La scuola abruzzese rischia ancor piu’ precarietà perché ha registrato già 788 domande di pensione(+13,38% rispetto all’anno scorso), di cui ben 452 per Quota 100, pari al 57,36% del totale e con un aumento del 20% rispetto all’anno precedente.

Ben 581 domande, pari al 73,73%, sono di docenti ovvero del personale che con piu’ difficoltà si riuscirà a sostituire con assunzioni a tempo indeterminato, per l’esaurimento delle graduatorie ed i ritardi nello
svolgimento dei concorsi.
La distribuzione delle domande nelle diverse province è abbastanza omogenea e rapportata al numero di lavoratori del settore scuola.

Analogamente, la distribuzione delle domande dei docenti è abbastanza uniforme per i diversi ordini e gradi di scuola.

Le 788 domande di pensione del personale a tempo indeterminato rischiano di portare il numero di precari nella scuola ben oltre il 25%, rendendo sempre piu’ difficile garantire non solo la continuità didattica ma addirittura la possibilità stessa di avere docenti in cattedra dal primo giorno di scuola.
La CISL SCUOLA ABRUZZO MOLISE invita i rappresentanti politici abruzzesi a chiedere al prossimo governo nazionale un piano straordinario di assunzioni, che preveda la stabilizzazione dei precari che da anni lavorano nella scuola e lo svolgimento dei concorsi ordinari e straordinari già banditi.

 

 

 

Feb02

LINEE GUIDE GESTIONE CASI COVID NELLE SCUOLE: SOSPESA LA CIRCOLARE.DOPO L’INTERVENTO DELLE OO.SS LA REGIONE CI RIPENSA

Categoria: Notizie - Cisl Scuola

16-06-2015 - Fonte: inas.it

LINEE GUIDE GESTIONE CASI COVID NELLE SCUOLE: SOSPESA LA CIRCOLARE.DOPO L’INTERVENTO DELLE OO.SS LA REGIONE CI RIPENSA

Le scriventi OO.SS dopo la comunicazione con cui l’USR aveva trasmesso a tutte le Istituzioni scolastiche della Regione la Circolare prot. n.22436/21 del Dipartimento Sanità della regione Abruzzo, sulla gestione di alunni e operatori scolastici della regione Abruzzo con sospetta o accertata infezione da SARS – CoV, hanno richiesto l’urgente convocazione del Tavolo operativo regionale. Nell’incontro svoltosi in data odierna, abbiamo evidenziato con forza le gravi difformità di tali indicazioni rispetto a quanto previsto a livello nazionale e le pesanti criticità che l’applicazione di tale protocollo avrebbero comportato per le istituzioni scolastiche della regione. In particolare, la circolare in questione attribuiva illegittimamente ai Dirigenti scolastici la responsabilità di allontanare l’alunno dalla classe e di sospendere le attività didattiche in caso di positività riscontrata attraverso un test di qualsiasi natura, invertendo le procedure, che prevedono il necessario intervento dei DdP delle ASL e degli Enti locali. Relativamente poi alla definizione di “contatti stretti” e alla gestione delle positività nelle classi, si operava una assurda distinzione, per cui mentre nella scuola dell’Infanzia si continuavano ad applicare i normali protocolli, nelle scuole primarie e secondarie di I e II grado in caso di positività di un docente non doveva essere disposta la sospensione delle attività didattiche e i provvedimenti di quarantena. Lo stesso principio avveniva per il personale ATA e per tutti gli operatori scolastici presenti nelle scuole (assistenti alla comunicazione, addetti alle mense etc): grazie al nostro intervento abbiamo evitato l’assurda condizione per cui in caso di positività di un docente (anche di sostegno….), di un collaboratore scolastico, di un assistente all’autonomia, le attività sarebbero proseguite normalmente, senza dar luogo ai necessari interventi e ad un adeguato tracciamento. FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS ConfSal e GILDA Unams, presenti al tavolo con i rispettivi segretari regionali, hanno pertanto chiesto unitariamente all’Assessore Verì di ritirare la circolare, evidenziando al Direttore dell’USR la necessità di dare immediate indicazioni alle scuole: in caso contrario, al termine della riunione le OO.SS avrebbero dato inizio ad una campagna di mobilitazione regionale. Al termine dell’incontro, l’Assessore Verì ha dichiarato che la circolare in questione sarà sospesa in data odierna, con successiva comunicazione alle scuole da parte del Direttore dell’USR Abruzzo, ed ha chiesto al tavolo una nuova interlocuzione in modo da poter emanare linee guida stavolta concordate. Riteniamo quello odierno un primo risultato dell’azione unitaria delle scriventi OO.SS, che da mesi chiedono di interloquire concretamente su tutti i tavoli, in modo da ottenere che i lavoratori della scuola e gli studenti possano operare in situazione di sicurezza. Per farlo, sono necessari interventi urgenti su presidi sanitari nelle scuole, trasporti, screening, dispositivi di protezione adeguati (mascherine ffp2) e un piano regionale che inserisca tra le categorie prioritarie da vaccinare il personale della scuola. La scuola abruzzese ha bisogno di competenza, chiarezza e di interventi urgenti. Noi siamo a disposizione per dare il nostro contributo.

FLC CGIL Abruzzo Molise Giuseppe La Fratta

CISL Scuola Abruzzo - Molise Davide Desiati

UIL Scuola RUA Abruzzo Antonio di Zazzo

SNALS Confsal Abruzzo Carlo Frascari

FGU GILDA Unams Abruzzo Piera Di Cicc

Oct22

LA SCUOLA NON E’ UN PRESIDIO SANITARIO

Categoria: Notizie - Cisl Scuola

16-06-2015 - Fonte: inas.it

LA SCUOLA NON E’ UN PRESIDIO SANITARIO

La CISL SCUOLA ABRUZZO MOLISE ha invitato l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo ad interagire con la Regione Abruzzo affinché si possa evitare di trasformare i locali scolastici e le aree di
pertinenza delle scuole in presidi sanitari per i tamponi.
Con estremo stupore, abbiamo notizie che le ASL intendono eseguire i tamponi a decine e centinaia di alunni e personale scolastico all’interno dei locali scolastici.
E’ davvero difficile comprendere come, in termini precauzionali, vengano allestiti i “DRIVE IN” dalle ASL per eseguire i tamponi, evitando di impegnare le proprie strutture, ed invece si ritiene di poter utilizzare le scuole per eseguire decine o centinaia di tamponi.
E’ incredibile che vengano adottati protocolli per l’allontanamento precauzionale dalla scuola di chi manifesta sintomi riconducibili al COVID19 ed invece si riporta negli stessi ambienti decine o centinaia di 
potenziali malati, venuti a contatto con persone positive e giudicate dai dipartimenti di prevenzione delle ASL come soggetti da sottoporre ai tamponi.
La CISL SCUOLA ABRUZZO MOLISE ha ricordato anche all’USR Abruzzo che, in tutti i casi, in alcun modo il personale scolastico, in particolare i collaboratori scolastici, può essere impegnato nelle eventuali
operazioni condotte dalla ASL e le necessarie operazioni di igienizzazione e/o sanificazione dei locali scolastici adoperati non può essere certamente svolta dalla scuola.

Ago27

SCUOLA: DOPO L’INCONTRO DEL TAVOLO OPERATIVO, ANCORA RISPOSTE INSUFFICIENTI PER LA RIPARTENZA

Categoria: Notizie - Cisl Scuola

16-06-2015 - Fonte: inas.it

SCUOLA: DOPO L’INCONTRO DEL TAVOLO OPERATIVO, ANCORA RISPOSTE INSUFFICIENTI PER LA RIPARTENZA

Trasporti, edilizia scolastica, organici: situazione caotica a due settimane dall’inizio delle lezioni
Si sono svolti ieri, 25 agosto 2020, due importanti incontri per fare il punto della situazione sulla ripartenza della scuola in Abruzzo. Nel primo, convocato la mattina ed aggiornato al pomeriggio, alla presenza dei componenti del tavolo operativo (rappresentanti della Regione e degli Enti locali, della protezione civile, della Croce Rossa, dei genitori e degli studenti) si è discusso sulla situazione relativa all’edilizia scolastica, ai trasporti e al protocollo sanitario da attuare nelle scuole. Nel secondo, svoltosi tra le OO.SS, i Dirigenti degli ATP provinciali e il Direttore dell’USR, si è fatto il punto sulla situazione relativa all’organico aggiuntivo attribuito all’Abruzzo, che verrà a sua volta ripartito tra diversi territori.
Il quadro che ne viene fuori, a distanza di meno di una settimana dalla ripresa delle attività didattiche e a circa due settimane dall’inizio delle elezioni è fortemente preoccupante. Dall’incontro non sono emerse risposte puntuali come da tempo richiedono inascoltate le scriventi OO.SS su tutti i temi.
In particolare, questi sono i punti di criticità che sono stati evidenziati
1. Trasporti: la situazione relativa ai trasporti è al momento quella più allarmante. Arrivano segnalazioni di forti criticità in tutti i territori della regione che in diversi casi si traducono nell’impossibilità di consentire a tutti gli studenti pendolari di raggiungere le scuole. Con le regole attuali, circa le metà rischierebbero di restare a piedi: un dato grave, che manifesta anche l’assenza di una cabina di regia regionale sul tema. Al tavolo era presente solo il rappresentante della Tua, che ha crudamente rappresentato l’impossibilità di trasportare tutti gli alunni stante le attuali indicazioni in vigore relative al distanziamento. Giova ricordare che la TUA rappresenta appena il 60% del trasporto scolastico regionale, ma le medesime criticità interessano anche le ditte che assicurano il restante 40%. Si sono paventate soluzioni condivise, ma quello che abbiamo sottolineato è il ritardo con cui si sta intervenendo su tale situazione, che era stata sollecitata dalle OO.SS già il 2 luglio, nel corso dell’incontro con la ministra Azzolina. Quello dei trasporti è uno snodo cruciale per garantire la sicurezza dei nostri ragazzi dal momento in cui escono di casa per raggiungere la scuola. Ci sono ancora troppe incertezze su questo aspetto, e ciò pregiudica la possibilità delle scuole di organizzare la didattica e garantire eventuali scaglionamenti degli ingressi. Nei prossimi giorni, su sollecitazione del Dirigente dell’USR, verranno convocati tavoli specifici su scala provinciale cui parteciperanno i dirigenti degli Ambiti, i dirigenti scolastici ed i rappresentanti delle ditte dei trasporti, per monitorare la situazione. Siamo però in forte ritardo: senza una decisa accelerata il rischio concreto è quello di non essere in grado garantire il diritto al trasporto (e quindi all’istruzione) per tutti gli alunni abruzzesi.
2. Edilizia scolastica: su questo tema ci è stata rappresentata una situazione meno drammatica di quanto si paventava. I rappresentanti degli Enti Locali ci hanno assicurato
che i lavori per l’adeguamento e il reperimento degli spazio sono in corso, e si sono impegnati a risolvere tutte le situazioni più critiche prima della ripartenza delle lezioni. Allo stato, però, si tratta di semplici parole, senza riscontri oggettivi: abbiamo chiesto pertanto, in occasione dei prossimi incontri del Tavolo operativo, un monitoraggio puntuale sullo stato di avanzamento dei lavori e sulle criticità rilevate. E’ necessaria una forte collaborazione tra scuola ed enti locali e interventi tempestivi di questi ultimi per rispondere alle esigenze di reperimento degli spazi per garantire la didattica in presenza.
3. Organici: la distribuzione dei fondi nazionali finalizzati all’organico aggiuntivo per la regione Abruzzo risulta insufficiente, come da noi più volte sottolineato. Ricordiamo che alla nostra regione sono stati attribuiti in totale 17.366.798 euro, che sono stati poi ripartiti a livello provinciale in base al numero degli alunni ed alle richieste delle scuole. Tali richieste, però, con le risorse attuali rischiano di rimanere in larga parte inevase: dei circa 2.000 posti in più, richiesti dalle istituzioni scolastiche, solo il 40% potranno essere coperti. Per far fronte all’emergenza, è necessario che arrivino altre risorse dal c.d decreto “Agosto”, che stanzia 1 miliardo di euro a favore del sistema d’istruzione. La ripartizione di tali risorse non deve vedere la nostra regione ulteriormente penalizzata, per cui è necessario che tutti, ciascuno per le proprie competenze, rappresentino al MIUR le legittime aspettative della scuola abruzzese. Ma non basta: per la ripresa in sicurezza delle attività didattiche, abbiamo sottolineato al Direttore regionale la necessità di intervenire con l’attribuzione di ulteriori deroghe per il Personale ATA: allo stato sono state confermate quelle dell’anno scorso, che però non risultano sufficienti a garantire le richieste e le esigenze manifestate dalle scuole.
Visto l’esito degli incontri, le scriventi OO.SS rappresentano una forte preoccupazione per l’enorme carico di responsabilità che rischia di essere scaricato sulle istituzioni scolastiche. Se non arriveranno per tempo adeguati organici aggiuntivi, se non termineranno gli interventi urgenti sull’edilizia scolastica e se non ci sarà una decisa svolta sui trasporti, le scuole avranno molte difficoltà ad organizzarsi per assicurare l’apertura il 14 settembre nel pieno rispetto dell’attuale protocollo sicurezza e delle indicazioni contenute nel Documento del Comitato Tecnico Scientifico, anche perché molte competenze non sono proprie.
Far ripartire le attività scolastiche in presenza è l’obiettivo per il quale da mesi stiamo lavorando. Non siamo “sabotatori”: siamo convinti che il diritto all’istruzione meriti di essere considerato da tutti un’assoluta priorità, da sostenere con forza non a parole, ma attraverso una politica di forte e significativo investimento, ancor più nel momento in cui è indispensabile adottare particolari modalità organizzative a tutela della salute dell’intera comunità sociale, non solo di quella scolastica.
Non è il momento delle polemiche, dei rimbalzi di responsabilità, ciascuno faccia quello che gli compete: il Governo e il MIUR assicurino le risorse di cui la scuola abruzzese ha bisogno, la Regione, le Province ed i Comuni si facciano carico dei problemi denunciati.
La scuola è interesse comune, non diventi terreno di scontro politico.
FLC CGIL Abruzzo Molise
G. La Fratta
CISL Scuola Abruzzo -Molise
D.Desiati
UIL Scuola RUA Abruzzo
A. Di Zazzo
SNALS Confsal Abruzzo
C.Frascari

Apr07

TAGLIATI OLTRE 200 DOCENTI NELLA SCUOLA ABRUZZESE

Categoria: Notizie - Cisl Scuola

16-06-2015 - Fonte: inas.it

TAGLIATI OLTRE 200 DOCENTI NELLA SCUOLA ABRUZZESE

Il Ministero dell’Istruzione ha informato le organizzazioni sindacali che in
Abruzzo verranno tagliati 201 posti dall’organico del personale docente.
Il taglio ipotizzato non tiene in alcun conto della situazione abruzzese.
Innanzitutto non rispetta un criterio di proporzionalità, infatti in Abruzzo abbiamo
una percentuale di circa il 2,3% degli alunni italiani (intorno ai 171000 su 7 milioni e
600 mila totali), dei docenti (intorno ai 14270 docenti su 615 mila totali) e delle
classi (8617 su un totale di quasi 370 mila), mentre verrebbe attuato un taglio
superiore al 4% (201 docenti su un totale di 5008).
Non si tiene in alcun conto della particolare situazione orografica della nostra
regione e della distribuzione della popolazione: abbiamo un terzo dei comuni sotto
i 1000 abitanti e quasi un terzo tra i 1000 ed i 2000 abitanti, con una densità
abitativa regionale molto bassa (14° secondo l’ordine delle regioni per abitanti/km
quadrato).
Non si tiene in alcun conto della situazione disastrosa dell’edilizia scolastica, degli
effetti dei terremoti, dei ritardi nella ricostruzione delle scuole, dei limiti strutturali
delle scuole esistenti.
La CISL Scuola Abruzzo Molise ha subito rappresentato all’USR Abruzzo ed alla
Regione Abruzzo che il nostro sistema scolastico non è assolutamente in grado di
sostenere un simile taglio di personale, se non innalzando il numero medio di alunni
per classe oppure chiudendo le scuole dei piccoli comuni.
È assolutamente incomprensibile ogni ulteriore penalizzazione della scuola
abruzzese, motivata tra l’altro da ipotetici risparmi economici assolutamente irrisori
e, soprattutto, nel momento in cui la scuola ha bisogno di tutto il sostegno possibile.
Sia la Regione Abruzzo, con l’interessamento del Presidente Marsilio e
dell’assessore Fioretti, sia l’USR, con l’intervento della dott.ssa Tozza, si sono attivati
per cercare di evitare all’Abruzzo una scelta che verrebbe pagata molto
amaramente soprattutto nei piccoli e piccolissimi centri.
La CISL Scuola Abruzzo Molise chiede all’intera classe politica regionale di
intervenire, intanto per evitare danni di queste dimensioni e soprattutto per
promuovere un’assegnazione del personale scolastico che tenga conto della nostra
reale situazione.

Davide Desiati
Segretario Generale CISL Scuola Abruzzo Molise

Gen31

CISL SCUOLA Aumentano i consensi

Categoria: Notizie - Cisl Scuola

16-06-2015 - Fonte: inas.it

CISL SCUOLA  Aumentano i consensi

     La CISL Scuola Abruzzo Molise consolida il consenso tra i lavoratori della scuola, grazie all’opera sempre più apprezzata di tutti i responsabili, gli operatori, le RSU ed i rappresentanti sindacali nelle scuole.
Nel 2019, la CISL Scuola Abruzzo Molise risulta la struttura sindacale con il maggior incremento percentuale di iscritti tra tutte le strutture regionali della CISL Scuola, per quanto riguarda gli iscritti con contratti a tempo indeterminato e determinato di durata annuale, e risulta la seconda struttura a livello nazionale per incremento percentuale di iscritti per il tesseramento
complessivo.
I risultati ottenuti incoraggiano nel proseguire ed intensificare l’azione sindacale su tutto il territorio abruzzese e molisano. Le
sinergie sviluppate con la struttura confederale CISL, i servizi (in particolare INAS e CAF) e la FNP Cisl, hanno supportato il lavoro
della categoria e costituito il necessario sistema integrato apprezzato dai lavoratori.

May15

NO ALLA REGIONALIZZAZIONE DELLA SCUOLA

Categoria: Notizie - Cisl Scuola

16-06-2015 - Fonte: inas.it

NO ALLA REGIONALIZZAZIONE DELLA SCUOLA

            La CISL SCUOLA ABRUZZO MOLISE comunica che questa mattina si sono svolte assemblee sindacali unitarie, con FLC CGIL, UIL SCUOLA RUA, SNALS CONFSAL e FGU, in contemporanea nei capoluoghi di provincia, per la MOBILITAZIONE CONTRO LA REGIONALIZZAZIONE DELLA SCUOLA.

I sindacati della scuola unitariamente hanno incontrato il personale della scuola della regione Abruzzo per spiegare le implicazioni dei progetti di autonomia differenziata avanzati inizialmente da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, ma in seguito anche da Piemonte, Liguria, Toscana ed Umbria.

La scuola abruzzese non può assolutamente permettersi una regionalizzazione dell’istruzione. Il personale della scuola è assolutamente contrario alle ipotesi di autonomia differenziata avanzate. E’ in corsa una raccolta firme in cui già migliaia di abruzzesi invitano il Governo nazionale ed il Governo regionale a contrastare in tutti i modi le ipotesi di regionalizzazione. Lontani dall’avere una situazione ottimale nelle nostre scuole, lontani dall’aver definito dei livelli essenziali di prestazione, lontani dal garantire il diritto allo studio in scuole sicure, lontani dalla valorizzazione del personale docente ed ATA anche attraverso una retribuzione adeguata e vicino alla media europea delle retribuzioni, lontani dall’aver risolto il precariato nella scuola, non è accettabile ipotizzare che il personale della scuola da statale diventi regionale, che, anziché avere un sistema nazionale d’istruzione, si possano avere sistemi regionali diversi.

La CISL Scuola Abruzzo Molise, unitariamente agli altri sindacati della scuola, chiederà ai parlamentari eletti in Abruzzo ed al governo regionale di contrastare lo smembramento del sistema nazionale di istruzione, lo smantellamento dell’unitarietà dell’ordinamento statale e dei curricoli.

Le firme raccolte verranno consegnate il 4 giugno al Governo nazionale ed in copia ad ogni singolo parlamentare eletto in Abruzzo, alla Giunta Regionale abruzzese e ad ogni consigliere regionale.

Feb08

QUOTA 100 NELLA SCUOLA ABRUZZESE

Categoria: Notizie - Cisl Scuola

16-06-2015 - Fonte: inas.it

QUOTA 100 NELLA SCUOLA ABRUZZESE

L’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo ha confermato ufficialmente l’enorme rischio per la scuola abruzzese con l’introduzione della QUOTA 100 per le pensioni.
Se il numero dei potenziali aventi diritto a livello nazionale è preoccupante, in Abruzzo rischia di essere devastante. E’ da ricordare che sono stati assunti gran parte dei vincitori dei concorsi espletati e la stragrande maggioranza delle graduatorie provinciali dei precari sono esaurite, quindi a settembre i posti liberi per i pensionamenti non avranno aspiranti e dei nuovi concorsi annunciati per il 2019 non si ha ancora traccia. Inoltre, non si tratterebbe di una situazione di un unico anno, perché una volta emanato il bando occorrono quasi 2 anni per ottenere una graduatoria di merito finale.
A fronte di 433 domande di pensione di docenti ed ATA presentate nei termini previsti(dicembre 2018), l’ Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo ha comunicato alle organizzazioni sindacali che sono ben 4857 i possibili aventi diritto, dopo un monitoraggio svolto tra novembre e dicembre per acquisire dalle scuole gli elenchi del personale nato tra il 1952 ed il 1957.
QUOTA 100 rischia di produrre oltre 10 volte il numero di domande normalmente presentate e rischia di interessare mediamente ben il 25% del personale di ogni singola scuola. E’ facilmente comprensibile che se in una scuola venisse meno il 25% del personale in un unico anno, sarebbe necessaria una profonda riorganizzazione interna ed una revisione del piano dell’offerta formativa, perché in pensione andrebbero ovviamente le risorse umane più esperte. Tutto questo ad iscrizioni già fatte, per cui verrà delusa l’aspettativa di alunni e famiglie per quella particolare offerta formativa e per quel particolare personale nella scuola.
La giusta aspirazione di docenti ed ATA che, con almeno 38 anni di lavoro e 62 anni di età, hanno tutto il diritto di andare in pensione, rischia di produrre un grave danno alla scuola abruzzese semplicemente per la scelta di attuare una riforma senza creare prima le opportune condizioni per salvaguardare il sistema scolastico.
E’ iniziato il conto alla rovescia e dopo il 28 febbraio si conoscerà l’entità effettiva del problema.


                                    Davide Desiati
                        Segretario Generale CISL Scuola Abruzzo Molise

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