Sep27

Inquilini morosi, in arrivo 60 milioni

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Inquilini morosi, in arrivo 60 milioni

In arrivo 60 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture per la morosità incolpevole degli inquilini. Purtroppo a questa buona notizia si accompagnano le notevoli difficoltà, da parte delle Amministrazioni Locali, nell’erogazione effettiva degli aiuti alle famiglie. Sembra assurdo, ma è così. Da un lato crescono a dismisura gli sfratti per morosità, 70mila provvedimenti, e si amplia la povertà abitativa. Dall’altro vengono stanziate risorse che vengono spese solo parzialmente per la complessità delle procedure e norme poco chiare. In questi giorni, nei vari comuni si aprono i termini per presentare le domande al contributo. Gli inquilini interessati possono rivolgersi in tutte le sedi del SICET per la compilazione e l’inoltro della richiesta. Nel ultimo provvedimento legislativo di fine luglio, si definisce per morosità incolpevole, la situazione di sopravvenuta impossibilità al pagamento dell’affitto per la perdita o la consistente riduzione del reddito del nucleo familiare. Questo, a causa di: perdita del lavoro per licenziamento, riduzione dell'orario per crisi, inserimento in cassa integrazione, mancato rinnovo di contratti a termine, cessazione di attività libero professionali o d’impresa, cause di forza maggiore o da malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato la consistente riduzione del reddito o necessità di costose spese mediche e assistenziali. Su questo i dubbi del SICET, relativamente alla rigidità della definizione di “moroso incolpevole”, che introduce la caratteristica di difficoltà sopraggiunta, mentre non riconosce come degne del contributo le famiglie in condizioni di povertà preesistente. I contributi da erogare saranno sino ad un massimo di 8.000 euro e finalizzati a sanare la morosità accertata dal comune con contestuale rinuncia all'esecuzione del provvedimento di rilascio dell'immobile. Fino ad un massimo di 6.000 euro, qualora il proprietario dell'immobile consenta il differimento dell'esecuzione dello sfratto per il tempo necessario a trovare un’adeguata soluzione abitativa, all'inquilino moroso incolpevole. Stesso contributo per assicurare il versamento di un deposito cauzionale utile alla stipula di un nuovo contratto di locazione. Mentre possibile arrivare fino a 12.000 euro per assicurare il versamento di un numero di mensilità relative ad un nuovo contratto da sottoscrivere a canone concordato. Oltre alla erogazione del contributo, i comuni avranno l’importante compito di adottare le misure necessarie per comunicare alle Prefetture l’elenco degli inquilini richiedenti che abbiano i requisiti per l'accesso al fondo. Questo per le valutazioni all'adozione delle misure di graduazione programmata dell'intervento della forza pubblica nell’esecuzione dei provvedimenti di sfratto. Gli atti delle Prefetture, con il passaggio da casa a casa, eviterebbero di lasciare senza alloggio molte famiglie. Le regioni invece dovranno assicurare il monitoraggio sia sull'utilizzo dei fondi che degli eventuali stanziamenti regionali ed il trasferimento ai comuni delle risorse. Il SICET, ha già sollecitato i vari livelli di responsabilità politica in materia, indicando come soluzione alle difficoltà nell’utilizzo del fondo morosità il ripristino dello stanziamento a favore Fondo di sostegno all’affitto, fin dalla prossima legge di stabilità, verificando la possibilità di utilizzare tutti i residui da fondi di vario tipo non utilizzati. Il sindacato inquilini della CISL ha inoltre chiesto alle Prefetture il massimo impegno per accordi sulla graduazione dell’utilizzo della forza pubblica, allargando la possibilità prevista per la morosità incolpevole anche alla finita locazione, che da quando non c’è più la proroga degli sfratti non è prevista alcuna protezione per le famiglie coinvolte.

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