Ape sociale: quando si perde?
16-06-2015 - Fonte: inas.it
In attesa del 15 ottobre, data entro la quale l’Inps dovrà fornire riscontro a chi ha inviato domanda di verifica dei requisiti per l’accesso all’Ape sociale, vediamo insieme in quali casi questa prestazione – una volta assegnata - può venire meno.
Decadenza
Per chi fruirà dell’Ape sociale, la prestazione può decadere nei seguenti casi:
• alla data di decorrenza del trattamento di pensione anticipata o di un qualsiasi trattamento pensionistico conseguito anticipatamente rispetto all’età pensionabile ordinaria;
• qualora venga meno la residenza in Italia;
• in caso di superamento del limite di reddito da lavoro annuale, con riferimento ai redditi conseguiti successivamente alla decorrenza dell’Ape sociale. In questo caso, il lavoratore dovrà comunicare all’Inps l’avvenuto, o presumibile, superamento dei limiti predetti.
La fruizione dell’Ape prosegue in caso di percezione di pensione indiretta o di pensione di invalidità civile.
Cessazione e revoca
L’indennità cessa dal 1° giorno del mese successivo al compimento dell’età pensionabile ordinaria.
In caso di erogazione indebita per carenza dei requisiti, l’Ape sociale viene annullata a partire dalla decorrenza della stessa.
In caso di erogazione indebita, verificatasi durante il godimento dell’indennità, la stessa viene revocata:
1. se la revoca è dovuta al superamento dei limiti di reddito, la prestazione non sarà più dovuta a decorrere dall’inizio dell’anno, nel quale si è verificato il predetto superamento;
2. se la revoca è dovuta al conseguimento di un trattamento pensionistico diretto, l’indennità non sarà più dovuta a partire dalla data di decorrenza della pensione;
3. se la revoca è dovuta alla cessazione della residenza in Italia, l’indennità non sarà più dovuta a partire dal mese successivo al venir meno della residenza.