Apr08

Osservazioni al bilancio regionale Molise – 2019

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Osservazioni al bilancio regionale Molise – 2019

Buongiorno a voi Presidente e mi scuso di non aver potuto prendere parte
all’audizione programmata per il 2 aprile alle ore 15.00, ciò nonostante sono a
produrre il mio intervento per iscritto come previsto.
Sottolineo quale rappresentante della CISL che sia riduttivo la sola partecipazione in
audizione, affermazione abbastanza ricorrente certamente, ma necessaria
soprattutto a dimostrare che nelle partite delicate che attengono la situazione della
nostra regione, la CISL esserci a pieno titolo e con cognizione di causa per dare il
nostro contributo. La legge di bilancio regionale è di vitale importanza per il
cammino della nostra regione.
Il significato di quanto affermato, sta proprio nel ruolo che ognuno di noi riveste a
imporre un cambiamento di atteggiamento e attuare uno spirito concertativo vero
se si vuole fare in modo che il Molise abbia opportunità di uscire da questa
situazione di stallo.
Il Presidente della Giunta Dott. Toma Donato, ha introdotto un nuovo elemento di
confronto, che abbiamo anche apprezzato, ma per ora si è fermato in questa
materia ad annunciarci le misure economiche per la nostra regione.
Fatto certamente apprezzabile ma la concertazione vera e un confronto costante su
tutti i temi ci renderanno sicuramente maggiormente consapevoli, come anche
incisivi su alcune materie e in particolare su quelle di nostra specifica competenza.
Sta iniziando una fase di confronto, speriamo che sia attiva e concreta con tutti gli assessorati per avere un coinvolgimento al fine di avere un’azione sinergica e comune per il bene di chi rappresentiamo, ognuno per il proprio ruolo.
Ormai abbiamo tutti la consapevolezza che nei bilanci delle regioni non è possibile appostare somme per investimenti da destinare ad altro che non sia l’ordinaria amministrazione, sappiamo che è diventata consuetudine considerare le risorse dei fondi comunitari non più straordinari ma ordinari.
Il regime di regione in transizione attribuito al Molise è stato per noi negli anni un elemento di forte rivendicazione di risorse motivato dall’impossibilità di programmare un rilancio nella nostra regione e il dramma è evidente.
Altrettanto evidente è però che la mancata velocizzazione della spesa non è stata in linea con le nostre affermazioni.
Ora torniamo in obiettivo uno, non una conquista ma una risultanza dei fatti e con l’inclemenza dei dati che dimostra come il Molise sia sprofondato nuovamente nel profondo sud.
La convinzione principale era ed è, che per uscire da una crisi sistemica quale questa, le maniche bisogna rimboccarsele tutti e mirare a un solo obiettivo: tirare fuori il Molise da questa situazione, per noi il nostro futuro e quello dei nostri figli, ognuno per la propria parte e nel proprio ruolo. Convinti di quanto noi abbiamo fatto e che siamo pronti ancora a fare.
Osservazioni
Trasporti
Art. 16
(Variazione delle tariffe dei titoli di viaggio del Trasporto Pubblico Locale)
1.I soli titoli di viaggio emessi ed incassati direttamente dalle imprese affidatarie del trasporto pubblico extraurbano, approvati con deliberazione di Giunta regionale n.2154 del 30/12/1998, sono rivalutati secondo gli indici ISTAT, dal 1999, per le famiglie di operai ed impiegati, a far data dal 31° giorno successivo alla pubblicazione della presente legge sul Bollettino Ufficiale della Regione.
2.La maggiore somma derivante dall’aumento stabilito al comma precedente, computata sugli incassi dichiarati nel precedente anno solare, sarà decurtata dal corrispettivo mensile di ciascuna azienda, per come riconosciuto dai vigenti contratti di servizio stipulati fra la Regione e ciascuna delle società affidatarie del servizio di trasporto pubblico locale.
Si ravvisano aumenti di tariffe a carico dei cittadini e la compensazione con o decurtazione di tali somme computata sull’incasso dichiarato dalle società di trasporti, ma senza un disegno generale che indichi in quale ottica si vuole andare per garantire un servizio efficiente, in maniera particolare per le aree interne, attento alla mobilità delle persone e quale garanzia occupazionale, rimane solo il disagio ai cittadini e aumenti condizionati dall’Istat.
La gara unica è necessaria, come la riorganizzazione dei trasporti sul territorio, attivando un servizio migliore con minori costi e fatto bene può dare anche maggiore occupazione.
Anche in questo caso riteniamo necessario un confronto che tenga conto dell’insieme delle cose che compongono il sistema dei trasporti, con un nuovo piano di pendolarità in regione attenta alle nuove forme di orario e le flessibilità nei territori industrializzati e vitali presenti in regione, a servizio di tutte le aeree, soprattutto quelle interne per frenare lo spopolamento delle stesse.
Partecipate
Bene alcune soppressioni di enti e accorpamenti di funzioni dirigenziali, è ciò che andava fatto.
Non riscontriamo comunque alcune decisioni riferite alla riduzione di costi, e sarebbe importante capire come sono state finalizzate, anche per dare un senso su come si coniuga il binomio costi e benefici a carico della collettività.
Utilizzo sanzioni proventi ex.D.Lgs n.758/94-art.13 D.Lgs n.81/08.
Le sanzioni in oggetto sono applicate dall’Asrem alle aziende che non rispettano la normativa antinfortunistica e confluiscono in apposito capitolo del bilancio regionale e sono utilizzate sul Cap.37466 per aggiornamento personale ispettivo Asrem e acquisto di stampanti, notebook, computer ecc..
Gli stessi importi riscossi che ammontano comunque a decine di migliaia di euro ogni anno e che, non utilizzati, vanno letteralmente persi.
Le considerazioni appena citate sono portate all’attenzione della Giunta Regionale poiché con l’utilizzo di queste somme potrebbero essere assunti presso l’Asrem, laureati in Tecniche della Prevenzione sui luoghi di Lavoro dell’Unimol o altre figure professionali che spesso sono costrette a emigrare in altre realtà.
 LA DESTINAZIONE DELLE SANZIONI IRROGATE DALL'ORGANO DI VIGILANZA
 (il problema del potenziamento del sistema dei servizi di prevenzione delle ASL
 e dei servizi ispettivi delle DTL, in materia di salute e sicurezza sul lavoro)
 I Servizi di Prevenzione delle ASL -e insieme quelli ispettivi delle DTL- in materia di SSL, risultano oggi gravemente depotenziati. L'ormai pluriennale mancato turnover, "determina non solo il depauperamento progressivo degli organici ma anche la mancata trasmissione di know out ed esperienze, fondamentali per la crescita culturale delle (poco numerose) nuove leve;"
 SNOP [Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione] alla Piattaforma unitaria CGIL-CISL-UIL) Conseguentemente, sono carenti oggi le figure strettamente sanitarie (medici del lavoro e assistenti sanitari) insieme a quelle specializzate (chimici e ingegneri). Inoltre, risultano praticamente assenti
 figure quali quella dell'ergonomo, dello psicologo, del mediatore culturale, che tanto utili risulterebbero nell'affrontare le problematiche dei DMS (disturbi muscolo scheletrici), dello stress lavoro-correlato, della formazione in relazione ai lavoratori provenienti da altri paesi.
 E' dunque improrogabile superare, nelle modalità compatibili, i vincoli imposti dalla spending-review; anche se, forse, meglio sarebbe prefigurare uno specifico intervento legislativo.
 permane inoltre, e si aggrava, un problema di adeguamento delle attrezzature (ad es. mezzi di trasporto) e delle tecnologie.
 Paradossalmente, non sempre e non tutte le risorse economiche disponibili alla Prevenzione vengono utilizzate. Ad esempio:
 quelle destinate alla prevenzione , che dovrebbero essere almeno il 5.5% del Fondo sanitario regionale e che oggi sono circa il 4,5%;
- quelle dei fondi dedicati e vincolati alla prevenzione, quali conquistati nel T.U., D.Lgs. 81/08; quelle derivanti dai Committenti delle Grandi Opere;
- quelle derivanti dai fondi di ricerca INAIL per i progetti di prevenzione.
 (Documento SNOP, CGIL-CISL-UIL)
 Specifica focalizzazione merita il problema della destinazione dei proventi delle sanzioni comminate in fase di vigilanza. Il D.Lgs. 81/08 agli art. 13, comma 6, e 14, comma 8, è in equivoco nello stabilire che:
 Articolo 13 - Vigilanza
 6. L’importo delle somme che l’ASL, in qualità di organo di vigilanza, ammette a pagare in sede amministrativa ... integra l’apposito capitolo regionale per finanziare l’attività di prevenzione nei luoghi di lavoro svolta dai dipartimenti di prevenzione delle AA.SS.LL.
 Articolo 14 - Disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori
 8. L’importo delle somme aggiuntive di cui al comma 5, lettera b),[2.500 euro, per quanto qui di interesse] integra l’apposito capitolo regionale per finanziare l’attività di prevenzione nei luoghi di lavoro. (1)
Tassazione Locale
Riteniamo sia necessario mettere in atto un confronto che porti a trovare soluzioni atte ad affermare principi di progressività e non proporzionalità per le aliquote regionali, serve sempre ricordare che il Molise è la regione con la tassazione più alta in Italia.
Bisogna rivedere il criterio dei ticket per le prestazioni sanitarie, che da una parte penalizzano il cittadino di costi a fronte di prestazioni spesso inadeguate, dall’altra danneggiano l’erario perché alcune prestazioni costano meno senza ricetta, vedi le analisi, anche in questo caso si ritiene che necessiti un confronto che porti sia alla riduzione del costo del ticket con criteri di progressività fino ad azzerarlo nei casi di cittadini con precarie condizioni economiche.
Sociale
Siamo consapevoli che le risorse sono poche, ma non rileviamo abbastanza attenzione nel finanziare il capitolo per la non autosufficienza e in particolare verso una legge regionale in materia.
Nuovo ordinamento contabile della Regione Molise
1. Alla legge regionale 7 maggio 2002, n.4 (Nuovo ordinamento contabile della Regione Molise) sono
apportate le seguenti modifiche:
la denominazione del TITOLO VIII è sostituita dalla seguente: “Servizi di Tesoreria e Agenti Contabili”
Si ritiene importante normare meglio e disciplinare i ruoli delle figure atte ad adempiere le funzioni contabili in regione, si spera che il risultato porti ad avere tempi certi e rapidi per i pagamenti che la regione deve emettere.
I tempi e lungaggini derivanti dalla burocrazia rischiano in molti casi di aggravare l’economia e le imprese operanti nel territorio molisano, quindi certamente giova se si riesce a potenziare e ottimizzare percorsi e ruoli di funzione del personale.
Art.17 - Riordino dell'assetto organizzativo del Sistema Regione Molise
1. Al fine di razionalizzare e dare uniformità di procedure, la Giunta regionale è autorizzata a
regolamentare con apposita disciplina l’utilizzo delle risorse umane all’interno del c.d. Sistema Regione Molise, istituito dall’art. 7 della L.R. n. 16/2010 e ss.mm.ii., tenendo conto della natura giuridica e delle fonti di finanziamento degli Enti rientranti nel predetto Sistema Regione di cui alla Tabella A1 allegata alla L.R. 4 maggio 2016 n. 5 e ss.mm.ii.
2. La disciplina di cui al comma 1 del presente articolo inerente l’utilizzazione in posizione di distacco del personale dipendente della Regione Molise e degli Enti inseriti nella Tabella A1 allegata alla L.R. 4 maggio 2016 n. 5 deve essere improntata ai seguenti principi: ……..
Altro aspetto importante è certamente il riordino dell’assetto organizzativo del sistema regionale, funzionale a un rafforzamento amministrativo che dia maggiore efficacia all’azione della regione per le sue funzioni, ovviamente nel rispetto delle norme e dei contratti vigenti.
Ciò è necessario anche a colmare il ritardo della digitalizzazione del sistema regione.
L’obiettivo non può però essere centrato solo con una riorganizzazione interna, ma deve trovare riscontri negli organici e nel potenziamento degli stessi, fortemente depauperato negli anni dal blocco del turn-over, per garantire il funzionamento di tutti i servizi.
L’incisività dell’azione amministrativa dell’Ente regione passa anche attraverso un cambiamento culturale che valorizzi il risultato a fronte di un adempimento formale degli atti amministrativi.
Va fatto un piano di stabilizzazione dei precari storici che hanno fatto parte del sistema regionale Molise, anche in funzione di quanto accadrà rispetto alla misura pensionistica “Quota 100”.
Altra ragione è certamente quella di dare concretezza a un piano riferito all’organico regionale e giustizia verso un lavoro stabile che combatta il precariato.
Sanità
Siamo tutti consapevoli della situazione in cui versa la nostra sanità e dl disagio che vive la cittadinanza.
Certamente il ruolo politico, distinto da quello gestionale non aiuta verso scelte necessarie e mirate, ma ciò non deve esautorare nessuno dall’impegno necessario per far fronte alla situazione emergenziale.
La politica e il sindacato devono insieme affrontare i temi delicati a partire dagli organici carenti, l’eliminazione dl precariato, la riduzione dei tempi delle liste d’attesa, l’abolizione del ticket e la vera organizzazione della medicina sul territorio.
Un fronte comune per fronteggiare i nodi e le questioni irrisolte.
Sviluppo e Investimenti
È positiva la dotazione Fondo investimenti Enti territoriali (totale fondo 47,35 Mld/€ 2019/2033) destinate ad importanti interventi di infrastrutturazione e messa in sicurezza del territorio, resta da capire come verranno ripartiti e poi spesi queste risorse e per quali interventi.
Siamo d’accordo sul non parcellizzare la spesa e per tale ragione riteniamo sia necessario istituire anche a livello regionale una cabina di regia che permetta di affrontare insieme lo sviluppo della regione.
Il patto di sviluppo del Molise non ha certamente risorse sufficienti per affrontare in modo serio il problema, ma va comunque perseguita la strada di velocizzare ulteriormente la spesa su quanto già previsto.
Gli strumenti già previsti come le Aree di Crisi o le ZES, sono da considerare di supporto, per cui va ricreato un modello di sviluppo attrattivo che permetta di fruire delle risorse, con una regia capace di armonizzare le stesse risorse.
Su Investitalia non abbiamo sufficienti elementi per capire se possa essere una “replica” di Invitalia, e scongiuriamo una duplicazione di strutture che indebolirebbero e frammenterebbero le politiche di sviluppo.
Sono certamente apprezzabili gli interventi per favorire lo sviluppo socioeconomico delle aree rurali.
Potrebbe essere un primo passo nella direzione di favorire il ripopolamento delle aree interne e per il presidio dei territori in stato di semi abbandono, si parte dai Tratturi e va bene, ma va concertato un insieme di cose a supporto.
Mercato del Lavoro
Gli incentivi alle assunzioni per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani, già reso strutturale dalla legge di bilancio 2018, e la proroga biennale dell’incentivo per le assunzioni al Sud previsto dal ddl bilancio 2019 va bene, ma noi abbiamo la necessità di attrarre imprese che creino prima i posti di lavoro che determinano un quadro che può favorire la crescita dell’occupazione stabile.
La possibilità di prorogare CIGS, e mobilità in deroga nelle aree di crisi complessa anche per il 2019, completa il quadro degli strumenti richiesti dalla Cisl nazionale per consentire alle aziende di portare a compimento le ristrutturazioni o uscire dalle crisi conservando l’occupazione, in deroga alle durate massime definite nel Dlgs 148/15, ciò è un’opportunità ma quello che serve è il vero rilancio delle aziende.
Politiche attive del lavoro - centri per l’Impiego e Operatori della Formazione
Le politiche attive sono la via maestra, ma va accelerato il percorso della firma della convenzione con il Ministero e con l’ANPAL, il ritardo rischia di causare seri danni
al sistema regionale e degli Enti della Formazione Professionale, preposti ad attuare e favorire proprio le politiche di formazione e ricollocamento al lavoro.
E’ una priorità da chiudere in tempi stretti colmando il ritardo accumulato per mettere tutti in condizione di operare e fare sul territorio quanto necessita fare.
Sia il funzionamento del Reddito di cittadinanza che gli interventi di rafforzamento dei Centri per l’impiego a esso collegati, per i quali vengono destinati fino 1 Mld/€ per ciascuno degli anni 2019 e 2020, sono demandati a prossimi interventi normativi, quindi non abbiamo elementi per poter fare valutazioni.
La Cisl sostiene da sempre l’esigenza di rafforzare i Centri per l’Impiego. Proprio la sottovalutazione di tale aspetto ha impedito il reale decollo della riforma delle politiche attive prevista dal Jobs Act.
In Molise abbiamo sempre ritenuto che a completare l’organico necessario per attivare politiche attive, gli Operatori della formazione fossero affiancati con il ruolo di supporto agli operatori dei CPI. Quanto previsto nel piano regionale delle politiche attive va bene ma va attuato in fretta.
La regione ha attivato percorsi con bandi che già in attuazione stanno dando risultati concreti, vanno potenziati e messi a disposizione delle migliaia di lavoratori che attendono che molte opportunità annunciate diventino fatti concreti.
Interventi per la promozione dei rapporti con i molisani nel mondo
(Modifiche alla Legge Regionale 30 giugno 2015, n. 12
1.Alla legge regionale 30 giugno 2015, n.12 sono apportate le seguenti modifiche:
a) L’articolo 10 è sostituito dal seguente: (Programma degli interventi)
1. La Giunta Regionale approva il Piano triennale degli interventi a favore dei molisani nel mondo, su proposta dell’Assessore Regionale con delega ai molisani nel mondo.
2. Il Piano triennale individua:
a) le finalità e gli obiettivi da perseguire; ….
Si ritiene apprezzabile e soprattutto importante promuovere ogni tipo di rapporto con i molisani nel mondo.
Non solo eventi celebrativi, per quanto anch’essi necessari, ma soprattutto considerare il valore affettivo che ognuno fuori regione prova per il Molise.
Molti molisani nel mondo hanno realizzato sogni e aggiunto obiettivi importanti sul piano sociale ed economico nei paesi ove vivono e possono costituire un valore aggiunto per il rilancio della nostra regione.
Nell’insieme del sistema attrattivo da mettere in campo ciò va considerato e su vari aspetti.
Da tenere anche in debito conto dei molisani meno fortunati che vivono in Venezuela.
Conclusioni
Prendendo in parola quanto dichiarato in premessa dal Presidente della Giunta, resto fiducioso che nel futuro la partecipazione sia sempre più concreta.
Grazie.
Giovanni Notaro
Segretario Generale Aggiunto

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